Il volume, che accompagna la mostra ospitata nella Villa di Capo di Bove a Roma, esce nel cinquecentenario della morte di Raffaello e intende essere un contributo alla storia dell'eredità culturale del grande artista e, insieme, della Via Appia Antica. Si articola intorno a due focus: da un lato la fortuna della Lettera a Leone X (1519), la quale 'rivive' nella storiografia, nella letteratura, nella produzione figurativa del XIX secolo, divenendo un testo di riferimento per le politiche di tutela delle nazioni europee. Dall'altro, l'attività svolta dal maestro e dai suoi discepoli, in particolare da Pirro Ligorio, lungo la regina viarum e la via Latina, tradotta principalmente in disegni architettonici e appunti grafici dei sepolcri antichi. Nel segno dell'interdisciplinarità, il volume contiene sei saggi, a firma di storici dell'arte e archeologi: Ilaria Sgarbozza, Ilaria Miarelli Mariani, Maria Giovanna Sarti, Federico Rausa, Santino Alessandro Cugno, Carmelina Ariosto.