Da guerrigliero Tupamaro a Presidente della Repubblica dell'Uruguay, passando per 14 anni di carcere sotto la dittatura: la parabola esistenziale di José "Pepe" Mujica è diventata per il mondo intero un'immagine di speranza e felicità. "El Pepe" è l'esempio vivente di come si possa pensare al bene comune senza avere brame di potere e di ricchezza vivendo, anzi, come qualsiasi cittadino della propria nazione. Il libro ospita un'intervista esclusiva rilasciata a Montevideo a Cristina Guarnieri. una biografia autorizzata di Mujica scritta da Massimo Sgroi. nonché i discorsi più importanti e famosi del Presidente, fra cui spicca quello sulla felicità che dà il titolo al libro. Nuova edizione aggiornata con i contributi di Roberto Saviano e Milena Gabanelli.
Vivere per quattordici anni nelle condizioni più disumane che un uomo possa sopportare, ostaggio di una dittatura feroce fino a dimenticare il proprio volto. Essere prima guerrigliero e poi deputato, senatore, ministro e, infine, Presidente della Repubblica dell'Uruguay. Rinunciare al 90% dello stipendio per vivere felice dedicando il tempo della vita alla terra e al rapporto con gli altri. Questo e molto altro è José "Pepe" Mujica, il Presidente più famoso del mondo. A quasi ottant'anni è l'esempio più scomodo che esista per l'intera classe politica planetaria, perché il "Pepe" è l'esempio vivente di come si può pensare al bene comune senza avere brame di potere e di ricchezza vivendo, anzi, come qualsiasi cittadino della propria nazione. Questo libro ospita un'intervista esclusiva rilasciata a Montevideo a Cristina Guarnieri, direttrice della casa editrice Eir, nonché i discorsi più importanti e famosi del Presidente, fra cui spicca il discorso sulla felicità - che dà il titolo al libro - proferito dal Presidente al G20 in Brasile nel giugno 2012. Inoltre è corredato da una biografia romanzata di Mujica, ideata da Massimo Sgroi e approvata dalla presidenza, da alcune pagine che Mujica ha scritto di suo pugno per questa prima edizione italiana, dalla Prefazione di Omero Ciai, giornalista di Repubblica e da una Postfazione di Donato Di Santo, responsabile politico dei rapporti Italia-Sud America.