Data di pubblicazione: Novembre 2012
DISPONIBILE IN 6/7 GIORNI
€ 15,99
Il tema di questo volume conserva una certa equivocità, che tuttavia si rivela feconda di possibili letture ermeneutiche, capaci di dare in qualche modo il senso di ciò che in esso si discute e si argomenta. Che è poi quanto il simposio catanzarese, di cui qui si riportano gli atti. L’equivocità di fatto sta tutta nella possibile declinazione della congiunzione e nella terza persona del verbo essere (è). L’arte oggi non più poiesis: tecnica e abilità del creare attraverso la parola, la musica o i colori, il contesto appropriato, il kairòs di una possibile esperienza che ha nella rappresentazione e nella sublimazione i suoi principi ineludibili e si rivolge a un soggetto percepito e atteso essenzialmente come spettatore passivo. Essa è piuttosto aisthesis: movimento contraddittorio, frammentario, aperto, di un sentire che si fa immediatamente esperienza, nel processo stesso della creazione artistica. Esso si rivolge non più a uno spettatore ma a un soggetto senziente, a una sensibilità che continua e riapre ogni volta lo spazio dell’opera, la sua storicità. Ma proprio nel momento in cui i territori dell’arte si confondono e si contaminano con quelli dell’esperienza vissuta, è possibile intuire nelle opere più autentiche dell’artista contemporaneo la traccia negativa di quella stessa esperienza del sacro che risulta altrimenti intangibile e inafferrabile alla fine della modernità. Solo il gesto più puro del poeta, del pittore, del musicista che osa immergersi fino in fondo negli abissi della propria contemporaneità, può forse restituirci il “calco negativo” di quell’assenza del divino che caratterizza il nostro mondo: ossia la nostalgia più profonda di un Dio altrimenti del tutto perduto e eclissato oltre i confini della ragione filosofica. Si dà in ogni caso una prossimità vistosa e significativa tra arte e esperienza religiosa. Fare luce su questo nodo problematico è precisamente l’intento del presente volume.
Contributi di Massimo Iiritano, Sergio Sorrentino, Raffaele Milani, Nunzio Bombaci, Elio Matassi, Giuseppe Cognetti, Francesco Brancaccio, Damiano Bondi, Claudia Milani, Arianne Conty, Daria Dibitonto, Daniele Bertini, Emanuela Giacca.
Il tema di questo volume conserva una certa equivocità, che tuttavia si rivela feconda di possibili letture ermeneutiche, capaci di dare in qualche modo il senso di ciò che in esso si discute e si argomenta. Che è poi quanto il simposio catanzarese, di cui qui si riportano gli atti. L’equivocità di fatto sta tutta nella possibile declinazione della congiunzione e nella terza persona del verbo essere (è). L’arte oggi non più poiesis: tecnica e abilità del creare attraverso la parola, la musica o i colori, il contesto appropriato, il kairòs di una possibile esperienza che ha nella rappresentazione e nella sublimazione i suoi principi ineludibili e si rivolge a un soggetto percepito e atteso essenzialmente come spettatore passivo. Essa è piuttosto aisthesis: movimento contraddittorio, frammentario, aperto, di un sentire che si fa immediatamente esperienza, nel processo stesso della creazione artistica. Esso si rivolge non più a uno spettatore ma a un soggetto senziente, a una sensibilità che continua e riapre ogni volta lo spazio dell’opera, la sua storicità. Ma proprio nel momento in cui i territori dell’arte si confondono e si contaminano con quelli dell’esperienza vissuta, è possibile intuire nelle opere più autentiche dell’artista contemporaneo la traccia negativa di quella stessa esperienza del sacro che risulta altrimenti intangibile e inafferrabile alla fine della modernità. Solo il gesto più puro del poeta, del pittore, del musicista che osa immergersi fino in fondo negli abissi della propria contemporaneità, può forse restituirci il “calco negativo” di quell’assenza del divino che caratterizza il nostro mondo: ossia la nostalgia più profonda di un Dio altrimenti del tutto perduto e eclissato oltre i confini della ragione filosofica. Si dà in ogni caso una prossimità vistosa e significativa tra arte e esperienza religiosa. Fare luce su questo nodo problematico è precisamente l’intento del presente volume.
Contributi di Massimo Iiritano, Sergio Sorrentino, Raffaele Milani, Nunzio Bombaci, Elio Matassi, Giuseppe Cognetti, Francesco Brancaccio, Damiano Bondi, Claudia Milani, Arianne Conty, Daria Dibitonto, Daniele Bertini, Emanuela Giacca.