Dalla fine della Seconda guerra mondiale e per diversi decenni, il permanere di tradizionali forme di disagio abitativo e il nuovo fabbisogno di alloggi alimentato soprattutto dalla pressione demografica esercitata dai flussi migratori sui principali centri urbani hanno spesso posto la casa al centro del dibattito pubblico italiano. Grazie al contributo di studiosi di diverse discipline, il libro analizza la condizione abitativa dei ceti popolari in Italia nel secondo dopoguerra attraverso le varie inchieste sulla casa condotte nel tempo da differenti soggetti e con varie modalità e scopi. Queste inchieste permettono di esaminare il vivere urbano da diverse prospettive - dal bisogno di un tetto all'opinione pubblica, dalle immagini soggettive alle rappresentazioni letterarie e cinematografiche, dalla fotografia alle culture domestiche - e consentono così di ridefinire i contesti in cui si elaborarono e realizzarono le politiche pubbliche a livello nazionale e locale.