Un artista a tal punto coinvolto dalla temperie della sua epoca da farsi e farne opera: quest'immagine nitidamente romantica ben descrive il senso di una mostra che celebra la presa di Roma. I nomi e le vicende dei pittori in esposizione oltrepassano del resto il puro dato critico: gli episodi risorgimentali saranno temi ricorrenti nel lavoro del messinese Dario Querci; di Michelangelo Pacetti conosciamo il suo legame d'amicizia con Massimo D'Azeglio; quanto a Ippolito Caffi, egli pagò con la prigionia il sospetto di amicizie troppo liberali; il londinese George Housman Thomas era di stanza a Roma proprio nei giorni caldi della Repubblica e la sua arte ne fu testimone; Girolamo Induno si arruolò a sua volta volontario a difesa di Roma, si battè e dipinse e le due attività finirono per confondersi; il fratello Domenico dovette fuggire in Svizzera dopo i moti milanesi; Michele Cammarano e Onorato Carlandi si arruolarono agli ordini del Generale Garibaldi; Carlo Ademollo, di ascendenze liberali, documentò i momenti salienti del nostro Risorgimento; la vita di Gioacchino Toma coincise con quella di un patriota perseguitato dall'oppressore. In "Il Risorgimento a colori" domina insomma il colore della libertà, quasi a racchiudere in sé tutte le tonalità possibili di un'arte che, allora, dipinse la nascente storia d'Italia, illustrandone l'eroismo, l'estremo atto di sacrificio, la speranza di una nazione unita e liberata.
Il presente volume è il catalogo della mostra che si tiene dal 22 novembre 2006 al 25 febbraio 2007 presso Palazzo Braschi a Roma.