Data di pubblicazione: Febbraio 2017
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 28,50
"Annali di storia bresciana" giunge al suo quarto numero, con un volume dedicato a "Brescia nel secondo Cinquecento. Architettura, arte e società". Il libro si propone d'indagare un'epoca che ha ricevuto poca attenzione da parte della storiografia in tempi recenti e prende le mosse da un'iniziale fase di lavori che si è concretizzata in una giornata di studio, tenutasi presso il nostro Ateneo il 16 ottobre 2015. Già in tale occasione era emerso come non pochi aspetti della Brescia della seconda metà del XVI secolo fossero stati trascurati nei decenni successivi alla pubblicazione della Storia di Brescia, i cui volumi secondo e terzo avevano effettivamente costituito un fondamentale punto di partenza per gli studi concernenti l'oggetto del presente libro, grazie in particolare ai lavori di Pier Virgilio Begni Redona, Rossana Bossaglia, Gaetano Panazza, Carlo Pasero e Adriano Peroni. Di qui l'idea di affidare a due giovani studiosi, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati (che ad alcune tematiche qui prese in considerazione hanno dedicato le rispettive e recenti tesi di dottorato), il compito di riprendere - o di affrontare ex novo - alcuni temi-cardine del secondo Cinquecento bresciano, individuando un gruppo di studiosi adatto a questo fine .Grazie alla collaborazione tra giovani dottori di ricerca, accompagnati e guidati da esperti e affermati studiosi, è stato così possibile da un lato condurre approfondite ricerche monografiche su singoli - benché connessi - temi di ricerca, dall'altro dare avvio a un progetto razionale di schedatura delle dimore commissionate dal patriziato cittadino tra la metà e la fine del secolo considerato. Contributi di : Sergio Onger, Filippo Piazza, Enrico Valseriati, Daniele Montanari, Giovanna Gamba, Barbara Bettoni, Barbara Maria Savy, Elena Svalduz, Donata Battilotti, Irene Giustina, Maria Fiori, Andrea Polati, Tiziana Chiamone, Giorgio Paolo Maria Vassena, Elisa Sala, Andrea Quecchia, Stefano Margutti, Cristiano Guarneri, Alessandro Brodini, Patrizia Scamoni.
"Annali di storia bresciana" giunge al suo quarto numero, con un volume dedicato a "Brescia nel secondo Cinquecento. Architettura, arte e società". Il libro si propone d'indagare un'epoca che ha ricevuto poca attenzione da parte della storiografia in tempi recenti e prende le mosse da un'iniziale fase di lavori che si è concretizzata in una giornata di studio, tenutasi presso il nostro Ateneo il 16 ottobre 2015. Già in tale occasione era emerso come non pochi aspetti della Brescia della seconda metà del XVI secolo fossero stati trascurati nei decenni successivi alla pubblicazione della Storia di Brescia, i cui volumi secondo e terzo avevano effettivamente costituito un fondamentale punto di partenza per gli studi concernenti l'oggetto del presente libro, grazie in particolare ai lavori di Pier Virgilio Begni Redona, Rossana Bossaglia, Gaetano Panazza, Carlo Pasero e Adriano Peroni. Di qui l'idea di affidare a due giovani studiosi, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati (che ad alcune tematiche qui prese in considerazione hanno dedicato le rispettive e recenti tesi di dottorato), il compito di riprendere - o di affrontare ex novo - alcuni temi-cardine del secondo Cinquecento bresciano, individuando un gruppo di studiosi adatto a questo fine .Grazie alla collaborazione tra giovani dottori di ricerca, accompagnati e guidati da esperti e affermati studiosi, è stato così possibile da un lato condurre approfondite ricerche monografiche su singoli - benché connessi - temi di ricerca, dall'altro dare avvio a un progetto razionale di schedatura delle dimore commissionate dal patriziato cittadino tra la metà e la fine del secolo considerato. Contributi di : Sergio Onger, Filippo Piazza, Enrico Valseriati, Daniele Montanari, Giovanna Gamba, Barbara Bettoni, Barbara Maria Savy, Elena Svalduz, Donata Battilotti, Irene Giustina, Maria Fiori, Andrea Polati, Tiziana Chiamone, Giorgio Paolo Maria Vassena, Elisa Sala, Andrea Quecchia, Stefano Margutti, Cristiano Guarneri, Alessandro Brodini, Patrizia Scamoni.