Il romanzo racconta il viaggio di andata e ritorno a un passo dalla morte, in cui la vicenda umana della malattia si intreccia con l'azione provvidenziale di Dio e con l'amore di una famiglia unita. "La mattina il tempo minaccia pioggia. È un presagio, e me ne accorgerò prestissimo. Sento un groppo in gola, ingoio a fatica. Decidiamo di tornare a casa, ipotizzando di fermarci a pranzo ad Abbadia di Fiastra allo storico ristorante Da Rosa dei miei amici Claudia e Fabio, che frequento spesso per lavoro. Mi metto alla guida della mia Insigna ma, appena presa la strada da Civitanova Marche per Foligno, il malessere peggiora tanto che mi devo fermare all'ospedale di Macerata. All'improvviso, mi sento stanchissimo, non parcheggio perché non mi sento sicuro. Voglio arrivare il più vicino possibile all'ingresso del pronto soccorso. Chiedo a Marco di parcheggiare per me e scendo, faccio qualche passo: sto per entrare... È l'ultimo ricordo della mia prima vita".