Fra tutte le statue che ci sono pervenute dal mondo antico, i due meravigliosi Bronzi di Riace sono quelle che più hanno colpito ed entusiasmato il pubblico. Perché? Certamente, all'origine del loro "successo" ci sono la bellezza straordinaria e la pregevolissima fattura del Giovane e dell'Uomo maturo. Ma non solo. A contribuire al loro fascino, è anche l'aura di mistero che tuttora li avvolge. Proprio partendo dalle numerose domande rimaste aperte, Alberto Angela prova in questo libro a farci rivivere, passo dopo passo, la storia dei Bronzi di Riace, come se la rivedessimo in un film. Ecco che, prendendoci per mano, ci accompagna nell'epoca e negli ambienti da cui presumibilmente provengono, va alla ricerca dei loro autori (evidentemente grandissimi artisti: forse proprio il leggendario Fidia?) e cerca di immaginare chi potessero raffigurare questi due splendidi personaggi maschili: Castore e Polluce? Un guerriero e uno stratego? E ancora: come furono forgiati? Con quale tecnica fu possibile renderne la capigliatura morbida o le vene che appaiono sotto pelle? Ma il percorso emozionante alla scoperta dei Bronzi non si ferma qui: in quali circostanze sconosciute finirono sul fondale del Mar Ionio? Vi furono buttati da una nave in una notte di tempesta? E la nave arrivò in porto o affondò? Quando accadde? Che lingua parlava l'equipaggio: greco, latino o addirittura goto?
«Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi» (Lc 22,15). È da qui che papa Francesco parte per condividere con presbiteri e diaconi, persone consacrate e fedeli laici una riflessione sulla Liturgia nella vita della Chiesa e di ogni singolo credente. Pur nella consapevolezza di quanto sia vasto il tema, il Pontefice offre alcuni spunti per aiutare il popolo di Dio a maturare nella consapevolezza del celebrare cristiano e nel contemplare la sua bellezza e verità. Una particolare attenzione è rivolta proprio alla formazione liturgica di tutto il popolo di Dio, come percorso necessario perché ognuno recuperi la capacità di vivere in pienezza l'azione liturgica, luogo dell'incontro reale con Cristo.
Questo volume offre un esame di dati tecnico-formali e storico-culturali e una valutazione dell'incidenza di emblemi teologici fondamentali nell'arte cristiana dell'età d'oro italiana nella sua massima espressione creativa. Il discorso critico si svolge a partire da un'analisi delle geometrie simboliche del Brunelleschi. Si affrontano in seguito le concezioni letterarie e architettoniche di Lorenzo il Magnifico e del suo architetto Sangallo, per poi passare a un esame dei collegamenti tra Dante e Leonardo, con particolari riferimenti al simbolismo materno e alla "Vergine delle rocce". Attraverso una serie di riflessioni sul contrasto neoplatonico tra carne e spirito nell'universo artistico e poetico di Michelangelo, questo percorso ermeneutico si conclude con osservazioni sul significato iconologico della 'voluta geometrica', un segno tipico brunelleschiano, all'interno dell'opera di Caravaggio e nel Barocco in generale.
Da Bernini a de Chirico, dalla festa barocca a Balla passando per Domenichino e la Scuola romana. Il nome di Maurizio Fagiolo dell'Arco richiama subito i suoi pionieristici studi, sull'arte del Seicento come sul Novecento italiano e internazionale. Eppure egli è stato anche un formidabile critico militante, tra anni Sessanta e Settanta al centro delle ricerche più vitali non soltanto romane. Mario Schifano, Franco Angeli, Mario Ceroli, Pino Pascali, Giulio Paolini, Giovanni Anselmo sono alcuni coetanei dei quali si è fatto interprete consegnandoci pagine ancora oggi illuminanti per capirne il lavoro. "Rapporto 60. Le arti oggi in Italia" è il libro che, nel 1966 a ventisette anni, ne ratifica l'impegno nel presente. Questo volume raccoglie per la prima volta un'antologia dei suoi contributi in ambito critico. Pagine licenziate in occasioni diverse, la recensione di una mostra, il saggio in catalogo, la risposta a un'inchiesta, che trovano unità in quelli che poi sono i tratti distintivi del loro autore: la sicurezza del giudizio, la necessità di parlar chiaro, le intuizioni combinate a una scrittura veloce ma sempre aderente alle opere. Lette tutte insieme offrono il ritratto di una figura complessa, le cui passioni per l'antico e il contemporaneo interferiscono di continuo tra loro. 1964-1980: oltre quindici anni di strenuo lavoro. Dagli entusiasmi giovanili alle crisi portate dal Sessantotto. Dalla fiducia sincera ma non incondizionata nei linguaggi della modernità all'abbandono della militanza. In mezzo l'amore per la ricerca filologica che a metà Settanta lo fa scoprire a se stesso "archeologo dell'avanguardia".
Fabio Belloni insegna Storia dell'arte contemporanea presso l'Università degli Studi di Torino. Tra le sue pubblicazioni: "Un'idea di pittura. Astrazione analitica in Italia" Udine 2015; "Militanza artistica in Italia, 1968-1972", Roma 2015; "Giulio Paolini, disegno geometrico", Mantova-Torino 2019.
La rivisitazione storica, politica e culturale del celebre ciclo di affreschi del Buon Governo, dipinto da Ambrogio Lorenzetti nel 1338 nel Palazzo Pubblico di Siena, mutando i linguaggi della comunicazione politica.
Il volume si occupa di una delle forze trainanti dell'Europa medievale, l'attività costruttiva, ricollocata nell'ampio orizzonte di fatti economici, culturali, e storico-artistici di cui è sintomo e traccia. Sfuggendo alle generalizzazioni e banalizzazioni storiografiche correnti, Dieter Kimpel traccia in un ampio saggio introduttivo le linee guida del fenomeno e individua i temi trasversali di fondo; saggi specifici, redatti da affermati studiosi e noti specialisti europei, affrontano poi, con metodi e strumenti differenziati, altrettanti casi esemplari di edifici medievali (religiosi e civili), dando a questo termine un vasto respiro, che giunge sino al Cinquecento fiammingo. Si è rivelata così, nel vivo e concreto svolgersi dei cantieri, grazie alla lettura delle fonti epigrafiche, delle cronache e dei documenti d'archivio, e infine dei monumenti stessi, indagati sin nelle più minute e riposte particolarità, la reale prassi costruttiva, con le tradizioni e i «segreti» delle maestranze, gli strumenti di lavoro, la complessa organizzazione del lavoro, la fitta trama di relazioni che legano committenti, artisti e cittadini in queste vere e proprie imprese collettive.
Sulla Sicilia, sin da tempi antichissimi, si sono riversate ondate di civiltà. Ma i Greci vi hanno lasciato un carattere indelebile, che fa parte della natura profonda di questa terra. Gli dèi non se ne sono mai andati dall'isola. Nelle campagne assolate nel cuore dell'estate, per le strade aggrappate ai pennacchi di roccia delle montagne siciliane si può ancora sentire Eracle chiamare le sue mandrie e Ulisse ridere del Ciclope. Nel tramonto di Agrigento, di Selinunte, di Segesta abitano ancora le processioni in onore degli dèi. Quando il giorno chiama la notte, nei teatri di Siracusa e di Taormina, il racconto del mito, nella rappresentazione delle tragedie, ritrova la voce potente che dovette avere nel V secolo a.C., in Grecia e nell'Occidente greco. Terra rifugio di dèi e di eroi, di ninfe e di filosofi, di mostri e di re, la Sicilia è l'incarnazione di quello straniamento magico e felice che tanto piaceva ai Greci. È la stranizza di un mezzogiorno d'estate, con i cortili risuonanti di voci e qualche buona storia da ascoltare e da raccontare.
Catalogo della mostra aperta a Roma presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo dal 24 maggio all'11 settembre 2022 L'Evento Giubilare o Anno Santo per la Chiesa Cattolica è un irripetibile Appuntamento religioso che dal 1300 richiama a Roma fedeli da tutte le parti del mondo. La Mostra, oltre a celebrare questo straordinario appuntamento, sarà anche una occasione irripetibile per focalizzare lo stretto rapporto esistente tra la Città Eterna, luogo in cui si è fondata e costruita nei secoli la Chiesa Cattolica e che ha avuto come protagonisti Pontefici che ne hanno caratterizzato il volto con evoluzioni e trasformazioni. La particolare attualità dell'esposizione è fondamentale soprattutto in questo momento storico, che oltre alla grande difficoltà post-pandemica, il conflitto russo-ucraino sta generando nell'opinione pubblica mondiale un grandissimo senso di disagio nel vivere la quotidianità. Oggi più che mai il mondo ha bisogno di speranza. L'emergenza sanitaria internazionale e gli echi di conflitti turbano le nostre coscienze sempre più segnate e smarrite. Ecco perché è importante dare un segno concreto di ripartenza e di speranza di pace. La scelta di Castel Sant'Angelo come luogo della mostra non è casuale. Esso rappresenta un luogo importante e simbolico per la storia di Roma, dal periodo romano a quello moderno e contemporaneo, e per i cittadini e pellegrini che hanno affollato ed affolleranno la capitale della cristianità. Lo stesso Castello è un luogo chiave ed emblematico nella storia della Chiesa cattolica e dei diversi Pontefici che lo hanno vissuto, arricchendo e trasformando il famoso "passetto", lungo solo 800 metri che ancora oggi è l'unico collegamento tra lo Stato della Città del Vaticano e il territorio italiano. Esso quindi è un simbolo di unione e di continuità collaborativa storica.
Come si comportò Giuseppe nei confronti del figlio adottivo Gesù? E come hanno interpretato i pittori di ogni epoca il loro singolare rapporto? Prefazione di Isabel Iribarren
Il libro raccoglie riflessioni per aiutare il lettore ad "andare a tempo", a vivere al meglio le fasi di cambiamento, a percepire il proprio senso interno del tempo e a organizzarsi armonicamente.
Il presente catalogo celebra un'importante opera di mecenatismo volta a rende fruibili al grande pubblico, in una cornice d'eccezione come i Musei Capitolini, le testimonianze di un immenso patrimonio archeologico. Attraverso i marmi policromi e le loro forme, colori e fantasie, è possibile ripercorrere la storia millenaria della città di Roma da un punto di vista artistico ma anche socioculturale, politico e talvolta economico. La realizzazione, la circolazione, l'utilizzo e la valenza simbolica dei marmi ci raccontano molto delle civiltà di quel tempo. Inoltre, la loro fortuna nella società moderna e poi contemporanea è innanzitutto, testimonianza di quanto i maestri della storia dell'arte italiana e internazionale abbiano copiato e si siano ispirati all'eredità del mondo antico. Grazie ai contributi di Paola Santarelli, Andrea De Marchi, Eugenio La Rocca, Alessandro Viscogliosi, Sandro Fiorentini e Vittoria Bonifati, il volume esamina e descrive la storia della Fondazione Santarelli e delle sue collezioni. Attraverso i saggi inediti e un fitto percorso illustrativo si compone un'ampia panoramica sull'uso dei marmi colorati dalle origini fino al XX secolo: i riflessi dei loro utilizzi nelle varie arti antiche e contemporanee, le difficoltà e le pratiche di lavorazione del marmo, il rapporto e l'influenza dei marmi colorati in relazione agli usi e i costumi della città di Roma.
Caravaggio, o più esattamente Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610), è sempre stato un nome da tenere in considerazione. Celebre enfant terrible della pittura italiana, è stato un artista al contempo apprezzato e controverso: di temperamento violento, di grande precisione tecnica, un maestro di creatività e un uomo sempre in fuga. Questo volume offre un'ampia analisi dell'intera opera di Caravaggio con un catalogo ragionato delle sue opere. Ogni dipinto è riprodotto in grande formato, con recenti fotografie di estrema precisione che offrono suggestivi close-up dei geniali dettagli di gesti e sguardi, realizzati da Caravaggio. Cinque capitoli introduttivi analizzano la carriera artistica di Caravaggio dai suoi primi tentativi di guadagnarsi da vivere ai suoi primi incarichi pubblici a Roma e alla sua fama crescente. Affrontano la sua crescente audacia nel riprodurre l'illuminazione e nel mettere in atto un realismo rivoluzionario che permetteva di mostrare agli occhi dell'osservatore anche gli eventi biblici con un'immediatezza senza precedenti. Una cronologia della vita dell'artista segue le tumultuose vicende personali di Caravaggio, ripercorrendo la sua storia di debiti, gioco, risse tra ubriachi e omicidio.