Erano gli anni Cinquanta quando Ancel Keys, biologo nutrizionista statunitense, rimase stregato dalla bassa incidenza di patologie cardiovascolari e di disturbi gastrointestinali in Italia e in Grecia e decise di studiarne le ragioni. Ce l'avevamo sotto gli occhi, eppure è a lui che dobbiamo la codifica di un vero e proprio tesoro: la dieta mediterranea, uno stile alimentare naturalmente alleato del nostro benessere. Riduzione del rischio cardiovascolare, protezione dal declino cognitivo, effetto antinfiammatorio, maggiore longevità e una migliore percezione di sé sono solo alcuni dei benefici che seguire questo regime comporta: ecco perché Marco Bianchi ha scelto di riscoprirlo, misurandosi con i piatti provenienti dalla cucina regionale. "La mia cucina italiana" è un vero e proprio ritratto gastronomico della nostra penisola: 20 regioni, 200 ricette. Tante sono già perfettamente bilanciate nella loro versione originale: il nostro corpo ringrazia per tanti primi (le profumatissime zuppe del Nord, le varie combinazioni di cereali e legumi del Centro, per non parlare della pasta di semola di grano duro del Sud), per antipasti e contorni prelibati a base delle verdure locali, ma anche per secondi di pesce degni del più classico dei pranzi della domenica e dolci ricchissimi, grondanti mandorle e uvetta. Altre ricette, invece, sono state reinterpretate, nel rispetto della tradizione, per esaltarne le potenzialità salutari e prenderci così al meglio cura di noi...
Un volume ricco di notizie, suggerimenti pratici, piccoli trucchi di economia domestica e consigli utili per la casa e la famiglia. Oltre alle riflessioni profonde e alle parole sincere di Suor Germana, i passi dei Vangeli domenicali e il loro commento. Grande protagonista è sempre la cucina, con centinaia di ricette semplici e gustose, una per ogni giorno dell'anno, idee speciali per le festività, piatti di stagione, specialità a base di frutta e nuove proposte con qualche sapore esotico e particolare. Non mancano aforismi, proverbi, modi di dire e curiosità che accompagnano la lettura quotidiana e suscitano spesso un ricordo o un sorriso.
Sono oltre 2.700 i locali segnalati e giudicati da questa trentottesima edizione della guida "I ristoranti d'Italia" dell'Espresso: ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, selezionati con cura e rigore dal centinaio di gastronomi che ogni anno girano l'Italia e visitano, senza presentarsi, inattesi e paganti, migliaia di "luoghi del mangiare". Quasi 400 sono le "novità", cioè i locali che entrano per la prima volta in Guida, altrettanti ne escono per vari motivi (dalla chiusura alla flessione della qualità). Sono evidenziate le migliori enotavole, dove il vino comanda sulla cucina, i locali che propongono cucine etniche, quelli che dispongono di alloggio, quelli dove è possibili mangiare spendendo meno di 30 euro. E per la prima volta inserto della Guida è dedicato alle migliori pizzerie d'Italia. "I ristoranti d'Italia" dell'Espresso: dalla parte del lettore, tutta la verità, con severità.
La nuova Guida I Vini d'Italia 2016, da sempre punto di riferimento autorevole e completo, racconta con estrema competenza e rigore l'infinità veneta vinicola del nostro paese. I vini prodotti in Italia sono decine di migliaia, diversi per territorio d'origine, vitigni di provenienza, tecniche di vinificazione. I nostri esperti visitano centinaia di cantine in giro per l'Italia, degustano migliaia di vini e recensiscono solamente i più meritevoli, segnalando quelli miglior rapporto qualità/prezzo. La Guida rende perciò l'affollato panorama di etichette italiane facilmente leggibile. In questa edizione 2016 troverete quindi rappresentata l'elite del panorama vinicolo nazionale. Uno strumento indispensabile per chi, in bottiglia, cerca sempre il meglio.
I Vini d'Italia dell'Espresso: dalla parte del lettore, tutta la verità, con severità.
"Ciao a tutti, voglio sorprendervi con qualcosa di nuovo e originale: la mia (e la vostra!) agenda giornaliera, un almanacco ricco di curiosità e informazioni da consultare tutto l'anno e da usare per prendere appunti, annotare gli impegni o i compleanni dei vostri cari! Ma giorno dopo giorno troverete sempre i miei piatti, oltre 190 ricette semplici e buonissime che preparo per le persone che amo, gli ingredienti di stagione e i trucchi di cucina che ho imparato in anni di trasmissione. E poi tanti consigli per curare la casa e il giardino e alcuni segreti per la bellezza e il benessere della famiglia. Infine ho voluto mettere anche le mie foto del cuore e segnare le date per me più importanti, così potremo davvero condividere moltissimi momenti insieme. Sarà un anno meraviglioso!".
Ibn Sayyar al-Warraq, libraio e uomo di lettere versato nella conoscenza di tutte le arti, raccolse in un'unica opera il patrimonio culinario della sua epoca e della sua terra, così da esaltare i fasti della dinastia califfale degli Abbasidi anche nell'arte gastronomica. Egli collezionò in un solo testo venti antichi libri di cucina, andati perduti, tra tutti quello di Ibrahim ibn al-Mahdi, il più celebre cuoco arabo, principe abbaside e famoso quanto il fratellastro Harun al-Rasid, il califfo delle Mille e una notte. Si tratta del più antico Trattato di cucina arabo-musulmano a oggi noto e conservato nella sua interezza, risalente al X secolo (il Kitàb al-tabih, da cui è tratto il presente volume). Le ricette spaziano dai primi piatti ai dolci, dai secondi alle bevande, dalle salse alle erbe, corredate da un'accurata analisi dei procedimenti, dei dosaggi, dell'uso di spezie e accompagnate da una sapiente esposizione delle proprietà dietetiche dei piatti e delle nozioni per una corretta igiene degli alimenti e degli utensili da cucina. Al-Warraq arricchì l'esposizione di alcune ricette con poesie e racconti, così da stuzzicare non solo il palato ma anche la fantasia del lettore. Sono proprio tali ricette a costituire l'oggetto del Simposio dei sultani, con l'auspicio di offrire la scoperta sia delle stravaganze gastronomiche tipiche delle cucine dei califfi sia di un testo antico, di importanza capitale, ancora sconosciuto al grande pubblico.
Se in ogni tempo e in ogni luogo la civiltà è cominciata con una vigna, è perché niente è vivo più del vino. Il vino comprende, sogna, ricorda, progetta. E racconta. Di piccoli casolari nel Chianti e di moderne Babele come New York e Parigi. Di come mille status symbol non valgano un omino novantenne di Montalcino che sa dire di ogni bicchiere da quale vigneto proviene. Di come, dalla Roma dei Cesari a oggi, il vino si sia fatto persuasione, politica, persino religione. Di come uomo e vino abbiano imparato ad addomesticarsi a vicenda, anche grazie a un maledetto ragno. Ogni vino ha una storia, fatta spesso di racconti e aneddoti tanto straordinari da sembrare impossibili, una storia che rende ciascun vino unico e adatto a un particolare momento dell'esistenza o della giornata. Chissà che non sia proprio questa la più autentica e appropriata Guida dei vini: i corretti abbinamenti non solo al cibo, ma alla vita stessa, alle sue emozioni e sensazioni. Un viaggio nella storia e nella filosofia del vino e della vite, dedicato a quanti hanno compreso che non si beve per dimenticare, ma per ricordare.
Nella cucina di casa Parodi c'è sempre un gran via vai: Fabio prende un caffè al volo prima di uscire, Eleonora e Matilde sperimentano la ricetta di una torta, Benedetta scola la pasta per la cena mentre Diego di soppiatto ruba le olive dal frigo. Perché non entrate anche voi a dare un'occhiata? Benedetta vi invita a casa sua per imparare a preparare oltre 150 nuove ricette (tutte fotografate da lei). Con una colazione golosa, un pranzo veloce ma stuzzicante, una merenda festosa, un aperitivo ricco, una cenetta in compagnia o uno spuntino fuori orario a lume di candela trasformerete ogni giorno in un'occasione speciale.
Un libro che rivaluta la cucina tradizionale, i prodotti poveri" e dei monasteri. "
Un modello alimentare cristiano non esiste. Secondo la tradizione apostolica non importa cosa si mangia, ma come si mangia: l'attenzione è tutta sul gesto alimentare, dai rituali del convivio al valore della frugalità. Gli uomini, però, hanno bisogno di regole, e la libertà sottesa al messaggio apostolico disorienta. Anche per questo la storia del cristianesimo elabora nei secoli una serie infinita di modelli alimentari, ogni volta diversi e adattabili alle più disparate circostanze, nel tentativo di ridare al cibo un valore "oggettivo" e di recuperare l'idea antropologicamente inossidabile secondo cui l'uomo è ciò che mangia. La storia del cristianesimo è un patrimonio straordinario di consuetudini e di contagi culturali che rimandano alla tradizione ebraica, alla filosofia greca, alla scienza dietetica: dal ruolo del pane e del vino nell'eucarestia alla condanna della "gola", dal mito del Paradiso terrestre al valore di redenzione del digiuno, dalle pratiche alimentari monastiche alle regole dell'astinenza quaresimale. Con grande efficacia evocativa, l'autore ripercorre queste storie cogliendo nel profondo la forza di precetti, proibizioni, parossismi e idiosincrasie che investono anche la politica e gli ordinamenti sociali. Con un occhio al presente: perché molto di quello che qui si racconta ha resistito nei secoli fino a noi.
1540 indirizzi per mangiare comprare e dormire; 157 novità, premi speciali: i migliori interpreti della tradizione; la novità dell'anno; il bistrot dell'anno; il miglior servizio di sala; il miglior servizio di sala in albergo; le botteghe del gusto.
Dallo street food ai piatti tipici della tradizione, un viaggio nella Città Eterna alla scoperta di segreti, trucchi, aneddoti e consigli sulla cucina romana. Il tutto condito con un po' di storia e di stile e con molte ricette, dai supplì agli spaghetti alla gricia, dalle puntarelle alla grattachecca. Lavinia Biagiotti, romana doc, ci guida in questo percorso e con lo stile e l'entusiasmo che la contraddistinguono dichiara subito il suo amore per Roma: "Nel mio Dna ho una discreta quantità di 'geni capitali', ereditati soprattutto da mia nonna Delia, romana da 7 generazioni. E questi 'cromosomi veraci' mi trasmettono non solo un forte senso di appartenenza a una cultura millenaria, sfaccettata, imponente, ma entrano in gioco istintivamente nei pensieri, nelle propensioni, spesso anche nelle decisioni". Per scoprire e riscoprire una delle tradizioni gastronomiche più interessanti d'Italia, nella città più bella del mondo.