Nel 1961, quindici anni dopo il processo di Norimberga, a Gerusalemme si celebrò lo storico processo ad Adolf Eichmann. L'allora giovane Stato d'Israele, nato solo nel 1948, volle con tutte le sue forze celebrare il processo davanti a una Corte di giustizia ordinaria, per dimostrare al mondo cosa fosse stata la Shoah. Un processo storico, dunque, che segnò un discrimine fondamentale poiché solo successivamente alla sua celebrazione si posero i pilastri per la costruzione memoriale della Shoah in Israele e in Europa. Eppure, nonostante l'importanza, il processo ancora oggi è assai poco conosciuto nelle sue mille pieghe, nei suoi mille risvolti, e, soprattutto, nelle sue mille e mille storie. In questo volume sono raccolte le storie degli ebrei italiani, dei nazisti che in Italia operarono e, in fondo, dell'Italia intera. deposizioni dei testimoni raccolte da oscuri cancellieri nelle aule dei tribunali: insieme costituiscono un testo talvolta inimitabile, scarno ed essenziale, lontano dal registro letterario, ma spesso denso di un'espressività e di una suggestione che mozzano il respiro. Tra i tanti materiali e documenti si segnala in modo particolare la lunga deposizione di Herbert Kappler. In appendice due deposizioni rese da Primo Levi, l'una nel 1960 e l'altra nel 1971. Prefazione di Anna Foa e Livio Crescenzi.
"Da dieci secoli il Sovrano Militare Ordine di Malta imprime la sua indelebile impronta nella Storia. Un millennio di imprese eroiche a difesa della cristianità, di iniziative, di impegno al servizio dei più deboli mantenendo fede, sempre, al principio che lo ispira: "Tuitio fidei et obsequium pauperum." Con questo libro, Marcello Maria Marrocco Trischitta dona al lettore non semplicemente l'avvincente narrazione, mai prima esposta nella sua compiutezza, della millenaria attività gerosolimitana. Gli offre altresì molteplici occasioni di riflessione su temi quanto mai attuali, sul significato concreto, passato al vaglio della storia, di quello che chiamiamo scontro di civiltà e, al tempo stesso, di come possa essere stemperato nello spirito altruistico, pegno di carità cristiana, che animava e tuttora anima i membri dell'Ordine. Un'opera di rilevante valore culturale e morale, dunque, un grande affresco di trascinante taglio giornalistico, si direbbe "in presa diretta" tratto che distingue il lavoro di un grande cronista dei nostri tempi, che non trascura ed anzi sottolinea i risvolti etici di ogni avventura umana come è quella dei Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta." (Paolo Granzotto)