Un testo che ci racconta la costruzione della linea ferroviaria Lucca Aulla, nel tratto da Lucca a Castelnuovo. Una storia sofferta e difficile ma anche esempio di passione e dedizione per la Valle intera. La ferrovia rappresentava una vera chiave di volta: portava il progresso, accelerava il corso della storia, sottraeva dall'isolamento e dalla povertà, recava forti correnti di benessere, stimolando una vera e propria "rivoluzione culturale".
Il volume rappresenta un tassello prezioso nel mosaico di studi dedicati alla storia della nostra emigrazione. La Garfagnana, infatti, ha largamente vissuto l'esperienza migratoria che, conosciuta in tutte le sue fasi - dalla "grande emigrazione" a quella del Secondo Dopoguerra - ha portato gli abitanti di questa terra a vivere e a lavorare in molti paesi d'Europa e d'oltreoceano. Questa lunga "epopea", fatta certamente di sofferenza e di sacrificio, ma anche di coraggio e successi, è qui rigorosamente ricostruita. Quasi due secoli di storia ripercorsi attraverso capitoli tematici, grazie ai quali possiamo conoscere e comprendere gli specifici caratteri del fenomeno migratorio in Garfagnana. Le condizioni di vita di partenza, le "informazioni" disponibili sulle nuove destinazioni, le pratiche burocratiche affrontate, la realtà del viaggio e quella dell'arrivo, e poi la "nuova vita", i lavori svolti, le attività intraprese... Un processo di "dissezione" analitica, frutto anche di una accurata e meritoria indagine delle fonti, che ci consente di andare oltre l'immagine un po' convenzionale e stereotipata che in molti casi conserviamo dell'emigrazione.
Il volume si compone degli scritti dei sei relatori del convegno "La via del Volto Santo in Garfagnana": Renato Stopani, Lorenzo Angelini, Fabio Baroni, Luciano Bassini, Fabrizzio Vanni e Matteo Rossi che ha anche curato l'edizione. Il tema delle vie di pellegrinaggio viene affrontato nelle sue problematiche storiche, dalla nascita alle diverse trasformazioni che la via ha subito sia nel proprio tracciato, sia nella sua funzione durante i secoli. Infatti, la via del Volto Santo, da strada di pellegrinaggio si è oggi trasformata in attrazione turistica e il suo studio, la riscoperta dei suoi tracciati, delle sue emergenze archiettoniche e delle caratteristiche e curiosità dei territori attraversati possono senza dubbio contribuire alla riscoperta di luoghi carichi di storia e al loro mantenimento nel tempo.