Il volume raccoglie il corpus epistolare e autobiografico, inedito, della carmelitana scalza Maria degli Angeli (1661-1717). Restituisce - unico nel panorama italiano dei documenti e degli studi di spiritualità e di mistica il dialogo epistolare fra la Religiosa e i Direttori di coscienza, mostrando la risonanza europea, universale di un'esperienza che matura all'interno di un ordine - il Carmelo teresiano - al centro dell'Europa moderna, fra i suoi poteri, le sue istituzioni.
Con i "Cantiques Spirituels", tersa parafrasi di brani dell'Antico e del Nuovo Testamento, e "le Hymnes"..., traduzione bella e infedele di alcuni inni latini del Breviario Romano - intrapresa nell'adolescenza, rimaneggiata nell'età adulta, infine condannata per eresia giansenista -, un legame intimo e profondo unisce la giovinezza e la maturità di Racine, raccolto nella "retraite" dopo l'abiura del teatro. "Margini" del corpus raciniano, queste poesie attraversano il cuore delle tragedie profane e bibliche.