L'autore
LUIGI PERONI, il più noto biografo di padre Pio e suo figlio spirituale per oltre 22 anni. Vive a Roma dove è nato nel 1916. E' Consigliere nella Direzione generale dei Gruppi dì preghiera e collaboratore di varie Riviste. La sua grande opera "Padre Pio da Pietrelcina", edita da Borla, è divenuta testo fondamentale per la conoscenza della vita e della spiritualità di padre Pio.
Il libro
Tra le carte della mia lunga vita conservo tanti taccuini che ero solito portare con me durante le frequenti visite a san Giovanni Rotondo e i numerosissimi incontri con padre Pio, da quando lo conobbi nel 1946 fino al suo trapasso nel settembre 1968.
Tra questi appunti ho ritrovato un avvertimento scritto da padre Carmelo da Sessano, che fu Superiore di padre Pio:"Vorrei pregare ogni figlio spirituale del Padre di scrivere i propri ricordi personali di lui, perché sono convinto che ognuno ha la sua piccola o grande storia da narrare. Non facciamo perdere tanta ricchezza di cui abbiamo beneficiato...".
Fu allora che decisi di raccogliere questi ricordi e di conservare ad essi la configurazione di Diario, senza alcuna pretesa di opera letteraria.
Sono note di taccuino e insieme frammenti della grande storia spirituale di padre Pio da Pietrelcina.
LUIGI PERONI
una biografia densa di fatti, ricca di episodi anche inediti scritta da un figlio spirituale di padre pio. In queste pagine padre pio e`seguito passo passo dalla nascita alla morte, in una scrupolosa successione cronologica.
Il libro
La Polonia soffrì più di ogni altra nazione l'oppressione e distruzione nazista durante la seconda guerra mondiale (1939-1945). La ferita più inumana e desolante di quel periodo è quella delle migliaia di morti nei Lager tedeschi. A Dachau, in particolare, è legata una delle pagine più tragiche e gloriose del Clero polacco: vi furono reclusi ben 1773 ecclesiastici e di essi 868 vi trovarono la morte. Tra gli eroici testimoni della fede e della carità cristiana uccisi a Dachau, brilla la figura di Mons. M. Kozal, vescovo di Wl'ocfawek, e la corona di "socii martyres", sacerdoti, religiosi e chierici. Giovanni Paolo II li ha proclamati beati il 13 giugno 1999. II libro, molto documentato storicamente, ne presenta uno: il n. 22666, don Francesco Drzewiecki. Nato a Zduny (Lowicz) il 26.2.1908, si formò accanto a Don Orione, a Tortona. Divenuto religioso e sacerdote, operò a Zduriska Wola e a Wloclawek. Fu internato a Dachau ed eliminato il 13 settembre 1942, quando aveva solo 34 anni e 6 di sacerdozio. La carità, frutto della abituale unione con Dio, fu il tessuto della sua vita. Dai compagni di Lager fu ricordato come "l'uomo che edificava con la sua cortesia e premura" (Mons. F. Korszynski).
IN QUESTO VOLUME L AUTORE, FIGLIO SPIRITUALE DI PADRE PIO, RIPORTA QUALCHE ESPERIENZA VISSUTA NEL LUNGO PERIODO, OLTRE VENTIDUE ANNI, IN CUI EBBE MODI DI AVVICINARE PADRE PIO.