Né l'editore né lo stesso autore si attendevano, all'uscita de "I misteri di Parigi", lo sconvolgente successo che tutta la Francia - e poi tutta l'Europa - tributarono a Eugène Sue, che aveva ambientato negli inferi parigini un romanzo d'appendice: era invece un thriller ante litteram. Qualunque lettore si appassiona irresistibilmente alle gesta del principe Rodolphe di Gerolstein che cerca sua figlia Fleur-de-Marie. Da un tale successo il "genere popolare" s'impose nella cultura e dell'editoria del tempo, e scrittori come Balzac, Hugo e Dumas affidarono a questo genere i loro libri.
Un magnifico romanzo che descrive la quota di corruzione e amarezza intorno alle quali trova coesione, paradossalmente, l'aristocratica famiglia degli Uzeda. Introduz. Di Nunzio Zago.
I Bennet vivono con le cinque figlie a Longbourne, nello Hertfordshire. Charles Bingley, ricco scapolo, va ad abitare vicino a loro con le due sorelle e un amico, Fitzwilliam Darcy. Bingley e Jane, la maggiore delle Bennet, si innamorano; Darcy, attratto dalla seconda, Elisabeth, la offende con il suo comportamento altezzoso. L'avversione aumenta quando le sorelle riescono a separare Charles da Jane. Darcy chiede la mano di Elisabeth, non nascondendo però quanto la cosa costi al suo orgoglio. La ragazza, sdegnata, lo respinge. In un secondo tempo Elisabeth apprende che la sorella Lydia è fuggita con Wickhman. Con l'aiuto di Darcy i fuggiaschi vengono rintracciati e fatti sposare. Infine Darcy e Elisabeth, Bingley e Jane si fidanzano.