Gli interventi - per la maggior parte inediti - che il cardinale Carlo Maria Martini ha rivolto all'Ordine delle vergini documentano la notevole attenzione che egli ha riservato all'Ordo virginum negli anni in cui è stato arcivescovo di Milano.Quando ancora in molte diocesi italiane si muovevano i primi passi per iniziare questa nuova esperienza vocazionale, il suo pensiero e la sua pratica pastorale hanno costituito un prezioso punto di riferimento per tanti vescovi.Le riflessioni di Martini tracciano un itinerario orientato a una totale consacrazione, inserita pienamente nel vivere sociale ed ecclesiale, secondo una specificità femminile che dispiega e descrive la vocazione verginale. Essa è patrimonio della Chiesa, e della Chiesa locale, secondo l'ecclesiologia dei primi secoli della cristianità - in cui questa vocazione è nata - felicemente ripresa dal Concilio Vaticano II e valorizzata dal magistero e dalla prassi di papa Francesco.
Brevi citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, vengono liberamente commentate nel volume da un centinaio di autori, amici del cardinale.
sommario
Introduzione. Parola nella Chiesa, parole alla città (M. Vergottini). PERLE DI MARTINI. I. La Parola che si fa Chiesa. II. La Parola nella città. III. Un popolo, una terra, una Chiesa. IV. Sia pace sulle tue mura. V. Città senza mura. VI. Per una santità di popolo. VII. Farsi prossimo nella città. VIII. Interiorità e futuro. IX. Etica, politica, conversione. X. Pace, giustizia, Europa. XI. Comunicare nella Chiesa e nella società. XII. Cammini di libertà. XIII. Vigilare. XIV. Per una Chiesa che serve. XV. Guardando al futuro. XVI. Ripartire da Dio. XVII. Parlare al cuore. XVIII. L’amico importuno. XIX. Il Padre di tutti. XX. Coraggio, non temete! XXI. Nel Sabato del tempo. XXII. Ricominciare dalla Parola. XXIII. Perché il sale non perda il sapore. Fonti bibliografiche. Collaboratori.
note sull'autore
Marco Vergottini, teologo milanese laico, già vice-presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2003 al 2011, è stato per venticinque anni docente di Introduzione alla teologia e di Storia della teologia contemporanea alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. Attualmente insegna Teologia pastorale a Padova presso la Facoltà teologica del Triveneto. Autore di saggi sul concilio Vaticano II, su Paolo VI e sulla teologia contemporanea, è coordinatore del sito-web www.eancheilpaparema.it. Per EDB ha curato Perle del Concilio. Dal tesoro del Vaticano II (32013) e ha pubblicato Il cristiano testimone. Congedo dalla teologia del laicato (2017).
Descrizione dell'opera
«Lo splendore della verità - amava dire il card. Carlo Maria Martini - viene colto ascoltando la Parola rivelata di Dio nel suo risuonare all'interno dell'anima». A quella Parola, che egli ha collocato al primo posto nella vita e nell'attività intellettuale e pastorale - oggi tratto fondamentale della sua eredità -, sono dedicati i quattro testi elaborati e pubblicati dalla rivista Il Regno in periodi diversi, dal 1993 al 2004, e ora raccolti. Si possono così rileggere le riflessioni per gli 80 anni di don Giuseppe Dossetti, la lectio magistralis tenuta a Forlì nel 2004, ove era stato chiamato dalla Chiesa locale a conclusione dell'anno pastorale dedicato al vangelo di Luca, e due interventi preparati per gli incontri che dal 1998 al 2007 Il Regno ha organizzato al monastero di Camaldoli sul rapporto tra la Chiesa e la responsabilità pubblica dei cristiani.
Sommario
Introduzione (G. Brunelli). Esegesi, lectio divina, omelia. Il primato della Parola nel deserto della prova. La Bibbia nel futuro dell'Europa. Non date riposo a Dio.
Note sull'autore
CARLO MARIA card. MARTINI (Torino 1927 - Gallarate [MI] 2012), gesuita, arcivescovo di Milano dal 29.12.1979 all'11.7.2002, è stato personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Laureato in Teologia e Sacra Scrittura ha fatto parte - unico membro cattolico - del comitato ecumenico che ha preparato l'edizione greca del Nuovo Testamento. È stato docente di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico, rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana, accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze e, dal 1987 al 1993, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE). Dopo il 2002 ha ripreso gli studi biblici, vivendo fra l'Italia e Gerusalemme. Ha pubblicato innumerevoli saggi scientifici, libri di esercizi spirituali, discorsi e lettere pastorali. Durante il suo episcopato a Milano (1980-2002) le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali, saggi di particolare rilievo come Per un'etica nella pubblica amministrazione. Educare al servizio (21992), nonché Parola alla Chiesa, Parola alla città (22009) che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant'Ambrogio; hanno inoltre pubblicato Il tesoro dello scriba. La spiritualità del prete (2010), «Io sto in mezzo a voi». Il prete e la sua comunità (2010), Il Triduo pasquale. Cuore della fede cristiana (2011), Innamorarsi di Dio e della sua Parola (22011).
La disponibilità del cardinale Carlo Maria Martini a commentare per la rivista Il Regno tre eventi ecclesiali diversi per merito, rilevanza pubblica e collocazione temporale consentono oggi di rileggere gli appunti privati e pubblici di un autentico padre della Chiesa. Il primo dei tre testi ce lo mostra idealmente a Londra, nel 1999, raccolto in preghiera e in meditazione sul feretro dell'arcivescovo di Westminster, il cardinale Basil Hume. Il pastore di Milano sembra specchiarsi nella figura del grande confratello, con cui condivideva la tensione al dialogo e una profetica vocazione al "sogno" come strumento per esprimere i desideri che entrambi coltivavano per la Chiesa. Nel secondo testo, Martini si fa "cronista" al seguito di Giovanni Paolo II: l'anno è quello giubilare - il 2000 -, il pellegrinaggio è quello alle "sorgenti della fede cristiana", da Betlemme a Gerusalemme, e i gesti del pontefice - che, tra l'altro, in una fessura del Muro del pianto depone un biglietto con una preghiera che invoca perdono al popolo ebraico ricompongono una frattura storica con la Chiesa cattolica segnando un punto di non ritorno. Infine, troviamo Martini che risponde alla convocazione del papa e si reca con lui e con altri capi religiosi di tutto il mondo ad Assisi, a pregare per la pace all'indomani degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001. Un racconto intriso dalla percezione di partecipare a "un evento di pura fede nel tempo drammatico che viviamo"...
Un'intervista è come un ritratto. Riesce bene quando è aderente al personaggio e ne interpreta al meglio i punti di forza. Rileggere tre conversazioni del cardinale Carlo Maria Martini con la rivista "Il Regno", avvenute fra il 1990 e il 2001, è quindi un modo per cogliere aspetti rilevanti del suo magistero e della sua pastorale: l'Europa, la 'cattedra dei non credenti', la Parola. La prima intervista prende spunto dall'assemblea ecumenica di Basilea del 1989, anno cruciale per il continente dopo il crollo del muro di Berlino, quando l'autore presiede il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. "Se in Europa si sono consumate le divisioni tra cristiani - affermava - spetta proprio in particolare all'Europa, anche se non esclusivamente ad essa, il compito di cercare le vie più adatte per giungere quanto prima a superare tali divisioni". La seconda intervista ripercorre l'esperienza della 'cattedra dei non credenti', che prese avvio nella diocesi di Milano la sera del 17 novembre 1987. "Punto di partenza - ricordava Martini - era la constatazione che esistono in me, e in ogni altra persona pensante, un 'credente' e un 'non credente' che si interpellano a vicenda". Nella terza conversazione, realizzata al termine del VI Concistoro straordinario del 2001, il cardinale avanzava la proposta di un sinodo universale sulla Parola di Dio nella vita della Chiesa, perché "è dalla Parola ascoltata e contemplata che si rende più facile quello sguardo di sintesi tra antropologia, teologia, Vangeli...".
Il Triduo pasquale costituisce il cuore della fede cristiana. Nella passione, morte e risurrezione di Gesù la Chiesa impara uno stile: è lo stile del servizio, dell'umiltà e dell'accoglienza di ciò che il suo Signore le dona. È lo stile della testimonianza di una Chiesa che conserva la memoria della propria debolezza, santificata proprio nella sua condizione di serva dell'umanità alla quale essa stessa appartiene. Da ciò ne deriva anche uno «stile celebrativo», che deve sfociare in un prendersi cura degli uomini e delle donne del nostro tempo.
Il volume propone le riflessioni del card. Carlo Maria Martini, negli anni del suo episcopato a Milano.
Sommario
Presentazione (mons. A. Caprioli). 1. L'unica via per la salvezza. 2. Accoglietevi gli uni gli altri. 3. Un modo nuovo di amministrare la nostra esistenza. 4. Il mistero trinitario nel mistero pasquale. 5. La salvezza di cui l'uomo va in cerca. 6. Nella croce tutto viene riconciliato. 7. Profeti della risurrezione. 8. Il Crocifisso è risorto. 9. «Cristo è veramente risorto!». 10. Nella quotidianità l'esperienza del Risorto.
Note sull'autore
CARLO MARIA MARTINI (Torino 1927), gesuita, cardinale, arcivescovo emerito di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, e figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Laureato in teologia e Scrittura, è stato docente di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico, rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana; è accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. È stato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (C.C.E.E.) dal 1987 al 1993. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Attualmente ha ripreso gli studi biblici, vivendo fra l'Italia e Gerusalemme. Ha pubblicato innumerevoli saggi scientifici, libri sugli esercizi spirituali, discorsi e lettere pastorali. Durante il suo episcopato a Milano (1980-2002) le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali, saggi di particolare rilievo come Per un'etica nella pubblica amministrazione. Educare al servizio (21992), nonché Parola alla Chiesa, Parola alla città (22009) che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant'Ambrogio; in occasione dell'anno sacerdotale hanno inoltre pubblicato Il tesoro dello scriba. La spiritualità del prete (2010) e «Io sto in mezzo a voi». Il prete e la sua comunità (2010).
È davvero possibile chiedere a ogni fedele di nutrirsi personalmente e quotidianamente della Scrittura, di giungere a quella familiarità con la Bibbia proposta dal concilio Vaticano II? Questa la domanda-sfida che sottende gli interventi del card. C.M. Martini riportati nel volume.
Pur essendo ancora lontani da tale traguardo, tuttavia è chiaro che il piano pastorale di una Chiesa non può prescindere da questo imperativo e dalla ricerca di strade e metodi per attuarlo. Non a caso Martini ha voluto impostare tutta la pastorale della diocesi di Milano in relazione alla priorità della familiarità orante di ogni fedele con la Bibbia, attraverso strumenti quali la scuola della Parola, gli esercizi serali e altre iniziative ispirate al capitolo VI della Dei Verbum.
Sommario
Presentazione (mons. L. Monari). I. L'uso pastorale della lectio divina. II. Parlare in parabole. III. In che modo e per quali tappe ci si innamora di Dio e della sua Parola. IV. La parola di Dio e la parola dell'uomo una sola storia. V. Parabola ed evangelo. VI. Come un bambino in braccio a sua madre. VII. La Bibbia nella vita del credente oggi. VIII. Evangelizzare essendo noi stessi vangelo. IX. La vera fede nel Signore Gesù crocifisso e risorto.
Note sull'autore
CARLO MARIA MARTINI (Torino 1927), gesuita, cardinale, arcivescovo emerito di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, e figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Laureato in teologia e Scrittura, è stato docente di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico, rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana; è accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. È stato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (C.C.E.E.) dal 1987 al 1993. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Attualmente ha ripreso gli studi biblici, vivendo fra l'Italia e Gerusalemme. Ha pubblicato innumerevoli saggi scientifici, libri sugli esercizi spirituali, discorsi e lettere pastorali. Durante il suo episcopato a Milano (1980-2002) le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali, saggi di particolare rilievo come Per un'etica nella pubblica amministrazione. Educare al servizio (21992), nonché Parola alla Chiesa, Parola alla città (22009) che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant'Ambrogio; in occasione dell'anno sacerdotale hanno inoltre pubblicato Il tesoro dello scriba. La spiritualità del prete (2010) e «Io sto in mezzo a voi». Il prete e la sua comunità (2010).
In varie circostanze, sin dai primi anni di episcopato, il cardinale Carlo Maria Martini ha espresso pubblicamente il proprio pensiero sulla figura del presbitero. Nel rivolgersi ai sacerdoti della diocesi, egli manifesta grande attenzione ai temi legati alla formazione umana e spirituale di chi è chiamato a configurarsi sempre più a Cristo, unico Maestro, e alla parola del Vangelo, che costituisce un vero tesoro da meditare e da vivere quotidianamente.
Il volume offre alcune riflessioni che il cardinale ha proposto durante il suo ministero a Milano attraverso discorsi, meditazioni e interventi. Le sue parole ruotano attorno ai seguenti temi: un amore totale e senza risparmio per Cristo, l'esperienza personale dell'Alleanza, il segno del cuore trafitto di Cristo, un cammino di povertà, la vita spirituale del prete di fronte alle sfide dell'oggi, la formazione del presbitero in questo tempo, il portare frutto nella quotidianità.
Sommario
1. L'esperienza dell'alleanza. Un amore totale e senza risparmio per Gesù Cristo Signore. 3. Uomini della comunicazione perché uniti al crocifisso. 4. Realizzare in noi stessi il vangelo della carità. 5. Importanza della conversione intellettuale. 6. Contemplare Gesù come comunicatore. 7. Il tesoro dello scriba. La formazione permanente del presbitero. 8. La vigilanza del presbitero. 9. Il fine della Legge è l'amore. 10. Stare presso la croce di Gesù.
Note sull'autore
Carlo Maria Martini (Torino 1927), gesuita, cardinale, arcivescovo emerito di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, e figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Laureato in teologia e Scrittura, è stato docente di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico, rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana; è accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. È stato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE.) dal 1987 al 1993. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Attualmente ha ripreso gli studi biblici, vivendo fra l'Italia e Gerusalemme. Ha pubblicato innumerevoli saggi scientifici, libri sugli esercizi spirituali, discorsi e lettere pastorali. Durante il suo episcopato a Milano (1980-2002) le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali, saggi di particolare rilievo come Per un'etica della pubblica amministrazione (1992), nonché Parola alla Chiesa, Parola alla città (22009) che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant'Ambrogio.
Il rapporto che lega il prete alla sua comunità costituisce una delle esperienze più forti e coinvolgenti a livello umano e spirituale. Nel corso del suo episcopato, il cardinale Carlo Maria Martini ha consegnato pagine molto significative su questa relazione, che è sì dono, ma insieme va cercata e rinnovata sempre. Essa viene proposta attraverso alcuni grandi temi: dalla predicazione alla direzione spirituale, dal ministero di presidenza dell'eucaristia e del sacramento della riconciliazione ai valori della fratellanza, della carità e della ricerca dell'unità. Ci sono delle conversioni e dei cambiamenti reali che vengono richiesti al sacerdote nel momento in cui gli viene affidata una comunità. Pertanto, ci si può chiedere: a quale conversione è chiamato un parroco? Che cosa comporta l'ufficio di presidenza? Che cosa significa essere collaboratore della vita e della gioia dei fedeli? "Io sto in mezzo a voi come colui che serve" (Lc 22,27): vengono qui indicati un principio, una meta, una sfida per il prete di ogni tempo, anche per il prete di oggi. Il volumetto offre riflessioni, spunti pastorali e orientamenti operativi. Presentazione di mons. Giovanni Giudici.
Il cardinale ha recentemente concluso il suo mandato di pastore alla guida della diocesi di Milano, ora affidata alle cure del card. D. Tettamanzi. Al di là della ordinarietà degli appuntamenti diocesani tradizionalmente previsti dal calendario, i suoi interventi del 2002 non potevano non risuonare all’orecchio degli uditori come di carattere straordinario, e non assumere i toni del testamento spirituale. Così ad esempio il discorso Paure e speranze di una città, rivolto al comune di Milano (28.6.2002), in cui, dopo aver ampiamente riflettuto sul tema della città nel contesto odierno, egli assicura la sua preghiera e il suo affettuoso interessamento per Milano «anche da luoghi più lontani, magari da quella città di Gerusalemme che riassume in sé le speranze, le sofferenze e gli ideali dell’intera umanità». O ancora l’intervento La Parola di Dio nel futuro dell’Europa all'incontro di studio “Cristianesimo e democrazia nel futuro dell'Europa” organizzato dalla rivista Il Regno (Camaldoli, 12.7.2002) e la Lettera ai genitori Per chi ama i suoi figli e il futuro della Chiesa (24.6.2002) sul ruolo della famiglia. I temi trattati dall’arcivescovo hanno comunque raccolto la sfida dell’attualità, come testimoniano l’omelia in occasione del convegno “Internet: un nuovo forum per proclamare il vangelo”, organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dall’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI (10.5.2002) o il contributo al Convegno per la Giornata della solidarietà 2002 Flessibilità e precarietà del lavoro oggi (9.2.2002), in cui egli interloquisce con tutte le parti coinvolte nel rapporto di lavoro, dagli imprenditori al mondo sindacale.
Note sull’autore
CARLO MARIA MARTINI, gesuita, cardinale, dal 1980 al 2002 arcivescovo di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, e figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Docente di critica testuale al Pontificio istituto biblico, è stato rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Dal 1980 le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali (l’ultimo volume, relativo al 2001, porta il titolo Ricominciare dalla Parola), oltre a saggi di particolare rilievo come Per un’etica della pubblica amministrazione, 1992 (2a ed. accresciuta di Educare al servizio, 1987). Nel 2002 è uscito Parola alla Chiesa Parola alla città che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant’Ambrogio, tenuti dal cardinale durante il suo episcopato.
Il cardinale, ormai prossimo alla conclusione del suo mandato di pastore alla guida della diocesi di Milano, ha proseguito anche nel 2001 la sua instancabile attività. Lo si evince anche dalle numerose interviste rilasciate a periodici e quotidiani italiani e stranieri, tra cui quelle concesse L. Accattoli per il Corriere della Sera o a B. Révillon per il settimanale Panorama.
Egli ha affrontato questioni di grande attualità – come ad esempio la relazione sulla figura dello straniero nella Scrittura al convegno "Integralismo e integralismi" o la riflessione sulle problematiche della comunicazione all’incontro con i giornalisti per la festa di s. Francesco di Sales – spaziando dalla Chiesa alla Sacra Scruttura, dalla spiritualità presbiterale a quella della vita consacrata e laicale, dall’attenzione alla vita della città e alle sorti del mondo. Muove infatti dai drammatici interrogativi sollevati dagli attentati dell’11 settembre e dal successivo evolversi della crisi internazionale il discorso rivolto ai cittadini nella tradizionale occasione della vigilia di Sant’Ambrogio.
Note sull’autore
Carlo Maria Martini, gesuita, cardinale, da oltre vent’anni arcivescovo di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale. Docente di critica testuale al Pontificio istituto biblico, è stato rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Dal 1980 le EDB pubblicano annualmente i testi dei suoi interventi pastorali (l’ultimo volume, relativo al 2000, porta il titolo Nel sabato del tempo), oltre a saggi di particolare rilievo come Per un’etica della pubblica amministrazione, 1992 (2a ed. accresciuta di Educare al servizio, 1987).
Il cardinale, che nel 2000 ha festeggiato i vent’anni di servizio pastorale alla guida della diocesi di Milano, prosegue il suo magistero episcopale con una ricca messe di interventi, tra cui anche alcune interviste rilasciate a quotidiani e periodici nazionali e stranieri (Corriere della Sera, La Repubblica, El País, Jesus). I temi hanno spaziato dalla spiritualità della Chiesa locale al Giubileo dell’anno 2000, dalla liturgia alla Sacra Scrittura, dalla spiritualità presbiterale a quella della vita consacrata e a quella laicale, dall’Europa all’attenzione alla vita della città, dal rapporto tra fede e ragione a quello tra la Chiesa cattolica e le altre confessioni cristiane, fino all’attenzione per le giovani generazioni in particolare in occasione della Giornata mondiale della gioventù.
Note sull’autore
Carlo Maria Martini, gesuita, cardinale, da vent’anni arcivescovo di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale. Docente di critica testuale al Pontificio istituto biblico, è stato rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Dal 1980 le EDB pubblicano annualmente i testi dei suoi interventi pastorali (l’ultimo volume, relativo al 1999, porta il titolo Coraggio, non temete!), oltre a saggi di particolare rilievo come Per un’etica della pubblica amministrazione, 1992 (2a ed. accresciuta di Educare al servizio, 1987).
Il volume riunisce sessantotto interventi. Si tratta di omelie e discorsi per ricorrenze liturgiche o civili particolari; interventi e relazioni alla Facoltà di architettura, al Convegno diocesano di Novara, al Sinodo dei vescovi europei ecc.; riflessioni in occasione dell'inaugurazione della scuola di formazione socio-politica ecc.; meditazioni in Duomo, al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, ai politici; articoli e interviste su quotidiani e periodici; la lettera pastorale Sto alla porta.
I temi dei testi raccolti spaziano dalla liturgia alla Sacra Scrittura, dalla spiritualità presbiteriale a quella della vita consacrata e a quella laicale, dall'ecumenismo al servizio e al volontariato, dal rapporto tra etica e politica all'attenzione alla vita della città, dalle riflessioni sui temi dell'anno dello Spirito Santo a quelli della preparazione al Giubileo, dalla presentazione dell'anno pastorale 1998-99 sulla riscoperta del volto del padre alla scuola da salvare e alla cultura da promuovere.
Sono 84 i testi che per il 1997 vengono raccolti in questo volume. Se negli interventi del secondo periodo dell'anno più insistiti si sono fatti i riferimenti del card. Martini alla presenza e all'azione dello Spirito, non c'è tuttavia un tema pastorale o dottrinale che egli non abbia toccato. Sempre ha portato uno sguardo attento sul mondo e la città, sui problemi, gli interrogativi, le sofferenze dell'uomo e del cristiano comuni.
Coltivare la spiritualità e restituirla nell'azione sono le due dimensioni inscindibili dell'essere cristiani. Sono due note che si modulano indefinitamente nel mondo della famiglia, del lavoro, della chiesa: nei circa settanta interventi pubblici che compongono il diario di bordo 1996 del cardinale ci sono parole di chiarificazione e ispirazione biblica illuminanti per tutti.
Nella consapevolezza di un presente difficile a capirsi, spesso ambiguo, Martini pone con chiarezza le domande che permettono un terreno di comunicazione. Le pone a se stesso e ai suoi variopinti interlocutori, giovani, anziani, sani, malati, laici, ecclesiastici, medici, educatori e via dicendo. La comunicazione è tema modulato infinitamente dal biblista e dal pastore Martini, come luogo simbolico delle possibilità umane: di solidarietà e comunione, di inganno e deviazione anche crudele. Uno dei messaggi più profondi del ministero di Martini è l'essere consapevoli del male e dell'errore senza perdere la serenità, la speranza e la propria direzione.
Come di consueto, in occasione della Pasqua la voce dell'arcivescovo di Milano ritorna in libreria con i discorsi dell'anno da poco terminato. Ben settanta interventi pastorali tra omelie, meditazioni, relazioni in occasioni pubbliche, lezioni a religiosi e laici: parole sempre pertinenti alle preoccupazioni e ai problemi dell'oggi, capaci di aprire spazi sul futuro grazie all'interpretazione vivificante della Parola.