"Vincenzo de Paoli parlava spesso: lo faceva perché doveva, perché richiesto dalla predicazione delle Missioni al popolo, dagli esercizi agli ordinandi, dalla direzione dei Preti della Missione e delle Figlie della Carità, dagli incontri di vario genere a tutti i livelli. Parlava alla buona, diremmo a braccia. Ma il suo non era un parlare vuoto, perché veniva da un cuore ricco di Dio, pieno della sapienza spirituale dei santi. È vero che non si può attribuire a lui un determinato sistema di pensiero. Non si può parlare ad esempio, in senso proprio, di una sua cristologia o di una sua mariologia. Vincenzo non ha scritto trattati. Ciò non toglie che, leggendo attentamente i suoi scritti e ripercorrendo le vicende della sua vita, non si possano cogliere delle idee-guida, delle costanti, delle massime, dei principi a cui si ispira." (Dal Prologo).
Questo libro vuole dare una testimonianza della ricerca interiore e della felicità che Dio è capace di provocare in chi lo segue. Presentazione di R. Tonelli.
Il carisma che S. Vincenzo de’ Paoli ha consegnato alla Congregazione della Missione è proprio la formazione del clero. ...
L’opera originale di S. Vincenzo, il suo contributo originale e determinante nella fondazione dei Seminari e nella formazione
permanente del clero fanno ben comprendere il merito del grande santo e la grande consegna che ci ha lasciato.
Il nostro compito, allora, è quello di far rivivere nell’oggi quanto S. Vincenzo fece nel suo tempo, sia per quanto riguarda la nostra collaborazione alla formazione del clero nelle mutate situazioni delle Diocesi nei vari Paesi, sia per quanto riguarda la formazione degli stessi aspiranti della Congregazione della Missione.
(Dalla presentazione del P. George
Gregory Gay Superiore Generale della
Congregazione della Missione).
Padre Robert Maloney traccia un itinerario finalizzato a dare ai laici della Famiglia Vincenziana un nutrimento spirituale per la loro vita, tenendo conto delle loro condizioni di vita. È giusto che sia così, perché da evangelizzare è il mondo, quel mondo che si costruisce lontano da Cristo, ed i cristiani laici sono coloro che, immersi nel mondo, possono «trasformare tutto in amore » facendo presagire la presenza di Dio in quello che sono.
Il libro tocca molti aspetti della visita di San Vincenzo ai poveri. La Visita Vincenziana si connota per un elemento nuovo: non basta l'emozione, occorre l'organizzazione: organizzare l'aiuto, analizzando, in uno spirito di semplicità e umiltà, le necessità dei poveri e prevedendo interventi efficenti, ben regolati a seconda delle necessità. Una buona organizzazione del servizio avrebbe infatti permesso un'assistenza corporale e spirituale più efficace". "
Il testo realizzato da P. Carulli mette in luce in maniera sintetica ed efficace l’intuizione che ebbe San Vincenzo de’ Paoli nel promuovere e valorizzare la capacità delle donne di ogni condizione sociale ad operare per alleviare la povertà e la sofferenza. Egli infatti riteneva che, prendendo a modello Maria “madre premuorosa”, le donne avessero un potenziale enorme da esprimere ed impiegare a beneficio di tutta l’umanità. Lo scrittore sottolinea le tappe più significative del percorso indicato a San Vincenzo dalla Divina Provvidenza nel lontano milleseicento ed in particolare descrive il profilo delle donne che hanno segnato profondamente il cammino spirituale del Santo.