Hans van der Laan, monaco benedettino e architetto è tra i fondatori del Bouwkundige Studie Kring un circolo di studi che si prefigge come scopo la ricerca dei veri fondamenti di architettura. La sua produzione architettonica comprende poche opere, prevalentemente di carattere religioso, quali l'ampiamento del convento di Vaals, il convento di Waasmunster-Dorp in Belgio e quello di Tomelilla in Svezia. Il volume presenta alcune delle più importanti opere di van der Laan, rifotografate da Alessandra Chemollo e illustrate dai disegni e dai modelli di studio dello stesso architetto.
Suddiviso in tre sezioni, 1860-1918 (a cura di Manolo De Giorgi), 1919-1945 (a cura di Andrea Nulli) e 1946-1980 (a cura di Giampiero Bosoni), il volume scandaglia, settore per settore, tutti gli ambiti della produzione industriale in cui lo stadio del progetto ha via via assunto le caratteristiche che oggi sono comunemente associate al termine "design". Dagli ombrelli alle biciclette, dal dibattito sulle arti decorative alla produzione di arredamento della casa popolare, dalle locomotive alle macchine per il caffè, dalla Topolino alle macchine Olivetti, l'avventura del disegno industriale italiano e dei suoi protagonisti famosi in tutto il mondo trova una sistemazione enciclopedica in questo libro.