I "giovani" godono, oggi, di libertà un tempo impensabili, crescono protetti ma privi di autostima, subiscono indifferenza e vivono nella solitudine tecnologica. Educare diventa sempre più imbarazzante: genitori ed insegnanti chiedono aiuto. La scuola e la famiglia sono passate attraverso una crisi silenziosa, eppure sembra complesso trovare una nuova autorevolezza e la disponibilità a guardarsi con autocritica. Paolo Crepet riunisce, in questo volume, pensieri ed appunti raccolti in un viaggio lungo l'Italia, durato molti anni.
"Volver è un titolo che include vari ritorni, per me. Sono tornato, un poco, alla commedia. Sono tornato all'universo femminile, a La Mancia (è senz'altro il mio film più strettamente mancego, il linguaggio, le abitudini, i cortili, la sobrietà delle facciate, le strade lastricate), sono tornato a lavorare con Carmen Maura (non lo facevamo da diciassette anni), con Penélope Cruz, Lola Duenas e Chus Lampreave. Sono tornato alla maternità, come origine della vita e della finzione. E, naturalmente, sono tornato a mia madre [...]. Il ritorno principale di Volver è quello del fantasma di una madre che appare alle proprie figlie. Nel mio Paese queste cose accadono (sono cresciuto ascoltando storie di apparizioni), tuttavia alle apparizioni non ci credo. Solo quando accadono agli altri, o quando accadono nella finzione. E questa finzione, quella del mio film (e qui viene la mia confessione) ha provocato in me una serenità che non avvertivo da tempo". (Pedro Almdóvar)
La sceneggiatura originale del film "La tigre e la neve": il senso della poesia e dell'amore al tempo della guerra, in una favola piena di emozioni. Nei dialoghi del loro film, Roberto Benigni e Vincenzo Cerami hanno incastonato decine di citazioni letterarie - da Montale a Pound, da Hikmet a Neruda - che in questo libro vengono svelate per la prima volta. Introduce la sceneggiatura uno scritto inedito di Benigni che è anche un invito leggero al lettore a entrare a sua volta nel gioco meraviglioso dei rimandi e delle allusioni poetiche.
Nei Protocolli dei Savi di Sion si racconta di un fantastico piano ebraico per arrivare con l'astuzia al dominio del mondo. In realtà I Protocolli sono un clamoroso falso, un documento fabbricato dalla polizia zarista per giustificare l'odio contro gli Ebrei. Un documento tuttora spacciato per verità indiscussa dalla peggiore propaganda antisemita. Will Eisner, il padre della "graphic novel", racconta la storia documentata dei Protocolli in questo romanzo per immagini, un capolavoro finito di scrivere e disegnare a un mese dalla morte. Introduzione di Umberto Eco.
Ultimo e amatissimo personaggio interpretato da Antonio Albanese, Cetto La Qualunque "rappresenta orgogliosamente la parte più malsana di questo Paese. Nato nel bunker sotterraneo di un ospedale abusivo, Cetto si occupa con fierezza di disastri economici e devastazioni paesaggistiche, di soprusi e angherie, di corruzioni e vessazioni varie". Comico, cattivo, politicamente scorrettissimo, questo libro raccoglie il meglio (e il peggio) di una campagna elettorale già memorabile.
Ignacio ed Enrique, due ragazzini nel collegio diretto da Padre Manolo, s'innamorano teneramente, ma quando il prete si invaghisce di Ignacio, allontana Enrique per avere l'amato tutto per sé. Una storia sulla passione amorosa che si accende e si moltiplica come in un gioco di specchi e dove l'unica sovrana è la "legge del desiderio". Il volume riporta la sceneggiatura originale dell'omonimo film del regista spagnolo, con un finale diverso rispetto a quello del film e alcune sequenze concepite quando i personaggi e le ambientazioni erano ancora astratti.