Questo volume è un'introduzione alla metafisica intesa come scienza dell'essere. Più precisamente, il testo vuole introdurre alla filosofia prima nella forma di un manuale di carattere fondamentale. Come pensare che l'uomo possa sul serio rinunciare ad impegnarsi in un'indagine sul significato complessivo della sua vita? E questo non implica inevitabilmente interrogarsi sul fondamento ultimo della vita, e del mondo in cui la vita è inserita? Questa indagine porta con sé, necessariamente, la riflessione sull'intero, sulla totalità dell'essere, e, con ciò, il pensamento dell'essere in quanto tale.
Il presente scritto non ha la pretesa di essere un trattato (ne esistono già diversi e di indubbio valore), ma ha le caratteristiche di un'introduzione alla teologia filosofica. La domanda su Dio è una questione eminentemente personale. Essa si riferisce alla sfera più profonda e ultima dell'esistenza e perciò riguarda in modo ineluttabile ogni essere umano. La domanda su Dio investe la persona in tutte le sue dimensioni vitali, giacché la sua risposta si ripercuote in maniera decisiva sia sulla comprensione di se stessi e della realtà circostante, sia sull'atteggiamento fondamentale di fronte all'esistenza. Tale risposta determina, in fin dei conti, il modo di rapportarsi dell'uomo agli eventi dell'esistenza e alle loro conseguenze. La questione di Dio ha un carattere personale perché interpella l'uomo nella sua intimità ed esige una risposta che costituisce quanto di più personale c'è nell'essere umano, irriducibile a schemi fissi o a presunte istanze alternative.
L'interesse filosofico dell'opera è rivolto soprattutto agli aspetti metafisici delle singole dottrine, che spesso costituiscono proprio la caratteristica più specifica delle filosofie antiche, ossia ciò che le distingue da quelle medioevali, moderne e contemporanee. Anche gli aspetti etici, tuttavia, sono sufficientemente tenuti in considerazione, mentre una minore attenzione è riservata agli aspetti strettamente politici. In tal modo i filosofi antichi risultano valorizzati nella dimensione che è a loro più propria e che consente di mostrarne meglio la profondità e l'originalità. L'opera di Yarza si struttura in sei grandi parti, corrispondenti alla divisione tradizionale della filosofia antica in cinque periodi con l'assegnazione di due parti distinte, come è giusto, rispettivamente a Platone e ad Aristotele. Abbiamo così una prima parte sui presocratici, una seconda sull'"umanesimo greco" formato dai sofisti e da Socrate, la terza e quarta su Platone e Aristotele, la quinta sull'ellenismo e la sesta sul neoplatonismo.
Il libro intende guidare il lettore alla riflessione sulla persona umana, ma senza la pretesa di essere un trattato di atropologia filosofica bensì una introduzione allo studio di tale materia. Sono diventato un enigma per me stesso" dice Sant'Agostino e se c'è un argomento che dovremmo conoscere bene è proprio la persona umana, giacchè si tratta di quel che siamo. Addenarsi in questo campo non è facile, anche se mai come oggi le conoscenze sull'uomo sono state presentate in modo così insstente e affascinante. Il presente volume vuole essere un viggio intorno all'uomo e alle sue problematiche. "