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L'anniversario dei 50 anni dalla morte di J.R.R Tolkien è stata l'occasione per portare all'attenzione del mondo accademico l'opera di uno dei più grandi autori del XX secolo con il desiderio di esplorare le ragioni che rendono il mito della Terra di Mezzo così attuale. Il volume, che raccoglie i principali contenuti dell'VIII Convegno internazionale di Poetica & Cristianesimo sul tema Tolkien: l'attualità del mito, propone quindi un approfondimento a più voci sulla sub-creazione tolkieniana per scoprire in essa una via privilegiata di accesso alla realtà. Poetica & Cristianesimo è una comunità accademica che promuove nella sua ricerca e attività lo studio e gli sviluppi dell'interazione tra la fede cristiana e la cultura artistica, con speciale riferimento alla narrazione e alle arti drammatiche. Essa vuole costituire un luogo di incontro tra accademici di differenti prospettive disciplinari (comunicazione, filosofia, teologia, letteratura, arte) e artisti che provengono da diversi campi e approcci di lavoro. Contributi di Federica Bergamino, Daniela Canfarotta, Marco Valerio Fabbri, Enrique Fuster, Juan José García-Noblejas, Lorenzo Lozzi Gallo, Giulio Maspero, Jaime Moya, Juan Narbona, Paolo Nardi, Oriana Palusci, Giuseppe Pezzini, Maria Laura Piro, Paolo Prosperi, Ivano Sassanelli, Eduardo Segura, Cássio Selaimen Dalpiaz, Cristina Sendra Ramos, Susana Sendra Ramos, Guglielmo Spirito, Sebastiano Tassinari, Claudio Testi, John Wauck.
La metafisica si distingue dalle scienze particolari anche per il legame speciale che mantiene nei confronti della propria tradizione. Questa non riveste, infatti, semplicemente un interesse storico-documentario, ma svolge un ruolo di primaria importanza nell'affrontare e risolvere questioni speculative. Allo stesso tempo, tuttavia, la metafisica è caratterizzata da un impulso antitradizionale che si esprime in quella tendenza, tipica di ogni filosofia prima, a "ricominciare da capo". A fronte di questa intima tensione, sorge la domanda che guida questo testo: qual è l'autentico significato metafisico della tradizione? Muovendo dall'analisi del ruolo che la tradizione assume nell'ambito del movimento neotomistico, il presente lavoro articola una risposta di carattere generale: la tradizione che determina la metafisica è la divina Tradizione. Essa assume, in particolare, un carattere che può essere definito come "profetico". In questo modo la metafisica si manifesta, da un lato come una disciplina che rinvia ad una fonte di sapere che la trascende e dall'altro come la depositaria, non tanto di una dottrina, ma di un principio che esige di essere continuamente riappropriato.
Questo volume è stato appositamente pensato per gli studenti delle Università Pontificie ed è particolarmente raccomandato per il ciclo di Licenza. L'opera si articola su due sezioni: nella prima l'autore presenta una Grammatica Latina chiara e dettagliata, corredata di esercizi; nella seconda è proposta un'antologia di testi latini della letteratura cristiana, dall'antichità all'inizio del medioevo. Federico Pirrone è docente di Lingua latina presso la Pontificia Università della Santa Croce. Insegna inoltre Lingua e letteratura latina e Didattica del latino presso l'Istituto Italiano di Studi Classici.
L'Ordo romanus I è il più antico testimone completo giunto fino a noi della celebrazione eucaristica papale a Roma. Si tratta di un testo risalente alla seconda metà del VII secolo e che è stato tramandato tramite manoscritti romani e gallicani. Il presente volume avvia allo studio di questa fonte attraverso diverse prospettive: i saggi introduttivi permettono al lettore di districarsi in mezzo alle complesse vicende della Roma dell'epoca (K. Ginter) e a quelle che hanno dato origine agli ordines e, dunque, al testo stesso (F. Bonomo), per poi entrare nello specifico della descrizione della celebrazione (L. ?ak) e di alcuni degli elementi teologici che emergono dalla lettura dell'Ordo (G. Zaccaria). Il cuore del volume è costituito dalla traduzione all'italiano con il testo originale a fronte, che permette anche a chi non ha familiarità con la lingua latina di accostarsi a questo importante documento liturgico. Infine una concordanza verbale (A. Toniolo) permette a chi si dedica agli studi di teologia liturgica e non solo, di accedere al testo da un punto di vista differente ma altrettanto importante.
Questo corso di Cristologia offre un viaggio attraverso la figura di Cristo, esplorando le testimonianze del Nuovo Testamento, la riflessione dei Padri e dei Concili, fino alla comprensione sistematica di Gesù come Verbo incarnato. L'opera mira a delineare un'immagine coerente di Gesù, in cui storia, annuncio cristiano e riflessione teologica si intrecciano armoniosamente, rivelando la profonda logica di un Dio che si fa umile e sceglie di abitare tra noi. L'intento è quello di promuovere una fede cristiana autentica, capace di illuminare un mondo che, non riconoscendo più la grandezza di un amore così smisurato, rischia di sprofondare in una disperata vacuità.
Il volume offre un approfondimento teologico e pastorale dei preziosi contenuti della Costituzione dogmatica sulla divina Rivelazione Dei Verbum, nella loro rilevanza per l'odierna vita ecclesiale. Il testo, inserito nella collana Analecta Sancti Romuli dell'Istituto Teologico Pio XI di Sanremo, raccoglie gli studi proposti nel corso del "Festival teologico-biblico Dei Verbum" celebratosi a Sanremo (28 agosto-02 settembre 2023) in occasione del 60° anniversario dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Seguendo l'articolazione della Costituzione conciliare, la presente proposta editoriale consta di quattordici contributi che affrontano le principali questioni del documento. Apre la riflessione lo studio teologico-ecumenico del card. Kurt Koch, a cui seguono gli interventi di Pierantonio Tremolada, Carlos Jodár Estrella, Maurizio Girolami, Corrado Sanguineti, Paolo Costa, Mauro Maria Morfino, Adriano Tessarollo, Michelangelo Priotto, Claudio Doglio, Giuseppe De Virgilio, Lukasz Popko, Rino Fisichella e Sergio Militello. Nella Prefazione del volume il card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, ha ribadito la necessità, particolarmente attuale, che la Parola di Dio possa essere ascoltata ed incontrata da una umanità ferita da tanta violenza e che possa «spronare il credente a fare la differenza, a rendere tangibile nella vita ciò che la Parola celebra».
Il tema della «corporeità» si sta imponendo con sempre maggiore interesse nella ricerca contemporanea «trans-disciplinare». Inserendosi in questo contesto, il volume propone un approfondimento della concezione del corpo ('sôma') in due opere di Filone di Alessandria (De opificio mundi; Legum allegoriae) e nella Prima lettera ai Corinzi di Paolo di Tarso. Seguendo un approccio «comparativo» vengono analizzate le ricorrenze del gruppo terminologico riguardante il «corpo» e viene puntualizzato il messaggio che emerge dal pensiero dei due autori. La ricerca si compone di quattro capitoli. Nel Capitolo I si segnalano gli elementi che caratterizzano la personalità, la formazione e l'opera di Filone e di Paolo. Il Capitolo II analizza la «corporeità» nel trattato sulla creazione del mondo (Opif.) e dell'uomo (cf. Gen 1,1-31). Il Capitolo III: passa in rassegna i tre libri del commento «allegorico» (LA I-III) evidenziando la profondità della riflessione filoniana sull'uomo, le sue origini e la sua identità psico-somatica (cf. Gen 2,1-3,19). Nel Capitolo IV viene rivolta l'attenzione alla «somatologia paolina» e alla sua specifica declinazione nel contesto corinzio, approfondendo cinque importanti assonanze con il pensiero di Filone e con l'ambiente filosofico e religioso del tempo. Esse sono: 1. Il 'sôma' in relazione alla sapienza-conoscenza; 2. Il 'sôma' in relazione alla sessualità e agli stati di vita; 3. Il 'sôma' in relazione al conseguimento delle virtù; 4. Il 'sôma' in relazione alla realtà comunitaria; 5. Il 'sôma' in relazione al passaggio dalla morte alla vita futura.
Il dono divino dell’universo è un trattato sulla teologia cristiana della creazione, ed è il terzo e ultimo volume di una trilogia di testi pubblicati dall’autore (i primi due erano dedicati rispettivamente all’escatologia e all’antropologia cristiana). Dopo un lungo capitolo introduttivo, che riflette sull’accesso al mistero della creazione del mondo (attraverso la religione, la scienza e la fede), il testo presenta tre aree fondamentali. La prima, positiva e storica, esamina la teologia della creazione nell’Antico e nel Nuovo Testamento e la storia della dottrina della creazione, soffermandosi, in particolare, sul legame tra creazione e cristologia. La seconda, sistematica, si occupa del rapporto tra Cristo e la creazione, del fine (o scopo) della creazione, della conservazione del mondo creato e della provvidenza divina, delle implicazioni ecologiche della creazione del mondo materiale, e di quelle spirituali della creazione del mondo angelico. L’ultima si sofferma sul mistero del male e offre una breve storia della dottrina del peccato originale, cui segue una riflessione sistematica sul tema. Nella conclusione, infine, si propone una breve sintesi dei temi fondamentali trattati nel testo.
Paul O'Callaghan, nato a Dublino nel 1956, è sacerdote e professore ordinario di Antropologia Teologica presso la Pontificia Università della Santa Croce (Roma), di cui è stato Vice-rettore Accademico e Decano della Facoltà di Teologia. Membro del Consiglio della Pontificia Accademia di Teologia, è autore di diversi libri nell’area dell’escatologia, dell’antropologia, dell’ecumenismo, della teologia del sacerdozio e del dialogo fede-cultura. In questa collana ha pubblicato due volumi: Cristo, speranza per l’umanità (2012) e Figli di Dio nel mondo (2013).
La domanda sulle origini è ampia e profonda al contempo: affascina certamente, e talvolta spaventa per la sua radicalità. Questo volume intende affrontare la domanda sulle origini in maniera interdisciplinare, grazie a contributi di esperti provenienti da discipline quali: la matematica, la fisica, l'astronomia, l'ingegneria, la chimica, la storia delle religioni e la storia della scienza, la biologia, la filosofia e la teologia. Il volume ripercorre "per iscritto" il percorso interdisciplinare svolto lungo un triennio (quello 2020-2023, intitolato proprio come il presente volume) dei seminari della Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI), dedicata a giovani laureati, studiosi e professionisti, e promossa dal Centro di Ricerca DISF della Pontificia Università della Santa Croce, di Roma. Il lettore troverà, nell'insieme dei contributi che segue, un esempio concreto del modo in cui la SISRI affronta le grandi domande che, in fin dei conti, interpellano tutti: studenti e studiosi, intellettuali e scienziati, professionisti e docenti di scuola, persone che lavorano nelle istituzioni, chiunque rifletta sul proprio stare al mondo.