A partire da Platone il problema del male ha assunto la forma della teodicea, che tenta di dar conto razionalmente della presenza del male nel mondo di fronte all'esistenza di un dio provvidente o di un senso provvidenziale della vicenda dell'uomo e dell'universo. La teodicea, perfino dopo la crisi irreversibile che ha conosciuto nell'età moderna, continua a occupare un posto centrale nella scena filosofica, magari al prezzo di metamorfosi che la rendono difficilmente riconoscibile. Qualcosa di analogo è avvenuto del resto per l'antiteodicea, un tempo argomento principe di atei e miscredenti, che si è prestata a un diffuso recupero in chiave religiosa. Il volume cerca di documentare come operino ancora attivamente, in alcuni contesti intellettuali, forme di teodicea coerenti con il modello tradizionale greco-cristiano, ma rende soprattutto evidente come l'edificio della teodicea appaia oggi una "grandiosa fortezza" devastata dal tempo e dalle incursioni nemiche. Eppure queste rovine continuano irresistibilmente ad attrarre i pensatori dei nostri tempi, che vi ricorrono per costruire nuovi edifici, meno ambiziosi e comunque più "instabili", sebbene vi si possano riconoscere i materiali antichi, talvolta recuperati in blocchi consistenti.
Angela Merici (1474-1540), come altre mistiche tardo medievali quali Caterina da Siena, era considerata una "santa viva" in virtù del suo misticismo, della sapienza teologica, delle doti umane e della partecipazione alla vita cittadina. L'originalità e il genio della religiosa bresciana risiedono tuttavia nella fondazione della Compagnia di Sant'Orsola. Il volume analizza la figura della santa e la sua fondazione attraverso una pluralità di prospettive - istituzionale, sociale, spirituale e culturale - tali da offrire sia un contributo agli studi sulla religiosità femminile e sul cattolicesimo pretridentino, sia un'interpretazione del "significato storico" della spiritualità approfondendo le forme religiose contestualmente ad aspetti specifici della società e cultura rinascimentale, come la nozione di "individuo" e le idee di genere.