Stiamo assistendo a una messa in discussione sistematica e globale della proposta morale tradizionale; eppure, l'uomo di oggi non ha smesso di interrogarsi sul bene da fare e il male da evitare, in particolare non vole sapere cosa fare ma perché. Il Concilio Vaticano II aveva già dato un nome a questo perché proponendo la vita morale non come insieme di regole da osservare ma come Un fruttificare nella carità. Concretamente cosa significa? L'attenzione alla concretezza è uno dei tratti peculiari di Sant'Alfonso Maria de Liguori, questo studio ricostruisce il suo pensiero esplicitando in che senso per lui a vita del credente è portare frutti di carità.
Recentemente Papa Francesco, in più di un'occasione, ha espresso stima per la persona e il pensiero di sant'Alfonso. Ecco perché è interessante mettere in dialogo i punti centrali del pensiero alfonsiano con il magister morale di Papa Francesco, un santo partenopeo e un pontefice venuto "quasi dalla fine del mondo", avranno qualcosa in comune?
Il libro propone un'analisi teologico-spirituale della vita consacrata, contestualizzandola nell'attuale momento ecclesiale segnato dalla sinodalità. Composto da dieci studi di teologhe e teologi impegnati in un dialogo serio ed edificante, il volume si articola in due parti.
La prima parte esplora il legame tra ¡l mistero trinitario e la vita consacrata, avvalendosi di autori della teologia post-conciliare, per arricchire la comprensione dell'esperienza umana e spirituale dei consacrati nell'ambito sinodale. La seconda parte affronta criticamente alcune sfide attuali che interpellano la vita consacrata nel contesto ecclesiale contemporaneo, come la comprensione dei consigli evangelici e il rapporto tra gli stati di vita nella Chiesa.
Per dare un futuro al nostro Pianeta è oramai necessario avviare un percorso di conversione, attraverso un nuovo modello economico, ma anche attraverso un nuovo modello relazionale, con l'obiettivo di raggiungere "un'armonia tra natura e persone".Per Roberto Mancini, che si rivolge in particolare alle nuove generazioni, bisogna essere "curiosi e anticonformisti", osservare il mondo con il desiderio di conoscere ciò che ci circonda così da comprendere che esiste una visione "alternativa" dell'economia, una visione etica a cui guardare e ispirarsi e che può salvare il nostro Pianeta.
"Ora, queste cose avvennero loro per servire d'esempio e sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi" (I Corinzi 10:11). Analizzare la figura di alcuni cattivi della Bibbia, può aiutarci a riflettere sul loro comportamento e far tesoro dei moniti che possiamo trarre dai loro fallimenti. L'apostolo Paolo, per esempio, cita la storia degli Ebrei peregrinanti per richiamare al rigore, alla purezza e all'unità. Pertanto, nell'esaminare ciascun personaggio, trarremo degli insegnamenti soffermandoci su alcuni dettagli delle loro vicende personali. Questo studio seguirà una semplice struttura che si ripeterà in ogni singola sessione. Utile per la lettura personale o per quando vi riunite in chiesa, tra amici o in piccoli gruppi, potete considerare insieme ciò che la Bibbia dice a proposito di ciascuno di questi personaggi. Ci sarà l'opportunità di esaminare la loro vita, di applicare al vostro quotidiano quanto avete imparato, di scambiarvi le vostre esperienze personali e di pregare insieme.
In questo volumetto si chiede alla teologia di continuare ad essere maestra di distinzione e si fornisce un quadro teorico ed ecclesiale che possa giustificare, teologicamente e pastoralmente, la possibilità di benedire tutte le coppie, anche quelle omoaffettive. Una buona reazione alle difficoltà che la Chiesa sperimenta di fronte alla realtà consiste nell'offrire, come teologi, una parola di comprensione e di maggiore ampiezza, da intendersi come "servizio alla tradizione", ad una tradizione che non diventa una "pietra da gettare", ma una parola da comprendere e da tradurre, in una lingua e in una cultura nuova.
«La Madre di Dio, che ricordiamo col titolo di Beata Vergine del monte Carmelo, insuperabile nell’accogliere la Parola di Dio e nel metterla in pratica (cfr Lc 8,21), ci aiuti a purificare il cuore e a custodirvi la presenza del Signore» (papa Francesco)
Non c’è festa tanto manomessa e profanata quanto il Natale, ed è la prima festa del cristianesimo: evento che dovrebbe essere il più significativo per la stessa umanità. Ritorniamo a scoprire il valore e la bellezza del dono e della gratuità. Dipende da noi reagire alla situazione del paese; da noi deve riesplodere la coscienza. Allora non solo avremo scoperto nuovamente la nostra dignità, ma di essa potremo fare una bandiera, e così, salvando precisamente il Natale, avremo salvato noi stessi.