Mons. Alfred Xuereb è stato per cinque anni e mezzo "secondo" segretario personale di Benedetto XVI. Ha accompagnato il Papa nei contesti della sua vita quotidiana più personali e forse meno noti al grande pubblico. Frutto di questi anni è il presente "diario", in cui don Alfred condivide con noi i suoi ricordi personali, emotivamente intensi, di quel periodo. Le Messe del mattino celebrate da Papa Benedetto nella cappella del Palazzo Apostolico, talvolta arricchite da bellissime omelie, le passeggiate nei Giardini Vaticani e in quelli di Castel Gandolfo, i viaggi all'estero, le grandi celebrazioni, i momenti della preghiera e del riposo, gli incontri con Mons. Georg, l'amatissimo fratello, il clima della vigilia natalizia, con i canti e i ricordi d'infanzia di Papa Benedetto, l'amore per gli animali... Non mancano le pagine in cui don Alfred esprime la sua partecipazione ai momenti difficili, di travaglio e di sofferenza, del servizio di Benedetto XVI. Discreti i cenni al diminuire delle forze del Papa; ricche di grande e contenuta emozione le pagine sulla rinuncia al Pontificato. Chiude il libro il commosso commento al funerale che testimonia - anche fotograficamente - l'affetto dei fedeli verso Benedetto XVI. Un diario dai contenuti personali che ora diventa, a suo modo, dopo che Benedetto XVI è tornato alla casa del Padre, anche un libro di storia.
Il 16 aprile il Papa emerito Benedetto XVI compirà 90 anni. In occasione di questo importante appuntamento un libro che racconta e illustra la sua ricca e complessa vicenda personale, pastorale e teologica. In 9 capitoli e 90 foto, alcune delle quali inedite, il volume si prefigge di accendere una luce nuova sulla figura e la persona del Papa emerito, "filmando" e soffermandosi sui diversi momenti della vita di Benedetto XVI. Il racconto inizia con l'avvenimento che l'11 febbraio 2013 ha in un certo senso sconvolto la storia della Chiesa e del mondo intero, la rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, per poi continuare, in un ideale flashback, con gli anni della formazione, della guerra e della prigionia; considera il suo percorso di pastore e di papa, dai primi anni fino alle tempeste e alle polemiche che hanno toccato una parte dei suoi otto anni di pontificato.
Curato da Elio Guerriero, il volume consta di quattro parti.
Nella prima Luigi Accattoli racconta la vita di Karol Wojtyla: l‚'infanzia e l'adolescenza, la vita in seminario e il sacerdozio, l‚'elezione al soglio pontificio e l‚'attentato subito, la malattia e la morte.
La seconda parte, dedicata al suo Ministero, raccoglie i contributi del suo successore, Benedetto XVI e di Camillo Ruini e Vincenzo Paglia. Angelo Comastri e Stanislaw Dziwisz, che gli sono stati vicini fin negli ultimi momenti di vita, fanno conoscere al lettore la grandezza di Giovanni Paolo II nella sofferenza, nel suo completo affidarsi al Signore e rivelano l'immediata percezione della sua santità.
In appendice una selezione di scritti di papa Wojtyla: l‚'omelia per l‚'inizio del pontificato, la Lettera alle donne e quelle agli anziani, ai bambini e ai giovani.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Punti forti
L'imminente beatificazione di Giovanni Paolo II.
La bellezza delle immagini.
L'importanza degli autori dei contributi.
Le icone sono le immagini con le quali i primi cristiani si sono raffigurati Dio, la Madonna, i santi. Nel secondo millennio questo patrimonio di devozione e di arte è stato preservato soprattutto in Oriente.Ai nostri giorni i cristiani di tutto il mondo riconoscono nuovamente questa preziosa eredità.
Il volume, riccamente illustrato, presenta l’icona come fenomeno complessivo e organicamente unitario, nelle sue coordinate culturali e sociali, storico e geografiche; ed è diviso in tre capitoli, dedicati al suo linguaggio, al simbolismo e alla «geografia».
destinatari
Un libro prezioso adatto anche come ottimo regalo, che va apprezzato sia per l’aspetto squisitamente artistico, sia per quello spirituale, patrimonio dell’intera umanità.
Gli autori
Giovanna Parravicini è responsabile dell’edizione russa della rivista La Nuova Europa e ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana. Da anni cura le pubblicazioni di La Casa di Matriona, casa editrice della fondazione, con particolare attenzione alla storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e alla storia dell’arte bizantina e russa. A causa del suo lavoro a progetti di carattere ecumenico, risiede per gran parte dell’anno a Mosca.Tra le sue pubblicazioni, Lituania popolo e Chiesa, La Casa di Matriona 1984; Ave Gioia di tutto il creato, Gribaudi 1988;
Julija Danzas, La Casa di Matriona 200; Vita di Maria in Icone, San Paolo 2001; Cirillo Metodio, Famiglia Cristiana 2004. Ha infine curato una Storia dell’icona in Russia in 5 volumi.
Irina Salina è collaboratrice scientifica della sezione di arte russa antica del Museo Statale Russo di San Pietroburgo, e docente di storia dell’arte all’Università Statale e alla “Scuola superiore filosofico-religiosa” di San Pietroburgo. È autrice di numerosissime pubblicazioni (oltre 150) dedicate a opere di pittura bizantina e russa antica, edite sia in Russia che all’estero. In particolare si è dedicata allo studio dell’iconografia, di Novgorod e Pskov del XIV-XVI secolo, della simbolica dell’icona e della relazione tra icona, liturgia e teologia. In Italia è stata tra i curatori scientifici di una serie di mostre e relativi cataloghi. Figura inoltre fra gli autori della Storia dell’Icona in Russia edita da La Casa di Matriona.
Il presente terzo volume conclude l’opera L’arte cristiana in Italia, l’originale tentativo di comprendere l’ingente patrimonio artistico del nostro Paese a partire dall’incontro di fede e arte. Del Barocco vengono sottolineate la ricerca di forme nuove e l’ardire della sperimentazione. Il Neoclassicismo è il movimento artistico che accompagna la diffusione delle idee illuministe. Negli anni dall’unità nazionale alla seconda guerra mondiale, l’arte cristiana è alla ricerca.
Nella seconda metà del Novecento si assiste a una fioritura sorprendente. Per la spinta del Concilio Vaticano II e la sensibilità di due pontefici, Paolo VI e Giovanni Paolo II, gli artisti tornano a guardare alla Chiesa come a un interlocutore, mentre la Conferenza Episcopale Italiana si propone come un committente affidabile. I frutti sono opere d’arte degne di attenzione.
Timothy Verdon, statunitense, è lo studioso di arte sacra più conosciuto nel nostro Paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i precedenti due volumi, L’arte cristiana in Italia – Origini e Medioevo (2006; L’arte cristiana in Itala – Rinascimento (2006) e, per altri editori, Maria nell’arte europea (Electa, 2004), Vedere il mistero (Mondadori, 2003), Arte sacra in Italia(Mondadori, 2001).