Hai invitato un vegano a cena e non sai cosa cucinare? Ti assale il panico quando pensi che dovrai prenotare in un ristorante il pranzo aziendale e il tuo capo è vegano? Incontri un’amica di vecchia data che ti racconta la sua svolta esistenziale/salutista/ecologista/animalista e vegana e stai per travolgerla di domande? Il piccolo libro vegano ti viene in soccorso risparmiandoti brutte figure e aiutandoti a ripensare con semplicità alla cucina vegana. Prova a rispondere alle FAQ più gettonate e propone ricette salvavita che sono già parte della tradizione culinaria italiana (spaghetti alla puttanesca, pomodori col riso, polenta con i funghi, castagnaccio) con delle incursioni nella tradizione campana, affiancate da ricette divertenti e gustose che stanno alla base di una tradizione alimentare diversa.
In questo piccolo libro sono stati raccolti i pensieri più belli e alcune tra le immagini più rappresentative di San Pio da Pietrelcina, molto amato e venerato dagli italiani.
Un volumetto da tenere sempre con sé per tutti quei momenti della nostra vita in cui sentiremo il bisogno di raccoglierci nella preghiera, per trovare nella fede la forza e la speranza. Padre Pio ci aiuterà e ci proteggerà con la sua santa benedizione.
Il santo più amato dagli italiani
I suoi genitori, Grazio e Giuseppa, sono poveri contadini assai devoti: in famiglia si recita il rosario ogni sera, in un clima di grande e filiale fiducia in Dio e nella Madonna.
Il soprannaturale irrompe assai presto nella vita del futuro santo, che fin da bambino riceve visite frequenti di Gesù e Maria, vede demoni e angeli, ma poiché pensa che tutti abbiano le sue stesse facoltà non ne fa parola.
Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra’ Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Vuole partire per terre lontane come missionario, ma Dio ha in serbo per lui ben altri disegni, molto speciali...
In questo piccolo libro sono stati raccolti i pensieri più belli, le preghiere e alcune tra le immagini più rappresentative di Beata Teresa di Calcutta, conosciuta universalmente come Madre Teresa. Una piccola donna che con grande forza e fede ha dedicato tutta la sua vita ai più poveri, ai malati e ai diseredati del mondo. I pensieri e le immagini di questa piccola raccolta ci inducono ad una profonda riflessione morale e spirituale, e sono un immenso insegnamento di fede in Dio e d’amore per il prossimo.
La santa dei poveri
Madre Teresa di Calcutta, al secolo Agnes Gonxha Bojaxhiu, nasce il 26 agosto 1910 a Skopje (nell’attuale Macedonia), da una famiglia cattolica albanese. A diciotto anni decide di entrare nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, un anno dopo approda in India.
Dopo aver preso i voti nel 1931 e dopo quindici anni di insegnamento, la sera del 10 settembre 1946 avverte la «seconda chiamata», un misterioso richiamo che la invita a lasciare il convento per assistere i più poveri fra i poveri, cosa che fa il 16 agosto 1948, con cinque rupie in tasca e il sari bianco orlato di azzurro tipico delle donne indiane più povere. Da quel giorno, la minuta suora di Skopje diventa Madre Teresa, gigante della fede.
La preghiera, conversazione dell’uomo con Dio, è un momento sublime di intima comunione con la potenza dello spirito e un’occasione di raccoglimento personale. In questa breve antologia di quasi trecento preghiere di tutte le tradizioni e d’ogni epoca sono riuniti: canti di lode e ringraziamento, invocazioni rituali, preghiere per richiedere assistenza nei momenti difficili, orazioni di dolore e d’afflizione per la sventura, o di gioia scaturita da eventi fausti.
I brani riportati costituiscono dunque altrettante testimonianze dell’insopprimibile sete d’infinito che l’uomo avverte quando guarda dentro di sé e s’interroga sul significato della vita.
Nessuno, se non un micio, potrebbe spiegare meglio come accontentare un gatto. Quest'ultimo, preciso, meticoloso e abitudinario qual è, conduce una vita scandita da regole ferree: seguirle significa convivere in maniera perfetta con il vostro beniamino. Ecco 200 consigli, dettati in prima persona dalla gatta Butterfly, sui diversi aspetti della personalità del gatto e del suo rapporto con il padrone: dall'alimentazione ai giochi, dal miagolare alle fusa.
"Siete felici come vorreste?" Partendo da questa domanda diretta e un po' spiazzante, Jerry Minchinton illustra le molteplici cause dell'infelicità, spesso generata dalla scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità e, conseguentemente, dalla paura di fallire, di sbagliare, di non essere all'altezza delle situazioni. Minchinton, esperto di tecniche atte ad accrescere l'autostima, ha distillato in questo volume i suoi consigli per rafforzare la fiducia in se stessi, stabilire con gli altri rapporti più soddisfacenti, vincere le paure, la timidezza, le insicurezze, la pigrizia mentale, generata dal timore di rimettersi in gioco.
Elisabeth Kùbler-Ross, studiosa del passaggio dalla vita alla morte, offre un piccolo libro, in cui il lettore attento può scoprire non soltanto il senso più autentico dell'esistenza, ma anche il significato della morte, momento fondamentale della vita al quale è necessario imparare a guardare con dignitosa consapevolezza e serena lucidità.
Marcus Borg propone una raccolta di citazioni delle due grandi figure sacre, estrapolate da autorevoli testi e presentate su due pagine a fronte. Nella prefazione formula una serie di osservazioni che scaturiscono dal serrato paragone fra oltre cento detti dell'uno e dell'altro maestro e dall'analisi della loro esperienza di vita: rivela lo sconcertante parallelismo delle parole di Gesù e Buddha sui medesimi argomenti, riscontra una sostanziale consonanza delle due dottrine soprattutto riguardo all'insegnamento morale (distacco dal materialismo, perdono, non violenza, compassione), avanza alcune ipotesi per spiegare l'affinità del magistero di Gesù e di Buddha.