La tragedia di Sofocle continua a parlare alla modernità. E il conflitto che in essa va in scena attraversa le più drammatiche vicende contemporanee: il caso Moro, le necessità imposte dall'esigenza di salvare la società dal pericolo terrorista, il significato e i limiti della disobbedienza civile, il tema della tortura e del carcere e via seguitando. Sullo sfondo i dilemmi di sempre: autorità e libertà, diritti e potere. Su questi temi, a cavallo tra giustizia e politica, si confrontano - l'uno a sostegno delle ragioni di Antigone, l'altro di quelle di Creonte - due magistrati che hanno vissuto intensamente le vicende degli ultimi decenni del Paese in settori diversi della giurisdizione e nell'impegno in Magistratura democratica.
"Ai costruttori del bene comune". Sono le parole con cui l'autore apre il suo nuovo libro, nel quale racconta la "lunga notte" dell'economia mondiale. Come e perché è accaduto che, da oltre quattro anni, l'economia mondiale sia caratterizzata da tensioni sociali, bolle borsistiche, mercati impazziti, disuguaglianze stridenti, disoccupazione galoppante che stanno bruciando il futuro di intere generazioni? La sua risposta è semplice: "perché il sistema economico su scala mondiale, con tutte le sue ripercussioni, è un bluff". Diversi i modi di speculare, ma l'esito è stato il frutto di un sistema unico che ha giocato d'azzardo con i soldi (e il futuro) di tutti noi. Ma, andando oltre al catastrofismo imperante, è possibile pensare a soluzioni alternative, che riaccendano la luce in fondo a questo tunnel...
Il venir meno della promessa del lavoro per tutti (mito degli anni Cinquanta) e l'affermarsi di condizioni lavorative saltuarie pone il problema di come assicurare a tutti condizioni di vita dignitose. Il tema è quello del "reddito garantito" o "reddito di cittadinanza" o "basic incom", cioè di un reddito minimo assicurato dallo Stato in mancanza di attività lavorativa. La soluzione, molto discussa a livello teorico, è oggi adottata in tutti i paesi europei eccettuate l'Italia, la Grecia e l'Ungheria. In Italia c'è una sola sperimentazione, prevista da un decreto legislativo del 1998, ormai abbandonata nel tempo. Sui fondamenti etici e politici del reddito di cittadinanza, sulle realizzazioni in Europa e sulle possibilità in Italia, fa il punto il volume di Giuseppe Bronzini, magistrato, autore di numerose pubblicazioni in materia.
"Adesso" è una parola che sottolinea il bisogno di rottura che c'è oggi nel panorama politico. I giovani devono farsi spazio e trovare nuove forme di rappresentanza, in un momento storico di crisi culturale prima ancora che politica. Per questa ragione il Comitato Benvenuti in Italia ha deciso di ripartire dalla scuola, luogo principe di formazione e cittadinanza: una scuola capace di accogliere e valorizzare identità differenti e di generare capitale sociale. Un testo che vuole rimettere al centro i valori autentici della politica, come strumento per la realizzazione del bene comune.