I diritti umani nell'ambito del progetto e della missione storica dell'Europa. Di fronte al pluralismo delle culture nell'età della globalizzazione, il tema della dignità dell'uomo è un argomento chiave del dibattito politico e un principio irrinunciabile per il dialogo e la comunicazione interculturale. La stessa integrazione del Continente europeo fin dall'inizio, nel tentativo di darsi un quadro di valori condivisi, ha assunto il tema della dignità umana come suo principio e compito, attingendo ad una lunga riflessione e maturazione che affonda le sue radici nella propria storia e cultura. Il volume a due voci prende in esame la relazione tra l'Europa e l'idea di dignità dal punto di vista filosofico, giuridico e politico. La filosofia, fonte dei paradigmi dell'idea di Europa, ha il ruolo di sottolineare la fecondità, teoretica e storica, dei diritti umani che forniscono il senso dell'esistenza di un progetto e di una missione storica dell'Europa.
Uno studio teologico e filosofico che attinge alle recenti teorie linguistiche, per una prospettiva di etica della comunicazione.
Mito e modernità: un rapporto da sempre conflittuale e affascinante. Lo studio evidenzia la genesi e lo sviluppo di tale nozione in F.W.J. Schelling.
Lo scopo del presente studio è quello di esporre e analizzare alcune voci della teologia protestante che nel secolo scorso sono intervenute nel dibattito sulla demitizzazione del cristianesimo. Si tratta di un dibattito che poggia sul presupposto che il cristianesimo, a cominciare dal Nuovo Testamento, sia intriso di miti e che l'uomo moderno abbia difficoltà ad accettarli. Una ricerca che ha coinvolto pensatori di spicco come Von Harnack, Schweitzer, Bultmann, Barth, Bonhoeffer, Jaspers, Ricoeur, Pannenberg e Jüngel e che in ultima istanza si interroga sull'essenza del cristianesimo. Con grande padronanza della materia e attingendo costantemente ai testi, Cerasi ci offre la ricostruzione critica di un dibattito che ha rappresentato un importante capitolo della storia culturale del XIX e XX secolo.
Che cos'è l'essere? È la domanda, antica, più volte riformulata e riproposta, che ha impegnato per secoli le menti dei filosofi. Attorno a questo interrogativo muovono i contributi del volume. Gli autori, di estrazione filosofica diversa, prendono in esame il contributo di vari pensatori Tommaso d'Aquino, Dietrich von Hildebrand, Maurice Nédoncelle, Chiara Lubich operando una scelta che entra nel segreto dell'essere, per scorgervi l'amore come suoquid più proprio.
L'ermeneutica filosofica contemporanea, se si considera il tipo di rapporto che essa stabilisce con la verità, si muove in due direttrici diverse: verso un'ermeneutica ispirata al pensiero debole e verso un'ermeneutica veritativa. Il volume prende in esame il pensiero di Betti (1890-1968) che si può considerare il principale esponente di questa "corrente" che non cessa di perseguire la "verità" giungendo a formulare nella celebre Teoria generale dell'interpretazione, una serie di principi e di metodi capaci di aprire l'interpretazione alla comprensione del suo "oggetto".
Lo straordinario sviluppo delle tecnologie biomediche porta con sé il rischio di un approccio riduzionista, che riduce la persona al suo organismo e il malato alla sua malattia. Contro questa prospettiva "tecnico-medica" Turoldo propone un approccio olistico, ovvero una cura globale della persona malata che tiene conto del dolore non solo fisico, ma anche psicologico e spirituale che si accompagna alla malattia. Quindi l'Autore entra nel merito dell'attuale dibattito sul limite delle cure mediche, sull'accanimento terapeutico, sull'eutanasia e sul testamento biologico.
Nel mondo di oggi non è facile parlare di dialogo. Anche per effetto della globalizzazione, del terrorismo internazionale e del cosiddetto "scontro di civiltà", la paura degli altri - siano essi individui, uomo-donna, popoli, culture, religioni diverse - rischia di chiudere gli individui nel localismo e nell'egoismo personale. Lo studio muove dalla domanda: è possibile il dialogo a livello antropologico? Esistono delle caratteristiche umane di base per poter comunicare con gli altri? Attraverso una serie di ricerche filosofiche, teologiche, antropologiche e culturali l'Autore individua nel silenzio, nel dialogo, nella relazione, nell'interiorità e nella comunità i "pilastri" per ripensare le relazioni umane e l'incontro con gli altri.