Descrizione dell'opera
«Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai». Questi versetti del libro dei Proverbi racchiudono l'anima del pensiero educativo ebraico e sembrano scandirlo in tanti obiettivi precisi.
Non affermano: «acquista sapere», ma «acquista sapienza» perché non è il nozionismo che va ricercato, ma la capacità di comprendere, esplorare e scrutare la realtà nei suoi molteplici significati.
Accanto a questo percorso che richiede dedizione e impegno, la pedagogia ebraica si contraddistingue per il precetto del ricordo e per la richiesta di fedeltà alla Parola di Dio e di coloro che guidano il cammino esistenziale. È un programma che richiede l'ascolto e l'accettazione di una disciplina educativa e che si traduce in consigli, ammonimenti, rimproveri, esempi oltre che nella sollecita disponibilità ad accogliere gli insegnamenti.
Sommario
Premessa. I. L'EDUCAZIONE EBRAICA. II. CHI È IL MAESTRO? III. RAPPORTO INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. IV. QUALE INSEGNAMENTO? V. A CHI SI RIVOLGE L'EDUCAZIONE? 1. Quali comportamenti tenere? 2. Insegnare agli altri è insegnare a se stessi. VI. QUALI FINI SI PROPONE OGNI INSEGNAMENTO, SIA QUELLO FAMILIARE CHE QUELLO SCOLASTICO? a. Sviluppare l'amore per la conoscenza. b. Imparare a guardare oltre. c. Accrescere la consapevolezza di sé. d. Non dimenticare i bisogni spirituali dell'uomo. e. Trasmettere i valori. f. Aiutare a scoprire l'alterità. g. Sviluppare l'autocontrollo. h. Controllare le emozioni. i. Promuovere la responsabilità. l. Imparare da tutti. m. Raggiungere la sapienza. n. Operare con pazienza. o. Accendere luci. p. Non umiliare i propri alunni. q. Evitare di arrabbiarsi. VII. STRATEGIE EDUCATIVE. a. La pedagogia dell'ascolto. b. La pedagogia della memoria. c. La pedagogia del dialogo. d. La pedagogia della domanda. e. La pedagogia delle diversità. f. La metodologia della ripetizione. g. Lo sviluppo dell'osservazione. h. Sviluppo dell'immaginazione creativa. i. L'apprendimento a studiare insieme. l. Lo stimolo alla discussione. m. Rendere le persone capaci di raccontare. n. Collegare tra loro argomenti diversi, valorizzando temi comuni. o. Tutto il corpo partecipa all'apprendimento. p. Ricorso al simbolismo. q. L'affrontare gli eventi con umorismo. VIII. I QUARANTOTTO GRADINI DELLA TORAH. IX. SUGGERIMENTI DEDOTTI DALLA TRADIZIONE EBRAICA. Non è l'alunno che si deve adattare all'insegnante, ma l'insegnante all'alunno! Impara a benedire! Educa ai valori morali! Godi delle semplici gioie di ogni giorno! Non perdere tempo! Evita di arrabbiarti! Non parlare troppo! Sii consapevole dei tuoi limiti! Correggi per aiutare a crescere! Stimola la memoria! Fai vibrare i testi! Ricostruisci il Tempio! Leggi gli spazi bianchi tra le righe! Sii disponibile all'imprevisto! Coltiva la speranza! Nonostante tutto! Le classi non devono essere molto numerose! Crea amore! X. ALCUNI ESPEDIENTI DIDATTICI UTILI AGLI INSEGNANTI. XI. Suggerimenti per la creazione di testi. XII. SUGGERIMENTI PER QUANTI STUDIANO. XIII. IL SEDER DI PESAH MODELLO DI EDUCAZIONE EBRAICA. Bibliografia.
Note sull'autrice
MIRIAM CIMNAGHI, laurea in Lettere e specializzazione in Psicopedagogia, insegna Ebraico biblico, tiene corsi in scuole di ebraismo e islamismo ed è guida biblica in Israele.
L'originalità del volumetto risiede nell'innestare la tradizione chassidica nell'alveo degli scritti neotestamentari. L'autrice si prefigge, infatti, di portare all'"incontro con una alta espressione della spiritualità ebraica". I capitoli sono ritmati attorno a quattro temi esistenziali e teologici: la positività e bellezza della vita, la preghiera, la paternità spirituale, la gioia del Signore. Tali temi rappresentano la piattaforma sulla quale si innesta un'antologia di racconti della tradizione chassidica, reinterpretati in chiave cristiana.