
Il libro è una sorta di atlante storico e spirituale dei pellegrinaggi, che si apre con l'apoteosi del primo Anno Santo per giungere al lento e inesorabile declino fino alla rinascita, per certi versi inattesa, che si è avuta negli ultimi decenni. Le vie che portano a Roma si sono nuovamente ... affollate di viandanti e pellegrini diversi da quelli di un tempo, non solo nei costumi e nei rituali, ma anche nel modo di mettersi in cammino e nelle aspettative, ma pur sempre mossi dalla stessa esigenza di dare un senso alla propria vita e di dare alimento al proprio spirito. In un carosello di aneddoti, di racconti e di miracoli, l'autore racconta l'epopea del pellegrinaggio, disegnando un policromo affresco che spesso travalica gli stretti argini della saggistica per esondare nel mondo più colorito e profondo della letteratura e della poesia. Un appello a recuperare, sull'onda del Giubileo, quell'autentico sentimento religioso, che è il fondamento di ogni spiritualità.
Una storia vera, davvero insolita: una donna giovane e bella abbandona i miti pagani dei quali si è nutrita negli anni giovanili man mano che si trova a compiere uno strano pellegrinaggio che la porta a decidersi per Cristo, facendo di questa ricerca la ragione della sua vita. Un miracolo di ... sant'Antonio avvenuto pochi anni or sono in una chiesetta ticinese, raffigurato in un quadro di Giuseppe Gasparro, che l'autrice incontra al momento della collocazione dell'opera, dà inizio ad una improvvisa e del tutto imprevedibile conversione, che induce l'autrice a modificare il suo modo di pensare e di vivere. Un mutamento, quindi, anche filosofico ed esistenziale, come sottolineato nella prefazione da Diego Fusaro, così anomalo in un'epoca come la nostra, che rende ancor più affascinante questa storia. Postfazione di Luca Brunoni.