Il volume contiene il testo del corso tenuto da Martin Heidegger presso l'università di Friburgo nel semestre estivo del 1920. Queste lezioni costituiscono un passaggio fondamentale per comprendere la formazione del suo pensiero, e gettano luce su molti temi che riappariranno in "Essere e tempo". In esse viene distesamente presentato cosa intenda l'autore per "distruzione fenomenologica", concepita come il metodo stesso della filosofia. Per Heidegger infatti si tratta sempre di ricondurre i concetti filosofici al loro processo di formazione, alla loro fonte, e dunque alla vita che in essi si esprime. Delineando questo percorso Heidegger si misura con l'intero clima filosofico dell'epoca, da Spengler a Simmel, per soffermarsi in particolare sul trascendentalismo di Natorp e sulla filosofia della vita di Dilthey. Dal confronto critico con questi due orientamenti emerge con chiarezza perché, nell'impostazione fenomenologica di Heidegger, la storicità debba da ultimo assumere un valore fondamentale
Già allievo e poi successore di Wittgenstein sulla cattedra di Cambridge, John Wisdom (1904-1993) è stato una figura di primissimo piano nella filosofia inglese della prima metà del ’900, e tuttavia oggi è largamente quanto incomprensibilmente dimenticato. In parte, quest’amnesia può essere dovuta al suo stile letterario originale e al suo profondo interesse per la psicoanalisi e il romanzo, due cose poco comuni nel mainstream della filosofia anglosassone di oggi. Ha dato contributi originali su tutti i principali problemi epistemologici e metafisici della filosofia analitica; tra le sue opere: Le altre menti, Filosofia e psicoanalisi e Paradox and Discovery. Un aspetto particolare della produzione di Wisdom sono i lavori che ha dedicato alla religione e in particolare all’analisi della credenza in un Dio personale e in una vita oltre la morte, alcuni dei quali considerati ormai classici. Tra i suoi meriti in questo campo c’è anche quello di aver contribuito a superare l’idea della religione come discorso «privo di significato», una concezione tipica del positivismo logico e di cui lo stesso Wittgenstein, pur attribuendo alla religione un’importanza vitale, non era riuscito a disfarsi. Questo volume – in cui lo troviamo in dialogo con William James, Wittgenstein, Freud, Tolstoj e altri – raccoglie tutti gli scritti di Wisdom di argomento religioso, pressoché interamente inediti in italiano e con una nuova traduzione dell’unico già tradotto in precedenza, il celebre Gods, un saggio che ha lasciato un segno nella filosofia della religione contemporanea.
Sommario: Preposterous questions: John Wisdom e l’esperienza religiosa di Roberto Brigati. – John Wisdom. Profilo della vita e delle opere. – I. Dèi. – II. La logica di Dio. – III. Recensione a Malcolm Grant, A New Argument for God and Survival. – IV. Dio e il male. – V. La credenza religiosa. – VI. I significati delle domande sulla vita. – VII. Tolleranza. – VIII. Vita eterna. – IX. Il sogno di Mr. Köllerström: illuminazione e felicità. Alcune note. – Fonti. – Bibliografia. – Indice dei nomi.