Il volume contiene il commento completo al Vangelo di Marco, il primo dei quattro vangeli del Nuovo Testamento. L'autore ha dedicato molti anni ad approfondire il senso del testo evangelico col metodo ermeneutico proprio dei Padri della Chiesa. ll testo conclude la serie dei quattro commentari di Gargano dedicati ai quattro evangelisti.
Il volume contiene il commento completo al Vangelo di Matteo, proposto dal monaco camaldolese Innocenzo Gargano, che ha dedicato molti anni ad approfondire il senso del testo evangelico col metodo ermeneutico proprio dei Padri della Chiesa. Questi non si limitavano mai al semplice "senso letterale" del testo biblico, ma ne cercavano sempre la profondità, che essi definivano "senso spirituale", teso a riconoscere dentro il testo scritto gli elementi fondamentali che costituiscono l'itinerario della sequela Christi. Itinerario indicato come profezia dal Pentateuco e proposto nei cinque discorsi di Matteo, come la realizzazione stessa di quella profezia nella persona e nell'insegnamento di Gesù di Nazaret, ritenuto come altro Mosè e dunque come vero e proprio realizzatore della promessa antica. L'intento di padre Gargano è, infatti, quello di aiutare il fruitore del testo del Nuovo Testamento a vedere in Gesù e nella Chiesa una continuità indiscussa, nell'unità dei due Testamenti, tra ciò che i Padri ebrei proponevano attraverso la lettera della Scrittura e ciò che i Padri cristiani trovavano in quella stessa Scrittura, lasciandosi guidare dal Signore risorto, chiave determinante della comprensione del testo biblico in prospettiva cristiana.
Tre verbi, spesso utilizzati in successione dall'evangelista Luca, costituiscono il filo rosso di questo volume: ascoltare, custodire, realizzare. Li ritroviamo in particolare nella figura di Maria, che si chiede che senso abbiano le parole rivoltele dall'angelo dell'annunciazione, nei pastori, riferite al bambino appena nato, e al termine della parabola del seminatore. Attraverso la sua Lectio, padre Gargano invita a crescere nella conoscenza del testo, ricordando san Gregorio Magno («Le parole di Dio crescono con chi le frequenta con amore»), e a desiderare di essere tutt'uno con la parola del Vangelo. L'autentica Lectio divina, come insegnano i Padri della Chiesa, è quella che trasforma l'uomo al punto di divenire offerta agli altri come testo da leggere.
Frutto di quasi vent'anni di meditazioni, questo volume raccoglie le riflessioni del monaco Innocenzo Gargano sul Vangelo di Giovanni. Non è un libro di esegesi, ma un testo di teologia spirituale con una sensibilità prettamente patristica, frutto non solo dell'attività accademica dell'autore, ma anche del particolare cammino di Camaldoli. "In questi ultimi anni - spiega Gargano - sto maturando la possibilità di accostare il Vangelo di Giovanni, ma anche altre pagine del Nuovo Testamento, con una particolare sensibilità che qualcuno potrebbe definire poetica, ma che io continuo a considerare sbocco naturale, nel senso spirituale del termine, della mia lectio divina.
«L’unità dei cristiani può essere concepita in molti modi. Normalmente si pensa che si consegua uniformando gli altri alla nostra ragione, ma questa non è unità, è il suo contrario, è il dominio sull’altro. La vera unità suppone invece l’amore nel rispetto della differenza, l’accettazione delle diversità, intese non più come oggetto di invidia o di appiattimento, ma come ricchezza. Come la mano sinistra non si lamenta perché c’è anche la destra, e le due mani non si lamentano perché ci sono i piedi e gli occhi, ma tutti insieme formano nella diversità un unico corpo, così noi forniamo nella diversità l’unico corpo di Cristo. Chi non accetta la diversità non accetta il corpo di Cristo, non accetta Dio che è altro, la Trinità che sono tre distinti in uno e l’amore che unisce i distinti, quindi nega l’essenza stessa della fede».
Il Vangelo di Matteo, secondo il mirabile commento di Silvano Fausti, porta a scoprire questa verità, che costituisce l'identità dei cristiani.
Con un finale aperto che rimanda al suo inizio, il Vangelo di Marco, primo dei tre sinottici, invita a ripercorrere le singole tappe della vicenda di Gesù.Il gesuita Silvano Fausti accompagna il lettore in questo itinerario, rivelando a ogni passaggio l'estrema attualità del testo e offrendo un'analisi approfondita che aiuta a scoprire il vero volto di ciascuno di noi riflesso nel volto di Dio.
Nel commento di Silvano Fausti, il Vangelo di Giovanni diviene una fonte inesauribile di insegnamenti per ogni cristiano che desidera avvicinarsi sempre più a Dio. Ogni brano trascende il suo contesto storico per adattarsi alle problematiche attuali in armonia con l'idea che il messaggio evangelico, nella sua universalità, attraversi non solo lo spazio, ma il tempo. Questo è il principale lascito di Fausti, la sua eredità: l'attualità sempre viva dello spirito di un vangelo da trasmettere agli altri in spirito di fraternità, lo stesso spirito che attraversa le pagine di Giovanni e che si realizza pienamente in Gesù sulla croce.
Il noto biblista Silvano Fausti commenta integralmente il testo degli Atti degli apostoli, presentato in una traduzione propria. Una grande opera finora disponibile in tre volumi, ora in volume unico.
Il Vangelo di Giovanni viene tradizionalmente interpretato a partire da due temi teologici: quello dei Segni, che struttura in modo particolare la prima parte, e quello dell'Ora, che caratterizza la teologia della seconda parte. Dapprima Giovanni conduce i suoi lettori attraverso le feste di Israele, di cui Gesù illumina il significato presentandosi come il Messia, il Figlio di Dio annunciato ai profeti. Nella seconda parte del suo Vangelo, Giovanni entra nel mistero di Dio fatto uomo approfondendo «l'ora di Gesù» come espressione che spiega il momento decisivo della cena e della Passione.
L’apostolo Paolo procedeverso la fine della sua missione. Dopo essere stato costretto a fuggire daEfeso, sale a Gerusalemme, dove viene arrestato. Inizia qui il capitolo finaledella sua vita, segnata da nuove tribolazioni che lo porteranno a Roma, ove,nella capitale dell’impero pagano, la Parola raggiunge la sua meta finaleiniziando il suo cammino nel tempo, verso le generazioni future.
Gli Atti non ci dicono comesi conclude la vita di Paolo. Il finale aperto sottolinea che a importare non èpiù ora l’apostolo, ma la Chiesa, una Chiesa chiamata ad aprirsi al mondo e anon rimanere ostaggio della tradizione.
Nel libro "ci viene offerta un'introduzione al Vangelo secondo san Luca", scrive nella prefazione il cardinale Albert Vanhoye. Non si tratta di un commento del testo frase per frase (soltanto il Magnificat è mirabilmente commentato) ma di uno studio approfondito di temi trattati soltanto dall'autore del terzo vangelo: Maria modello di fede, Gesù e le Scritture, la gioia, la misericordia. "Il lettore viene così introdotto magistralmente negli aspetti caratteristici di questo vangelo e la sua lettura ne esce rinnovata", prosegue il cardinale. "Lo studio dei temi mostra una grande competenza esegetica, ma l'autore non intende fare opera scientifica; la sua competenza biblica è animata da un grande slancio pastorale. Il tono è molto diretto e personale. A ogni tappa, l'esposizione della rivelazione evangelica si accompagna a un'applicazione alla vita cristiana".
Due volumi per un totale di 430 voci bibliche, che coprono tutti i temi di teologia biblica, i personaggi più importanti dell'Antico e del Nuovo Testamento, e tutti i libri della Sacra Scrittura. Ogni voce raccoglie ed espone il messaggio teologico e pastorale della Bibbia sull'argomento, è arricchita da lunghe citazioni bibliche, nella nuova versione della CEI 2008, esegeticamente analizzate e spiegate. Come suggerisce il titolo, si tratta di una riedizione, in parte rielaborata e per lo più nuova e originale, organizzata rispettando l'impianto conferitole da Giuseppe Barbaglio nella II edizione. Un'opera di grande respiro, da tempo esaurita, redatta con la collaborazione di numerosi e noti biblisti che uniscono chiarezza dello stile e sensibilità biblica e pastorale.
Due volumi per un totale di 430 voci bibliche, che coprono tutti i temi di teologia biblica, i personaggi più importanti dell'Antico e del Nuovo Testamento, e tutti i libri della Sacra Scrittura. Ogni voce raccoglie ed espone il messaggio teologico e pastorale della Bibbia sull'argomento, è arricchita da lunghe citazioni bibliche, nella nuova versione della CEI 2008, esegeticamente analizzate e spiegate. Come suggerisce il titolo, si tratta di una riedizione, in parte rielaborata e per lo più nuova e originale, organizzata rispettando l'impianto conferitole da Giuseppe Barbaglio nella II edizione. Un'opera di grande respiro, da tempo esaurita, redatta con la collaborazione di numerosi e noti biblisti che uniscono chiarezza dello stile e sensibilità biblica e pastorale.
Testimoniata a Gerusalemme, la Parola di Dio attraversa la Giudea e poi la Samaria, giungendo fino a Damasco. L'abolizione di ogni separazione religiosa e culturale è il compimento del disegno divino: la benedizione di Abramo si estende agli estremi confini della terra e l'umanità intera diventa per la prima volta un'unica famiglia. Non si tratta di un'omologazione sotto il dominio di un potere politico o religioso, bensì della libertà dei figli di Dio che ci fa tutti fratelli. Libertà, uguaglianza e fraternità si fondano sul fatto che tutti veniamo dall'unico Padre. Questo è il mistero eterno svelato a salvezza di tutti. "Le differenze culturali e religiose possono restare in un contesto di arricchimento reciproco", spiega nel volume Silvano Fausti. "I confini non sono più barriere, ma aperture verso orizzonti senza fine: il con-fine è il luogo dove due finitudini si mettono l'una-con-l'altra, schiudendosi a ulteriori alterità, diventando sacramento dell'Altro".
L'ultimo capitolo del Vangelo secondo Marco si articola in due parti: i primi otto versetti riferiscono della visita delle donne alla tomba vuota, mentre gli ultimi dodici raccontano le apparizioni di Gesù risorto che conferisce il mandato missionario. Questi ultimi sono stati aggiunti nel II secolo e spiccano per originalità: lo stile, il vocabolario, le peculiarità teologiche non si armonizzano, infatti, con la narrazione precedente.
Secondo alcuni antichi manoscritti e le testimonianze di Clemente di Alessandria, Eusebio di Cesarea, Girolamo e Origene, il Vangelo di Marco terminava originariamente all'ottavo versetto del sedicesimo capitolo. Al lettore, che con stupore vedeva la narrazione interrompersi improvvisamente con la fuga, il silenzio e la paura delle donne, l'aggiunta offre un seguito più soddisfacente. Attraverso materiale presente anche nei racconti pasquali degli altri vangeli, essa intende ricordare l'urgenza della missione, garantita dalla presenza stessa del Risorto. Il pressoché unanime consenso attribuitole dalle antiche comunità cristiane ha incoronato questa aggiunta come legittimo finale del testo di Marco.
Sommario
Raccomandazione. Perché preferisco la stilografica. Perché sono tutti inutili i libri dopo il vangelo. Prefazione. Premessa. Parte I. il racconto delle donne alla tomba (Mc 16,18). 1. Le donne discepole. Sequela:una questione di tenace fedeltà. La paura di essere trascinati nella morte. Un ministero di riconciliazione. 2. Discepole fedeli ma non perfette. Seguire Gesù: il tema del cammino in Marco. La distanza sospetta: le difficoltà della sequela. Risorgere: un'antropologia dell'assurdo. 3. Oli e profumi. Saper corrispondere. La virtù dello spreco. Effondere il profumo di Cristo. 4. La pietra rotolata via. Le nostre pietre. Lamenti. Risurrezione e fraternità. 5. Il giovane in bianche vesti. L'età delle scelta importanti. Siamo nudi. Rivestiti di gloria. 6, l'annuncio pasquale: è risorto. Cercare o arrendersi? Accogliere la Rivelazione. Il vangelo: la storia di Gesù raccontata da Dio. 7. L'annuncio pasquale: l'invio. Sequela e annuncio del vangelo. Il vangelo: una storia mia terminata. Se il Risorto precede. 8. La fuga. Trascinati via dalla potenza del Risorto. L'inizio di un nuovo giorno. Nell'attesa dell'incontro definitivo. 9. Il silenzio. Le voci del silenzio. Risurrezione, l'ultima parola di Dio. Un silenzio volto a comprendere. 10. La paura. Travolti dall'annuncio. Affidati alla parola di Gesù. 11. Al termine del racconto. Parte II. Il finale lungo (Mc 16, 9-20). 12. Un nuovo racconto. 13. Le tre apparizioni (Mc 16,9-14). Maria di Màgdala e le donne discepole. L'apparire del Risorto. Incredulità e fede. 14. Il discorso di invio in missione (Mc 16,15-18). Una missione universale. L'ordine di battezzare. I segni potenti. Il quadro conclusivo (Mc 16,19-20). Al termine del Vangelo.
Note sull'autore
Maurizio Compiani è docente di Teologia all'Università Cattolica di Milano e di Esegesi biblica negli Istituti superiori di Scienze religiose delle diocesi di Crema-Cremona-Lodi e di Mantova. È inoltre professore incaricato all'Istituto filosofico e teologico interdiocesano di Scutari, in Albania. Ha pubblicato Fuga, silenzio e paura. La conclusione del Vangelo di Marco. Studio di Mc 16,1-20 (Pontificia Università Gregoriana 2011).
«Perché state a guardare il cielo? (...) Allora tornarono a Gerusalemme (…) assidui e concordi nella preghiera» (Atti 1,11.12.14). L'ascensione al cielo di Gesù svela il mistero dell'uomo. Noi sappiamo da dove viene perché vediamo dove va: viene dal Padre e a lui ritorna. La nostra vita non è sospesa nel nulla: Dio è nostro principio e fine. Con l'ascensione Gesù scompare. Ma non ci lascia orfani. Ci apre la via del ritorno a casa. Per l'evangelista Luca la storia dura due giorni. Il primo inizia con Adamo che fuggì da Dio e termina con Gesù, il nuovo Adamo che torna al Padre. Lui è il Figlio unigenito che, diventato uomo, si è fatto primogenito di molti fratelli. Con lui, dopo lungo travaglio, il capo è uscito alla luce. Il secondo giorno abbraccia il seguito di tutta la storia: è la nascita progressiva del suo corpo, costituito da tutti gli uomini, suoi fratelli. La sua ascensione è un vortice che ci risucchia con lui nella gloria. Luca ripete quattro volte che i discepoli tengono gli occhi fissi al cielo. Guardano lì perché lì sta colui che li ama. Dove è il tesoro, lì è anche il cuore. «Ognuno va dove già sta il suo cuore; se non ha desideri, resta immobile, come un morto. Guardare in alto, verso le stelle, ci orienta sulla terra. Non è cordone ombelicale che lega, ma bussola che fa camminare in libertà» (S. Fausti).
Sommario
1,1-8 Sarete testimoni di me. 1,9-14 Parte prima. 1,9-14 Parte seconda. 1,15-26 Testimone della sua risurrezione. 2,1-13 Furono riempiti tutti di Spirito Santo. 2,14-20 Dio fece Signore e Cristo questo Gesù che voi uccideste. 2,21-36 Dio fece Signore e Cristo questo Gesù che voi uccideste. 2,37-47 I credenti erano insieme. 3,1-10 Ciò che ho ti do. 3,11-26 Nel nome di Gesù inviato per benedire voi allontanando ciascuno dalla sua iniquità. 4,1-12 Questa è la pietra, quella nientificata da voi, i costruttori, che divenne pietra angolare. 4,13-22 È giusto ascoltare voi più che Dio? 4,23-31 Per fare quanto la tua mano e la tua volontà predefinirono che avvenisse. 4,32-37 Tutte quante le cose erano per loro comuni. 5,1-11 Tu non mentisti a uomini, ma a Dio. 5,21-21 Attraverso le mani degli apostoli avvenivano segni e molti prodigi. 5,21b-33 Bisogna obbedire a Dio più che agli uomini. 5,32-42 Che non vi troviate a combattere contro Dio. 6,1-7 Ora noi persevereremo nella preghiera e nel servizio della Parola. 6,8-15 Il suo volto come un volto d'angelo. 7,1-8 Il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo che era in Mesopotamia. 7,8-10 La storia di Giuseppe (prima parte). 7,11-12 La storia di Giuseppe: la fraternità ricostruita (seconda parte). 7,12-13 Giuseppe e il riconoscimento dei fratelli. 7,17-34 Storia di Mosè. 7,35-53 Duri di cervice e incirconcisi di orecchie voi sempre opponeste resistenza allo Spirito Santo come i vostri padri, anche voi. 7,51-60 Testimonianza di Stefano. 8,1b-8 Avvenne una grande persecuzione in quel giorno. 8,9-25 Il tuo argento vada con te in perdizione. 8,26-40 Cosa impedisce che io sia battezzato? 9,1-19a Costui mi è vaso di elezione per portare il mio nome davanti a nazioni e re, e figli d'Israele. 9,19-31 Costui è il Figlio di Dio, costui è il Messia. 9,32-43 Enea, Tabità. alzati!
Note sull'autore
Silvano Fausti, gesuita, è stato docente di Teologia e oggi vive in una comunità di confratelli dediti al servizio della Parola e impegnati nei contesti di emarginazione. Autore di numerose pubblicazioni biblico-teologiche di studio e di divulgazione, con EDB ha pubblicato: Una comunità legge il Vangelo di Luca (112006; nuova edizione 2011); Una comunità legge il Vangelo di Matteo (82007); assieme a T. Beck, U. Benedetti, G. Brambillasca e F. Clerici, Una comunità legge il Vangelo di Marco (72008); Una comunità legge il Vangelo di Giovanni (coedizione Àncora, 2008); Per una lettura laica della Bibbia (2008); Missione: modo di essere Chiesa (2010); I quattro Vangeli (2010); Il dono più grande. Novena di Natale (2012).
Uno dei maggiori studiosi di Giovanni commenta integralmente il Quarto Vangelo e mette a disposizione del lettore i risultati della ricerca scientifica adottando uno stile discorsivo che rinuncia a citazioni e rimandi. Una breve introduzione presenta il testo e la sua struttura, e commenta il Prologo come il grande portale dell'intera costruzione. Il corpo del Vangelo viene suddiviso in due parti: Libro dei segni (la fede) e Libro della gloria (l'amore), mentre l'esegesi segue pericope per pericope, su una traduzione condotta direttamente dall'autore. Marchadour è attento al messaggio spirituale e teologico e sottolinea come l'appello al lettore costituisca un tratto tipico del racconto giovanneo. Diciassette riquadri tematici approfondiscono inoltre aspetti letterari e temi teologici e, dopo il commento alle unità narrative, un paragrafo intitolato "Finestre" suggerisce possibili prospettive di approfondimento spirituale. Un capitolo conclusivo riassume in modo efficace e semplice le caratteristiche letterarie e tematiche del Vangelo di Giovanni.
Descrizione dell'opera
Scopo della Guida all'interpretazione della Bibbia è quello di prendere per mano il lettore che vuole affrontare la lettura di Antico e Nuovo Testamento, fornendogli le informazioni pratiche su come la Bibbia si presenta e indicandogli il quadro di riferimento teorico in cui le informazioni concrete vanno collocate. Dunque una guida a due livelli: quello concreto immediato e quello culturale teologico.
La prima parte descrive il metodo e il cammino proposto per l'interpretazione del testo biblico, in modo che possa essere percorso con successo da chiunque. La seconda parte si diffonde a spiegare aspetti della storia dell'esegesi e a descrivere i vari metodi di uso abituale, così da orientare il lettore all'interno della molteplicità degli approcci al testo dell'AT e del NT. Gli elementi teorici basilari e fondanti per comprendere e capire in profondità le prime due parti sono oggetto della terza parte del volume. In questo contesto viene prestata grande attenzione anche al rapporto tra esegesi e fede.
Nato per gli studenti e per gli animatori dei gruppi biblici, cioè in funzione dello studio della Sacra Scrittura, il volume è chiaro e concreto, ben fondato nell'impianto e nell'approfondimento teorico.
Sommario
Prefazione. Introduzione. I. UN PERCORSO PERSONALE PER LA COMPRENSIONE DELLA BIBBIA. La presa di coscienza. 1. Percezione del testo. 2. Interpretazione del testo. II. VARIETÀ E RICCHEZZA DEI METODI ESEGETICI. 3. Esegesi e interpretazione: dagli inizi a oggi - una panoramica. 4. Nuovi approcci metodologici. III. PER COMPRENDERE UN TESTO. 5. I testi come comunicazione linguistica. 6. Elementi basilari dell'interpretazione dei testi biblici. 7. Dalla parola al testo - Elementi costitutivi e dimensioni. IN CONCLUSIONE. 8. Lo studio della Bibbia. APPENDICI. 1. Soluzione degli esercizi. 2. Schema per l'analisi narratologica. 3. Tavola cronologica. 4. Note per un'analisi dettagliata dei testi biblici. 5. Punti fondamentali per la preparazione di un discorso. 6. Traslitterazione dell'ebraico e del greco. 7. Aiuti per la ricerca della bibliografia. 8. Glossario. 9. Indice della letteratura citata nel volume. 10. Indice dei passi biblici (scelta). 11. Indice delle cose. 12. Abbreviazioni.
Note sull'autore
GEORG FISCHERsj, nato nel 1954, fa parte della Compagnia di Gesù dal 1972. È professore di Antico Testamento alla Facoltà teologica dell'Università di Innsbruck. Presso le EDB ha pubblicato, con K. Bakhaus, Espiazione e redenzione. Prospettive dell'Antico e del Nuovo Testamento (2002) e La preghiera nella Bibbia. I temi della Bibbia 14 (2011).
Note sul curatore
SIMONE PAGANINI (Busto Arsizio 1972) ha studiato filosofia e teologia a Firenze, Roma e Innsbruck. Dopo una tesi di dottorato sul profeta Isaia diviene professore assistente al dipartimento di esegesi dell'Antico Testamento all'Università di Vienna. Dopo due anni trascorsi come research fellow all'Università di Monaco di Baviera, dove si abilita con una tesi sui Dead Sea Scrolls e in particolare sul «Rotolo del Tempio», ha ora l'incarico di professore associato e docente di ebraico, aramaico, storia d'Israele, Qumran ed esegesi dell'Antico Testamento all'Università di Innsbruck. Ha pubblicato presso le EDB Qumran le rovine della luna. Il monastero e gli esseni, una certezza o un'ipotesi? (2011).
Descrizione dell'opera
La Prima lettera ai Tessalonicesi è il più antico scritto di Paolo a noi pervenuto. Porta tracce evidenti del lieto annuncio, dapprima dato da Paolo con la sua predicazione e la sua presenza, e poi ricevuto nella comunità di Tessalonica. È il dinamismo di una fede viva che, dopo essere stata accolta, diventa motivo di crescita, di ringraziamento, di condivisione verso altri.
Dopo una introduzione complessiva al contenuto della Lettera, il testo di quest'ultima viene proposto in brevi pericopi successive, con relativo commento teologico e tematico. Segue un suggerimento di interiorità, in stile poetico-meditativo, per la preghiera e per la risonanza nella vita.
L'autrice ha fatto parte della squadra delle firme che si sono avvicendate nella redazione dei "Sentieri paolini" di Avvenire, la rubrica di prima pagina resa particolarmente nota dai "Mattutini" del card. Ravasi. Il volume è il frutto di quella esperienza.
Sommario
INTRODUZIONE. Motivo e scopo della lettera. Luogo, data, contenuto e struttura della lettera. Alcuni temi prioritari della lettera. A modo di conclusione. SPUNTI DI MEDITAZIONE. Dinamica di vita. Dentro la parola. L'imitazione. La seminagione. Via dagli idoli. Il liberatore. Duro lavoro. Nudo annuncio. Con tenerezza. Degna risposta. Potenza rivelatrice. Amicizia divina. Vita in crescita. Irresistibile amore. Desiderio e gioia. Nome e luogo. Cammino senza fine. Totale fiducia. In ogni gesto. Responsabile fatica. Magnanimità e bene. Gioia e ringraziamento. Il soffio in noi. Scegliere il bene. Cantiamo la speranza.
Note sull'autrice
EMANUELA GHINI,bolognese d'origine, è monaca carmelitana scalza a Savona. Ha pubblicato diversi testi di spiritualità e collabora con le EDB fin dai loro inizi; ricordiamo in catalogo Lettera ai Colossesi. Commento pastorale (1990) e Il segreto dei Chassidim (2012).
Ogni attento lettore della Bibbia sa come le narrazioni sui patriarchi siano scandite dal riferimento ai vari luoghi ove Dio si rivela. Uno dopo l'altro questi luoghi arrivano a costituire una mappa della conoscenza di Dio e dell'identità credente. Su questo sfondo si comprende il percorso degli autori che parte dalla terra, dai luoghi e dagli eventi di rivelazione che l'hanno segnata, per introdurre alla comprensione di Gesù di Nazaret