Non sono pochi gli interrogativi intorno a questo libro biblico che si presenta più come un trattato che non come una lettera, secondo i canoni classici delle lettere apostoliche; gli studiosi si sono interrogati sull'autore di questo testo, certamente un ebreo-cristiano di profonda cultura, sensibilità letteraria e grande impegno pastorale, tanto da essere stato attribuito a Paolo. Anche l'individuazione dei destinatari di questo scritto ha fatto discutere gli studiosi, ma al di là di questi dibattiti ancora aperti, resta la grandezza di un documento che offre un robusto contributo teologico alla riflessione sul sacerdozio e sulla mediazione salvifica di Cristo.
Il libro di Daniele, nei vari racconti differenti per linguaggio e attendibilità storica, evidenzia i motivi di speranza di una comunità rappresentata da Daniele e dai suoi amici, durante la persecuzione religiosa al tempo di Antioco IV Epifane (175-163 a.C.). Delinea il volto del credente aperto alla collaborazione con il potere politico e irremovibile nell'esigere la libertà di coltivare le proprie tradizioni e di vivere il rapporto con Dio, creduto attivamente presente nel guidare la storia, nel giudicare le azioni umane e nel donare una vita oltre la morte. Il libro è una rilettura del Primo Testamento, similmente all'Apocalisse di Giovanni, e opera una singolare lettura della storia guidata da Dio altissimo e trascendente e inserito profondamente nella vita umana. Gli eventi sono scoperti come orientati al regno di Dio, dinanzi al quale i regni umani sono colti nella loro provvisorietà. B. Marconcini, che esamina il libro dettagliatamente in unità significative e traduce con chiarezza e fedeltà il testo ebraico, aramaico e greco, presenta i risultati dell'indagine in otto temi teologici, dal regno di Dio al Figlio dell'uomo, dalla preghiera alla risurrezione. L'articolazione in tre parti inquadra il testo biblico nell'ambiente storico-letterario proprio dell'ellenismo in seguito alla morte di Alessandro Magno (323 a.C.), con accenni alla dimensione estetica e al rapporto con gli scritti di Qumran. I quattro Indici finali, assieme al Lessico biblico-teologico e simbolico, permettono al lettore di ritrovare il pensiero degli studiosi e i paralleli biblici con la possibilità di approfondimenti personali utilizzando anche la vasta bibliografia ragionata e generale.
Questa edizione del Vangelo di Marco è un commentario di taglio scientifico che utilizza non solo il metodo storico-critico, ma i metodi sincronici che prediligono l'analisi narrativa del testo così come oggi è nelle nostre mani. Quale è l'intreccio del racconto? Quali sono le grandi tensioni narrative del testo? Che tipi di reazione suscita nel lettore? Quali compiti quest'ultimo si assume? Come sono costruiti i personaggi che compaiono sulla scena?? Ecco alcune delle domande che hanno spinto l'autore, S. Grasso, alla composizione di questo commentario che vuole guidare alla comprensione profonda del racconto che da duemila anni ha suscitato in uomini e donne coraggiosi scelte di fede in Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
Questa edizione della lettera agli Efesini è un commentario di taglio scientifico che offre uno studio originale sulla struttura letteraria del testo. Nel testo si trova l'analisi esegetica dettagliata di tutto il libro e la metodologia che adotta non solo il metodo storico-critico, ma anche l'analisi retorico-letteraria; una nuova traduzione e una spiegazione del testo, a un tempo scientifica e sapienziale. A cura di S. Romanello.