Alcuni dei più importanti filosofi viventi discutono di un problema cruciale del nostro tempo: qual è il ruolo che la religione ricopre nelle nostre vite? Judith Butler, Jürgen Habermas, Charles Taylor e Cornel West discutono di secolarizzazione e sfera pubblica, fanatismo e tolleranza, disobbedienza civile e tradizioni profetiche. Nei loro capitoli così come nei loro intensi e sinceri dialoghi, i quattro filosofi e i loro ospiti tratteggiano una nuova concezione delle problematiche e delle potenzialità della religione nella sfera pubblica di una società compiutamente post-secolare.
Esiste un conflitto tra le religioni? Tra le civiltà? E se esiste, può essere giustificato dall'antagonismo tra un Occidente ancorato alla modernità e alla laicità, e un islam congelato nella fede e nella tradizione? A partire dagli attentati dell'11 settembre, il testo analizza la natura profonda dei loro autori e la complessità dei loro rapporti con l'Occidente. Invitando il lettore a fare un'opportuna distinzione tra islam e islamismo, e mettendo l'accento sulla grande disomogeneità dell'islam contemporaneo, l'autrice analizza il problema prendendo ad esempio la Turchia dei nostri giorni".
Rito e modernità si propone di cambiare radicalmente la nostra concezione del rito. Con l'aiuto di prospettive psicoanalitiche e antropologiche, illustra il processo di creazione di mondi "come se", fondati nella capacità della mente di immaginare universi condivisi, di passare da un mondo immaginario all'altro, comune al rito e al gioco. I riti tracciano i confini dei mondi immaginari, tra cui l'empatia e altri ambiti di creatività, come la musica, l'architettura e la letteratura. I riti ci permettono di vivere in un mondo intrinsecamente imperfetto.