«Lì dove ogni riconoscimento, anche minimo, della propria fragilità è considerata una debolezza, una vergogna e qualcosa da nascondere il più possibile, tra queste pagine vogliamo invece riprenderci in mano questo diritto. Ne va della nostra libertà, e in ultima analisi della nostra stessa identità. In un mondo in cui non c'è spazio per la fragilità, queste pagine vogliono essere un atto di realismo. Persino di coraggio, perché in esse vogliamo riflettere sull'unica realtà che ci rende veritieri. Quella fragilità che nessun filtro, nessun prodotto e nessuna palestra possono toglierci: in questo scritto cercheremo di capire cosa significa essere fragili, e perché questa è la migliore condizione esistenziale che ci dà la possibilità di guardarci davvero dentro per trovare l'unico che, di questa fragilità, non si spaventa affatto: Dio».
Questo è un libro per gente in crisi e in particolare «crisi di fede». A partire dalla sua esperienza pastorale, l'autore, gesuita e teologo, esamina le più frequenti obiezioni e difficoltà che trova la fede. Fino a scoprire che la fede è in crisi o non è. La tradizione biblica ne parla come di uno squilibrio o una serie di squilibri che sono i passi di un pellegrinaggio. I pellegrini sanno che «la fede entra dai piedi» «perché essa è quel modo innato e sempre nuovo di «tornare a toccare terra».
Il Verbo di Dio si è fatto carne, si è fatto bambino e uomo fragile per portarci la vita in abbondanza, per portare la sua stessa vita divina in noi. Un dono che era inimmaginabile nella sua immensità per gli uomini. Il signore Gesù è entrato concretamente nel mondo e nella storia, è venuto in un contesto umano preciso. Ma da allora continua a venire e ogni Natale è per farne memoria viva. «Signore, abbiamo l'abitudine di abituarci a tutto ... Insegnaci a ricordare che Tu, Gesù Cristo, hai sempre rotto le coordinate del prevedibile...», ha scritto il padre gesuita Luis espinal camps. che possiamo non bituarci alla bellezza del mistero dell'Incarnazione che continuamente si rinnova, giorno dopo giorno, nella sua imprevedibilità dentro la nostra sistenza quotidiana. La preghiera in questo tempo di preparazione immediata al Natale ci dilati il cuore allo stupore e alla gratitudine per accogliere nel nostro oggi in pienezza il signore, della vita che continua a farsi come noi per farci come Lui.
La proposta di queste brevi meditazioni vorrebbe essere proprio questa: entrare sempre più profondamente nel mistero di Maria per ottenere dallo Spirito Santo l'immensa grazia di poterla rivivere, fino a diventare Lei una vera immagine. Essere una presenza viva di Lei nel mondo, facendo rilucere qualcosa della sua bellezza e della più grande Luce di Infinito di cui Ella è solo trasparenza.
Questo agile sussidio nasce da un corso on line tenuto per le animatrici e animatori della Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Con la pubblicazione in formati cartaceo vogliamo aiutare la Rete a crescere nella consapevolezza della propria identità: all’interno di questa rete un ruolo cruciale lo svolgono coloro che devono animare gli altri ad una vita di preghiera, guidando i gruppi locali ad approfondire la spiritualità del Sacro Cuore e a conoscere le intenzioni che il Papa ci affida ogni mese
Come non si improvvisa l'amore, così non può essere improvvisata la nostra preghiera di adorazione. È attraverso le Rivelazioni che Gesù ha fatto a santa Margherita Maria, che possiamo conoscere il vero messaggio della spiritualità del Sacro Cuore, il senso della nostra Consacrazione al Cuore divino di Gesù. In queste adorazioni, non solo vogliamo leggere con il cuore il suo messaggio, ma vogliamo accogliere dentro in noi la sua richiesta di amare con Lui, ma attraverso di noi. È un atto d'amore che Gesù compie verso noi avvicinando il suo Cuore al nostro e infiammandolo della sua stessa carità. Così il nostro cuore si rende capace di un amore più grande, un amore capace di "riparare" tutto quello che offende il suo Amore, e liberare l'umanità della "dannazione eterna". Strumento utile per l'aiuto alla preghiera di tutte le persone che faticano a stare in adorazione. Per chi è devoto al Sacro Cuore di Gesù.
"Il libro di Giobbe è un grido contro Dio nel cuore della Bibbia. Un grido di ribellione, gettato in alto da un innocente che soffre. Giobbe è quel giusto che ha il coraggio di dichiarare ingiusta la sua sofferenza. Perciò chiama Dio a processo. L'intero libro di Giobbe è una accusa a Dio a partire dalla domanda che attraversa la storia senza risposta: perché il male?"
Raccolta di catechesi sui Salmi penitenziali. Queste catechesi sui Salmi penitenziali vogliono farci ritrovaren quello che veramente è il valore grande della nostra fede e il nostro vivere di conseguenza. Dal momento che nessuno di noi è immune dalla tentazione, è urgente riaffermare che la grandezza dell'uomo è la fede, così come la grandezza di Cristo si è espressa nel suo abbandonarsi alla volontà del Padre.
Quando ci mancano le parole per dire quello che il cuore sente, ciò spesso è dovuto al fatto che abbiamo dimenticato il "suono del silenzio". Si, il silenzio è l'unica parola vera che dà significato al nostro parlare, la bellezza del nostro essere cristiani. Ma, il silenzio non s'impara dai libri: è solo frutto dell'esperienza del nostro stare davanti a Dio e del nostro sapere ascoltare la sua Parola.
L'adorazione eucaristica coinvolge mente e cuore nel dinamismo di una preghiera che si nutre di momenti di riflessione sulla Parola di Dio e si apre a un più profondo gesto di contemplazione e lode. Personale o comunitaria, la preghiera davanti all'Eucaristia raccoglie il credente nel centro della sua vita e lo apre agli orizzonti sconfinati della santità di Dio, della vocazione cristiana, della comunità degli uomini. Le tracce per l'adorazione qui proposte si ispirano ad alcuni momenti dell'esperienza di San Paolo, apostolo del Vangelo della grazia e della libertà. Essere di Cristo, testimonia San Paolo, significa vivere nella libertà di un Amore che ci genera e rigenera ogni giorno. La preghiera ci riporta e riaffida alla grazia di questa vocazione, le tracce di adorazione qui proposte ne scandiscono i momenti e ne richiamano l'orizzonte.
L’adorazione è vivere l’esperienza del nostro rapporto con Dio: è un rapporto che entra nell’intimo del cuore, trasformando la nostra stessa esistenza, un rapporto che lascia il segno di quello spirito profetico, del quale i profeti sono testimoni. Ci accompagna in questo tempo di adorazione la Parola che Dio ha detto attraverso la bocca del profeta Sofonia e del profeta Aggeo. I profeti vivono l’esperienza di questo rapporto che distrugge e rinnova. Anche noi siamo chiamati a vivere questa esperienza, perché questo è il senso dell’adorazione. Adorare è affermare l’esperienza di fede che rivela e realizza la presenza di un Dio che si comunica all’uomo, un Dio che non si ferma a quello che ho fatto o faccio, ma a quello che sono. Stare davanti a Lui è come vivere l’esperienza di un terremoto che mette sottosopra la nostra vita interiore, ci fa prendere coscienza della nostra pochezza, dello sgomento e della paura che ci attaccano. La pace, però, è sempre alla fine di questo rapporto. E’ così l’esperienza racchiusa in questa preghiera di adorazione.
Don Luigi Oropallo, nato a Firenze il 19 marzo 1949, dopo gli studi compiuti presso l’Università di Firenze nella Facoltà di Matematica, nel 1972 è entrato nel Seminario diocesano ed è stato ordinato sacerdote il 12 aprile 1979. Ha esercitato il ministero pastorale in diverse parrocchie della diocesi fiorentina; nel 1966 è stato nominato canonico della basilica di San Lorenzo e attualmente è preposto e parroco del Santuario Mariano della diocesi nella basilica di Santa Maria dell’Impruneta. Dal 1995 è direttore dell’Apostolato della Preghiera ed è impegnato nella predicazione di ritiri, esercizi e ore di adorazione eucaristica. Presso le Edizioni AdP ha già pubblicato Tu sei la nostra vita; Davanti al Signore e Vogliamo vedere Gesù; Il Rosario, oltre a numerosi articoli su e Il Messaggio del Cuore di Gesù.
O Gesù, in questi giorni di attesa del tuo Natale ci raccogliamo intorno al tabernacolo perché tu stesso disponga i nostri cuori e li arricchisca della tua pienezza. Sentiamo infatti risuonare dentro di noi la tua voce.
Nel suo cammino lungo la via dolorosa Gesù incontra una folla che gli manifesta odio e disprezzo ma anche chi gli esprime sentimenti di pietà
e compassione compiendo un qualche gesto d’amore per lui. In quella folla ci siamo anche noi. Ognuno è spinto a chiedersi in quale categoria di persone egli incontra il Cristo sofferente: tra coloro che si limitano
ad uno sterile sentimento di compassione, superficiale e passeggero,
oppure con gli Apostoli, fuggiti per paura di compromettersi?
Tra i carnefici che si accaniscono contro di lui, oppure con Maria
e Giovanni o con le pie donne, affezionate e fedeli?
Insomma qual è il nostro ruolo nella Passione di Cristo?
Incamminarsi con Cristo sulla via della Croce significa aprire il proprio cuore e la propria vita al mistero dell’amore senza limiti e misura del Padre per l’uomo di ogni tempo. La Croce è il luogo fondamentale della redenzione. Il sacrificio di Cristo ha trasformato questo orribile strumento di tortura e di morte in albero della vita, in sorgente inesauribile di salvezza. Il discepolo autentico è chiamato ad amare la Croce e a seguire il Maestro, inerpicandosi lungo i tornanti aspri e impervi del Golgota, superando le pendenze dell’egoismo, di una fede fatta di vuoto ritualismo, di superficiale adesione e appartenenza a Cristo. Le ultime ore della vita terrena di Gesù sono popolate da figure nei cui tratti è possibile riconoscere i nostri volti, le nostre storie, i cui gesti e le cui parole assomigliano fin troppo alle nostre.
Luigi De Angelis è nato a Sezze (LT) il 20 aprile del 1968. Ha frequentato il Liceo Classico “Pacifici e De Magistris” della sua città e si è laureato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma. Dopo aver svolto il servizio civile, quale obiettore di coscienza, presso una comunità di recupero per tossicodipendenti, ha iniziato a svolgere la professione di avvocato. Da sempre è impegnato nel mondo del volontariato e dell’associazionismo cattolico. Ministro straordinario dell’Eucarestia, è stato catechista, educatore di gruppi giovanili, presidente dell’Azione Cattolica. Attualmente è impegnato in campo culturale e socio-politico.
In questo opuscolo l’Autore ci invita a concludere l’anno in preghiera, con un atteggiamento di gratitudine e di riconciliazione.
La novena del Santo Natale era una pratica assai diffusa in Italia e si e andata sempre rinnovando. Le meditazioni sono offerte non solo agli animatori dell'Apostolato della Preghiera ma a tutti coloro che vivono lo spirito di Preghiera e servizio". "
Questo volume raccoglie alcune delle meditazioni di Mons. Luigi Oropallo, frutto della guida di Ore di adorazione, sul libro della Lamentazioni e sul libro di Baruc. Queste meditazioni traggono spunto da due Libri dell'Antico Testamento - il libro della Lamentazioni e il libro di Baruc - che esprimono la situazione di profonda umiliazione e di estremo dolore del popolo ebreo, dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme e l'esilio in Babilonia. Questi libri esprimono, pero', anche la speranza di una salvezza, di una rinascita del popolo (Rivestiti, Gerusalemme, dello splendore della gloria che ti viene da Dio", dice il profeta Baruc, annunciando il ritorno degli esiliati a Gerusalemme), speranza che si basa sul riconoscimento delle proprie colpe e, soprattutto, sull'amore misericordioso e fedele di Dio... "
La tradizione della Via Crucis della Chiesa Latina viene confrontata e analizzata in parallelo con la tradizione contemplativa della Chiesa Orientale in questo strumento per la meditazione pasquale. Con le icone, le riflessioni e le preghiere, questo libro desidera coniugare la tradizione della Chiesa Latina della Via Crucis, alla contemplazione che l'Oriente Cristiano riserva al Mistero Pasquale: quest'ultima ci porta dal giardino dei Getsemani a quello della Risurrezione. La meditazione della Scrittura - auspicata da G.P. II - viene cosi abbinata a delle preghiere tratte dal tesoro della Chiesa d'Oriente (il Triodion o preghiera ufficiale della Chiesa per la Settimana Santa)e dell'Occidente (il poema medievale Membra Iesu Christi). Si aggiunge un terzo percorso suggerito dalle vicende del nostro tempo.
Il volume contiene dei preziosi sussidi per momenti di adorazione eucaristica. Don Luigi parla di Gesu, con forza e con amore. Questo libro di don Luigi Oropallo, fecondo evangelizzatore fiorentino, si pone sulla scia dei suoi due precedenti volumi 'Davanti al Signore' e 'Vogliamo vedere Gesu'. Come i primi due, anch'esso contiene dei preziosi sussidi per momenti di adorazione eucaristica. Don Luigi parla di Gesu, con forza e amore. Questo libro vuole aiutarci a pacificare e umanizzare i nostri cuori, a trovare luce e forza per un'autentica conversione e a rafforzare la nostra fede.
Una nuova raccolta di meditazioni nate di getto nella guida di Ore di adorazione eucaristica, raccolte e poi pazientemente limitate e incanalate per rispondere alle esigenze di un testo scritto. Raccolta di materiale per la preghiera personale e per l'animazione di momenti di preghiera di gruppo legato dal filo conduttore espresso dal titolo: Vogliamo vedere Gesu. Vogliamo: indica uno stato d'animo attivo, di decisione, di desiderio efficace. Vedere: e la nostra funzione piu grande, meravigliosa. Inizia sul piano fisico, ma continua indefinitamente su quello intellettuale ed emotivo. Gesu: quello che i primi discepoli vedevano era il Figlio di Dio, il Redentore. E quuello che anche noi possiamo vedere, nel fratello che ci cammina accanto, e ancora Gesu.