L'autore in questo romanzo si propone di narrare l'odissea delle genti dalmate attraverso le tempeste del Novecento: dal crollo dell'impero austro-ungarico alla dissoluzione della ex-lugoslavia. Conflitti di razze, di ideologie, di nazionalità, di religioni, vissuti sulla pelle di gente comune di una terra di frontiera, la più sconosciuta d'Europa. Ne risulta l'affresco di un mondo in parte scomparso, ma che ha lasciato una scia di rancori, di sconfitte non digerite. Di problemi etnici e religiosi tuttora aperti, di strascichi giudiziari, di controversi tra Stati, di immaginar! collettivi contrapposti e tuttora incomunicabili.