I gialli non gli piacevano nemmeno. Poi un'estate, grazie a un libraio, Giancarlo De Cataldo ha cambiato idea. Ed è diventato l'autore di indimenticabili storie di genere, capace di tradurre in fiction la dura realtà del crimine in bestseller come "Suburra" e "Romanzo criminale". In questo libro ricorda le molte e varie letture che hanno costellato il suo percorso, ripercorre le lezioni apprese nel tempo anche nel prezioso laboratorio della scrittura a quattro mani con Carlo Bonini, riassume il grande cambiamento che il genere poliziesco ha conosciuto in questi anni anche grazie ad altre forme narrative, come le serie televisive. E si pone domande fondamentali per chi aspiri a diventare autore di "storie nere". Quanto pesa la contaminazione della realtà? C'è differenza tra "raccontatore di storie" e scrittore? Come si costruisce un personaggio? Come ci si immedesima nel "cattivo"? Come si trasforma un romanzo in un film?
Roma, 1608-1609. Il mondo ecclesiastico e aristocratico acclama l’arrivo dei massimi compositori e virtuosi della tastiera del secolo XVII, Girolamo Frescobaldi (1583-1643), allora all’inizio della sua fulgida parabola artistica. Attorno a lui e alla giovane cantatrice Angiola Zanibelli, entrambi appartenenti al seguito di un mecenate ferrarese desideroso di diffondere anche a Roma una delle attrattive del ducato estense, il “Concerto delle dame”, si tessono trame, si ordiscono intrighi, si scambiano favori, sullo sfondo fastoso dei cerimoniali della corte pontificia, nella quale la raffinatezza degli intrattenimenti musicali e le contese fra i cardinali per assicurare alla propria disponibilità i migliori artisti del momento si accompagnano all’intento di occultare o di contrastare l’incedere inesorabile dei tempi. Sale, palazzi, basiliche, piazze e vie fanno da palcoscenico a feste sfarzose, colloqui furtivi, incontri passionali, conflitti lancinanti ed esecuzioni capitali, in un succedersi di eventi che vedono le esistenze privilegiate dei nobili fare da contraltare alla infime condizioni del popolo. Attraverso le vicende di una variegata galleria di personaggi, alcuni dei quali inventati, altri realmente esistiti, prende corpo l’immagine di una città resa dai papi e dalle grandi famiglie gentilizie teatro di sanguinosi scontri di potere ma anche crocevia del pensiero, della musica, dell’arte e della scienza: un affresco storico che ritrae gli albori di un’epoca ravvivata da un nuovo senso estetico e dal lume delle scoperte galileiane.