Si raccolgono qui i risultati della seconda fase del progetto di ricerca di interesse nazionale dedicato alla costruzione dell'atlante storico dell'istruzione negli stati italiani dall'età delle riforme fino alle soglie dell'unità nazionale, che sono stati presentati al convegno "Per un atlante storico dell'istruzione maschile e femminile in Italia tra '700 e '8002 (Perugia, 28-31 maggio 2008), e si compie così un ulteriore passo nell'avanzamento dei lavori. Al volume dei saggi è allegato il tomo della cartografia, che raccoglie ottantuno nuove carte storiche, che si affiancano alle precedenti quarantasette, e che forniscono così i primi elementi iconografici omogenei di comparazione tra le diverse realtà politiche studiate.
Il testo sui cento anni di "Scuola Italiana Moderna", la rivista scolastica italiana più antica e ampiamente diffusa tra gli insegnanti, offre l'occasione per una rilettura della complessa vicenda della scuola elementare italiana fra Otto e Novecento. I numerosi contributi del volume mettono in luce la dimensione quotidiana della scuola, attraverso l'analisi dei contenuti culturali e degli indirizzi didattici via via proposti dalla rivista, e ne evidenziano il ruolo di mediazione tra la programmazione ministeriale e i dibattiti scolastico-educativi, da un lato, e il mondo degli insegnanti e della scuola, dall'altro.
La continuità educativa nella prospettiva dell'innovazione istituzionale e della teoria pedagogica. Concetti cardine quali "sviluppo integrale della persona", "ecologia della formazione", "qualità dei contesti educativi" costituiscono i fulcri interpretativi di un discorso che intreccia le problematiche didattiche con quelle più schiettamente pedagogiche, ricavandone un messaggio di ampia applicazione teorica e operativa.
Entriamo, con le riflessioni raccolte in questo volume, nel "laboratorio" della crescita umana, per cogliere i segni che accompagnano lo schiudersi della vita e il suo realizzarsi, sin dall'inizio, in un universo di relazioni. Il lettore è guidato a conoscere i volti dell'infanzia che abita il nostro tempo, a scoprirne i bisogni e le risorse, ad ascoltarla e ad ascoltarsi attraverso essa. In quanto "primo mondo" in cui il bambino dà inizio alla sua esistenza, la famiglia viene rilanciata come matrice originaria di significati, in relazione alle sfide che provengono dai nuovi modi di essere padre e madre oggi. Il recupero del "familiare" diventa promozione anche di una genitorialità sociale, che trasforma la comunità in "culla emotiva" dove i bambini vengono accolti.
Monica Amadini è ricercatore di Pedagogia Generale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia. E' membro del comitato direttivo del Centro Studi Pedagogici sulla Vita Matrimoniale e Familiare (CeSPeF). Ha pubblicato: Memorie ed educazione, La Scuola, Brescia 2006.
Il libro analizza il frutto più significativo dell'incontro tra la Democrazia cristiana e il Partito socialista avvenuto tra il 1962 e il 1968: l'avvio di una politica sociale dell'istruzione. Nella convinzione che il potenziamento dell'istruzione potesse costituire il motore principale per lo sviluppo economico e il progresso civile, il progetto auspicava anche l'avvio del passaggio da democrazia formale a democrazia sostanziale ed il libro sottolinea i passaggi che nella storiografia scolastica spesso sono stati condizionati da pregiudizi ideologici.
Il volume offre una serie di esplorazioni storico-educative, che mettono a fuoco una pluralità di vicende, itinerari e modelli pedagogici che testimoniano l'impegno educativo dei cattolici anche nel settore extrascolastico. Ne risulta un panorama vasto e articolato, in grado di fornire un significativo contributo di conoscenze alla complessa storia dell'educazione cattolica dell'Otto-Novecento.