Nel nostro tempo la crisi dell'umano diventa la rivelazione più tangibile e toccante dell'esclusione di Dio dall'orizzonte della vita e della storia. Con questa crisi anche i presbiteri devono fare i conti: e se talora si estremizza in comportamenti devianti o rinunciatari, essa può rappresentare uno straordinario luogo di irruzione della Grazia di Dio che trasforma, rigenera e trasfonde nuova gioia. Nato da un cammino di Esercizi Spirituali, il testo, seguendo la traccia della Lettera agli Ebrei, identifica tale gioia nella riscoperta dell'umanità sacerdotale. "Prima di tutto un uomo": debole per le ferite e grande nel ministero, padre e figlio, fratello e sposo, incarnato nel tempo e spalancato all'eternità. Uomo che sembra raccogliere il grido di Agostino a chiunque cerchi quel Dio che neppure i presbiteri troveranno mai abbastanza: "Non uscire da te, entra in te stesso: è nella tua umanità che abita la verità".
«Il sacerdote deve essere uomo di comunione, aperto a tutti, capace di far camminare l’intero gregge che la bontà del Signore gli ha affidato, aiutando a superare le divisioni, a ricucire strappi, ad appianare contrasti e incomprensioni, a perdonare le offese» (Benedetto XVI). Questo volume delinea con chiarezza l’identità del presbitero nell’ampio orizzonte della comunione ecclesiale, mettendo in evidenza la natura comunionale del sacramento dell’Ordine, la centralità del Presbiterio riunito intorno al Vescovo e il valore dell’amicizia sacerdotale. Nello stesso tempo fa trasparire tutto il valore dei Consigli diocesani, quali segni di comunione presbiterale.
Il vescovo di Como raccoglie, dalla sua lunga esperienza come formatore e pastore, i punti fondamentali concernenti l'essere uomo consacrato al servizio del Vangelo nella società di oggi. Un tempo si pensava che l'essere prete fosse un'altra cosa dall'essere uomo: la novità di questo libro sta nel legame forte, organico, tra l'essere pienamente e felicemente prete e l'essere pienamente uomo. In occasione dell’Anno sacerdotale, un testo che è in grado di stimolare la riflessione su una figura in evoluzione come quella del prete.