Psicologia clinica è uno strumento di consultazione che offre a chi si accosta per la prima volta ai diversi temi della diagnosi, dei trattamenti, della ricerca, le nozioni di carattere generale, presentate attraverso una revisione della letteratura internazionale, dai testi fondamentali o storici fino ai lavori più recenti.
Allo stesso tempo, grazie all'introduzione di lavori dal respiro più ampio, che stimolano il giudizio e la riflessione critica, Psicologia clinica offre anche al professionista esperto un'occasione di confronto con le opinioni, le interpretazioni, i metodi di lavoro di alcuni fra gli autori più rappresentativi per ciascun argomento. L'articolazione in cinque volumi è stata concepita in modo che ciascuno di essi mantenesse una propria autonomia e potesse essere consultato indipendentemente dagli altri, anche se la concezione unitaria dell'opera consente, su molti temi, la possibilità di una lettura "trasversale", per acquisire informazioni più estese ed approfondite.
I contributi che compongono questo volume sono la descrizione di alcuni momenti specifici che caratterizzano la relazione fra psicologo clinico e paziente: primo approccio, presa in carico, formulazione e comunicazione della diagnosi. Oltre all'inquadramento storico e alla revisione della letteratura più recente, i capitoli illustrano, anche attraverso l'esempio di una numerosa casistica, il particolare assetto cognitivo-emotivo richiesto da questa relazione.
Indice
PSICOLOGO CLINICO E PAZIENTE
1. La relazione tra psicologo clinico e paziente, di M. Lang
Chi si rivolge allo psicologo clinico?
«La persona che ho di fronte ha effettivamente bisogno di me?»
Il "problema" del paziente
II riconoscimento della sofferenza
La richiesta di aiuto
L'accessibilità del clinico
Gli strumenti dello psicologo clinico
Gli errori del clinico
1. L'errore del clinico è un errore cognitivo o emotivo?
Alcune riflessioni metodologiche
2. II processo diagnostico, di L. Balestri, S. Orefice, A. Pandolfi
Dal concetto tradizionale di diagnosi al processo diagnostico
L'effetto della diagnosi nosografica sul paziente
Dalla diagnosi nosografica alla "diagnosi funzionale"
Il processo diagnostico
Caratteristiche del processo diagnostico
L'alleanza di lavoro nel processo diagnostico
Ostacoli all'alleanza diagnostica
L'uso di strumenti diversi nel corso del processo diagnostico
La collaborazione tra clinici diversi
La "sintesi"
II COLLOQUIO CLINICO
1. Evoluzione storica del colloquio clinico, di M. Lang
Gli anni '40
L'evoluzione dei modelli di disturbo psichico
La relazione tra diagnosi e trattamento
II modello di colloquio non psichiatrico
Gli anni '50-'60
Dalla fine degli anni '60 ai primi anni '90
Gli anni '90
La relazione tra diagnosi e trattamento
Al di là dei modelli: il colloquio clinico di consultazione. L'attenzione al modello del paziente
2. La sfiducia e la diffidenza. Un criterio formativo al primo colloquio, di M. Lang e S. Orefice
La specificità del primo colloquio
Il primo colloquio come esame obiettivo
Psicologizzazione precoce e ritualizzazione
La sfiducia e la diffidenza
La possibilità di non capire
3. II primo colloquio, di J. Sommers-Flanagan e R. Sommers-Flanagan
Tipi di domande
Vantaggi e svantaggi delle domande
Indicazioni pratiche per l'uso delle domande
Obiettivi del primo colloquio
Identificazione, valutazione ed approfondimento del problema più rilevante per il paziente
Raccolta di informazioni sull'ambiente di vita e la storia personale del paziente
Valutazione dello "stile" relazionale
Situazione attuale
Identificazione degli obiettivi e verifica dei cambiamenti
Fattori che influiscono sulle modalità del primo colloquio
Questionari
Contesto istituzionale
Orientamento teorico
Formazione e affiliazione professionale
FORMULAZIONE E COMUNICAZIONE
DELLA DIAGNOSI
1. Integrazione degli elementi diagnostici e loro comunicazione, di D. Luzzati
Test e colloquio
Comunicazione della diagnosi
Integrazione fra professionisti
Comunicazione della diagnosi al paziente
2. La restituzione della psicodiagnosi, di L. Balestri, S. Orefice e A. Pandolfi
La cosiddetta "restituzione"
La restituzione del paziente
Diversi tipi di restituzione
L'alleanza nella restituzione
Alcuni esempi clinici
3. Diagnosi e test nel rapporto con il paziente: la restituzione, di R. Canestrari e A. Godino
Proprietà e limiti generali dei test psicologici
Criteri e finalità della comunicazione dei risultati
La restituzione come parte della diagnosi e della terapia
Il volume si rivolge a operatori - specializzandi in psichiatria e psicologia clinica, medici e psicologi in formazione, ma anche dietisti e nutrizionisti - che si avvicinano alla diagnosi ed alla terapia di pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare: tali disturbi, infatti, meritano ormai una collocazione particolare nell'iter formativo dei clinici sia per l'ingente numero di pazienti che necessitano di assistenza, sia per i particolari strumenti teorici e tecnici che la letteratura internazionale mette a disposizione.
Questo manuale è costruito in modo da fornire al lettore una panoramica delle diverse possibilità di interpretazione dei sintomi e, quindi, delle metodiche di cura offerte da modelli teorici differenti.
Innanzitutto, però, vuole essere guida per la costruzione di un percorso concettuale - che parte dalla diagnosi per giungere alla terapia - che il clinico possa mettere in atto nell'accostarsi ai pazienti: può risultare complesso, infatti, orientarsi nei diversi ambienti clinici in cui è possibile operare (ambulatori, day-hospital, strutture residenziali) e utilizzare i contributi della letteratura per formulare alcune indicazioni al trattamento.
La presenza nel volume di una guida per l'intervista diagnostica focalizzata sui sintomi (The Eating Disorder Examination) permette al lettore di avere a disposizione un prezioso strumento per la diagnostica descrittiva e una intervista semistrutturata utilizzabile per la ricerca.
Romana Caruso, medico specializzato in psichiatria, collabora per la ricerca e l'attività clinica con il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell'Azienda USSL 18 di Brescia, del quale è stata uno dei principali promotori. Ha svolto stage di formazione in Italia e all'estero ed è autrice di numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali. Si occupa, in particolare, dei disturbi del comportamento alimentare nell'infanzia e nell'adolescenza e dell'area della prevenzione. Fausto Manara, medico specializzato in neurologia e in psichiatria, è professore di Psichiatria all'Università di Brescia, dove è responsabile del centro per i Disturbi del Componamento Alimentare dell'Azienda USSL 18. È Presidente della Società Italiana per la ricerca e la formazione in sessuologia e Vice presidente della Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare. È autore di oltre 150 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e di 14 volumi, tra i quali Anoressia nervosa. Tra psichiatria, psicologia e medicina (Angeli, 1991).
Indice
Parte I Linee guida per la diagnosi - Romana Caruso, Fausto Manara, Peculiarità della diagnosi descrittiva - Christofer G. Fairburn, Zafra Cooper, Uno strumento per la diagnosi : The Eating Disorder Examination - Massimo Cussolaro, Lorenzo San Martino, Elisa Zardo, La valutazione psicometrica - Franco Del Corno, Margherita Lang, La diagnosi testologica - Fausto Manara, La diagnosi della relazione di coppia - Marcia Rorty, Joel Yager Ipotesi patogenetiche : l'abuso sessuale - Renato Candrina, Gli aspetti medici - Parte II Linee guida per il trattamento - I luoghi - Riccardo Dalle Grave, Il trattamento ospedaliero - Giuseppe Malfi, Gian Giacomo Rovera, Il trattamento in day-hospital - Romana Caruso, Brunella Pasquini, L'utilizzo di presidi nutrizionali in regime ambulatoriale - Teorie e tecniche - Maurizio Dodet, Il modello cognitivo post-razionalista - G. Terence Wilson, Christopher G. Fairburn, Le terapie cognitivo-comportamentali - Charles C. Hogan, La clinica psicoanalitica: le relazioni oggettuali - Walter Vandereycken, Le terapie familiari - Michel Probst, Walter Vandereycken, Herman Van Coppenolle, L'uso del corpo nella terapia.