Questo volume ripropone un commento al Codice Deontologico diverso dal precedente a cura di E. Calvi, G. Gulotta e collaboratori (1999/2012), in quanto costituito anche da tre norme che sono state modificate rispetto al Codice Deontologico precedente e commentato sia con decisioni ordinistiche, di diverse regioni italiane, che con sentenze di giurisprudenza ordinaria. Esso costituisce una bussola teorico-pratica per orientarsi in una materia così delicata che concerne la correttezza professionale nei riguardi della professione stessa, dei colleghi e soprattutto di coloro che usufruiscono di prestazioni psicologiche.
Il volume costituisce una guida essenziale e completa sull'utilità della psicologia nell'indagine sui delitti. Vengono, infatti, illustrati le tecniche investigative, i metodi di interrogatorio e intervista, le indagini documentali e foniche e lo studio della scena del crimine, impreziositi dall'esperienza dell'autore, che, nel corso della sua pluriennale carriera, ha trattato casi di omicidi, false autoaccuse, sequestri di persona e molto altro ancora.
Il volume nasce da un intenso lavoro interdisciplinare fra diverse Società Scientifiche: si tratta di un documento che rappresenta lo stato dell'arte di una materia dibattuta ogni giorno di fronte l'Autorità Giudiziaria, affrontando argomenti come la memoria ed i fattori che influiscono su di essa, la suggestionabilità, gli esiti psicopatologici che possono derivare da un trauma, il ruolo del consulente tecnico ed i metodi di accertamento. In questo volume gli articoli delle Linee Guida Nazionali-L'Ascolto del minore testimone vengono commentati da avvocati, psicologi, psicoterapeuti, medici legali, neurologi, psichiatri e neuropsichiatri infantili; in tal modo si fornisce ad esperti, magistrati ed avvocati una guida affidabile riguardo i fondamenti scientifici cui occorre attenersi nel giudicare fattispecie in cui il minore è vittima e/o testimone.
L'evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia di memoria e testimonianza infantile ha condotto, nel nostro Paese, alla realizzazione di documenti quali la Carta di Noto, il Protocollo di Venezia e le Linee Guida Nazionali, che costituiscono oggi un riferimento sicuro sia nell'attività diagnostica peritale, sia in quella forense in senso ampio. Il testo tratta, sotto il profilo scientifico e nei risvolti pragmatici, moltissime questioni spinose che si incontrano nella realtà giudiziaria e peritale, quali ad esempio il fenomeno delle memorie "affiorate" in psicoterapia, le false memorie, gli effetti delle domande suggestive etc.. Per ogni aspetto il testo offre una guida empiricamente e scientificamente fondata su come agire in un'ottica forense. Il confronto con la normativa di altri Paesi europei favorisce altresì uno sguardo più ampio che travalicando i confini italiani stimola riflessioni fertili. In un capitolo finale si mostra come le attualità scientifiche possano addirittura condurre alla revisione di un processo in cui il condannato già detenuto in carcere viene scagionato dalle accuse. Un libro che interessa avvocati, magistrati, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, criminologi.