Questo Compendio rappresenta un necessario strumento di lavoro per chiunque voglia operare in campo forense, civile, penale e minorile traguardando aspetti psicologici. Esso costituisce un'interfaccia tra psicologia e mondo forense, consentendo ad avvocati, magistrati, criminologi, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, investigatori e assistenti sociali di conoscere - sia con un taglio giuridico che con un taglio psicologico - gli istituti giuridici fondamentali di ciò che è stato definito il campo del diritto e della giurisprudenza psicologici (per es. l'ambito delle varie capacità: di agire, di stare in giudizio, di intendere e di volere, testamentarie, di testimoniare, ecc.) ed i metodi per diagnosticarli correttamente. Vengono fornite nozioni sia di diritto sostanziale, sia di diritto processuale, che di psicologia. Il giurista si avvicinerà, così, a questioni di carattere psicologico e lo psicologo a questioni di carattere giuridico.
Questo volume ripropone un commento al Codice Deontologico diverso dal precedente a cura di E. Calvi, G. Gulotta e collaboratori (1999/2012), in quanto costituito anche da tre norme che sono state modificate rispetto al Codice Deontologico precedente e commentato sia con decisioni ordinistiche, di diverse regioni italiane, che con sentenze di giurisprudenza ordinaria. Esso costituisce una bussola teorico-pratica per orientarsi in una materia così delicata che concerne la correttezza professionale nei riguardi della professione stessa, dei colleghi e soprattutto di coloro che usufruiscono di prestazioni psicologiche.
Il volume costituisce una guida essenziale e completa sull'utilità della psicologia nell'indagine sui delitti. Vengono, infatti, illustrati le tecniche investigative, i metodi di interrogatorio e intervista, le indagini documentali e foniche e lo studio della scena del crimine, impreziositi dall'esperienza dell'autore, che, nel corso della sua pluriennale carriera, ha trattato casi di omicidi, false autoaccuse, sequestri di persona e molto altro ancora.