Un percorso di riflessione e approfondimento per il nuovo anno pastorale con riflessioni per la condivisione e la crescita delle fraternità presbiterali. Percorsi di ascolto, approfondimento, confronto e studio personale tra presbiteri.
«La formazione del clero non riguarda solo il clero. È irrinunciabile un fraterno camminare insieme con tutto il popolo di Dio per condividere "il pensiero di Cristo"» scrive l'arcivescovo Mario Delpini. In questo Quaderno si mettono in luce le occasioni di formazione offerte a tutte le componenti del popolo di Dio nella Diocesi di Milano, le possibilità di confronto, di formazione personale e comunitaria, secondo quanto indicato nella proposta pastorale dell'Arcivescovo, che invita la comunità intera a «offrire indicazioni, aiuti, discernimento, accompagnamento perché sia benedetto il Dio della vita, perché sia benedetta la vita». E continua Delpini nella sua Prefazione: «Queste parole di benedizione dobbiamo comprendere e imparare, lasciandoci provocare dalle domande e dalle tragedie del nostro tempo, dai pensieri che ci aprono orizzonti impensati, dalle provocazioni che ci mettono a disagio, dai luoghi comuni che sfidano l'invito al confronto con l'ostinazione a non pensare, a rifiutare il confronto».
Il Quaderno della Formazione Permanete del Clero vuole essere uno strumento per preti e diaconi per raccogliere e vivere la proposta dell'arcivescovo Delpini a essere discepoli di Gesù che pregano e insegnano a pregare. È grazie alla preghiera personale e comunitaria che il cammino di una Chiesa sinodale trova senso e riceve forma e forza, come sottolinea l'Arcivescovo. La preghiera per dimorare in Gesù, per essere docili allo Spirito, è «principio di pace e di fortezza», è sollecitudine e cura per le sorelle e i fratelli.
"Siamo chiamati a essere voce di una sapienza più alta, di una interpretazione del tempo e delle vicende che sia più evidentemente ispirata dal Vangelo, di una missione che interpreti la sete e offra l'acqua che zampilla per la vita eterna. Possiamo anche essere ottusi e stolti, attardarci nella banalità, inseguire originalità bizzarre. Ma non è obbligatorio essere stolti. Possiamo anche decidere di invocare, cercare, accogliere insieme il dono che continua a venire dall'alto per rendere feconda di bene ogni terra, ogni persona, ogni situazione." (Mario Delpini)
La fraternità non è una pretesa, quasi il far presente un diritto che autorizza a chiedere agli altri di comportarsi da fratelli, ma una responsabilità da esercitare, una sollecitudine doverosa che si esprime nel prendersi cura dei fratelli e delle sorelle, con una speciale attenzione per chi è più fragile, più in difficoltà, più isolato. La fraternità è un’occasione propizia per sperimentare la pratica di tutto «quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode» (Fil 4,8).
Questo sussidio vuole incoraggiare a percorrere insieme sentieri di vita fraterna, caratterizzando con questa sottolineatura la proposta per l’anno pastorale 2019/2020. I propositi per una riforma del clero che non sia una nuova disciplina, ma una più intensa fraternità e una più abituale pratica sinodale possono trovare negli esercizi e nelle riflessioni proposte una virtuosa attuazione. † Mario Delpini
Questo libro raccoglie la proposta formativa del clero e dei laici della diocesi di Milano. L'obiettivo del percorso è riflettere insieme ed elaborare prospettive praticabili, che abbiano al centro un vero esercizio di fraternità. I testi raccolti rappresentano un avvio per una successiva condivisione tra i vari soggetti coinvolti nella formazione.
Che cosa significa il principio indiscutibile "investire nella formazione", quando si parla del clero? Il personale dedicato e gli strumenti preparati sono destinati a motivare ciascuno perché ciascuno si persuada che c'è bisogno di formazione, di continuare un cammino spirituale, personale e fraterno, di propiziare momenti di confronto e di approfondimento. Il nostro ministero è troppo importante per le comunità: non possiamo accontentarci di ripetere, non possiamo presumere di essere competenti in tutto, non abbiamo abbastanza riserva di parole, di pensieri, di profezia per esonerarci dai pazienti percorsi di ascolto, approfondimento, confronto tra noi, studio personale. "Investire nella formazione" non è un titolo di giornale, non è uno slogan, ma un impegno convinto e serio per servire meglio la Chiesa che amiamo. Ecco: noi vogliamo impegnarci. Mario Delpini.
Al termine di un itinerario formativo articolato in sette "lezioni" tra loro connesse, proposte nelle sette zone pastorali, al clero e ai consiglieri e collaboratori delle comunità, il Vicariato per la Formazione Permanente del Clero della diocesi di Milano ha raccolto in questo volume gli interventi dei relatori intervenuti. Come sottolinea l'arcivescovo Mario Delpini, ciò consente di «apprezzare il disegno unitario e i singoli approfondimenti e offre la possibilità di rileggere, approfondire, discutere i contenuti per rendere più argomentata la persuasione, più illuminata la pratica e più attrezzata la capacità di valutazione critica di quello che le comunità vivono nel desiderio di essere quella Chiesa che Gesù vuole».
In questo quaderno della Formazione Permanente del Clero per l'anno 2015-2016 si offrono le indicazioni e il magistero che l'Arcivescovo ha rivolto nelle sue istruzioni - tenute al presbiterio suddiviso in fasce d'età - circa il tema della fraternità e dell'esercizio di comunione nel ministero per vivere in pienezza la "riforma del clero". Il termine "riforma" - scrive il cardinale Angelo Scola - invera le categorie di "aggiornamento" e di "rinnovamento", cioè le porta a verità, le assume più adeguatamente e dà un'idea più compiuta della natura del cambiamento che sempre caratterizza la Chiesa. Il presente testo vuole dunque essere strumento di riflessione per i presbiteri e per le diaconie a sostegno del loro impegno e lavoro nel vivere passi di riforma.
Questo anno pastorale è polarizzato dal Settimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà qui a Milano. Anche la proposta di Formazione Permanente del Clero intende porre l'attenzione sul tema della famiglia, visitandolo però da un punto di vista particolare. Lo dice bene il titolo che abbiamo scelto per questo nostro Quaderno: Generare alla fede. "Il ministero, la famiglia, la vita di Dio". L'ottica è quella dell'esperienza della fede e l'argomento specifico è il contributo che la famiglia e il ministero sono chiamati a offrire su questo punto in reciproca collaborazione.
Il sussidio fa parte della collana rivolta alla formazione del clero. Le riflessioni, presenti nel volume, pongono attenzione alla figura e alla pastorale di san Carlo Borromeo, a cui è dedicato questo anno pastorale.
Con questa pubblicazione, semplice e snella, si apre la piccola collana dei Quaderni della Formazione Permanente del Clero, pubblicata dal Centro Ambrosiano e pensata per accompagnare il cammino spirituale, pastorale e culturale del Clero della Diocesi di Milano, in diretto rapporto con le proposte dell’Arcivescovo.
Invitati quest’anno dal santo padre Benedetto XVI a vivere un “anno sacerdotale” e dal nostro Arcivescovo a farlo anzitutto “riposando in Dio” desideriamo in primo luogo aprirci all’ascolto della Parola di Dio e fissare lo sguardo su Cristo, “sommo sacerdote della fede che professiamo”. Riposare in Dio è lasciarsi attrarre e ammaestrare dalla rivelazione del grande mistero, dal quale deriva la nostra identità cristiana e ministeriale. Abbiamo così voluto proporre in questo primo quaderno della Formazione Permanente alcune meditazioni sul sacerdozio di Cristo nella Lettera agli Ebrei. Le offriamo a ciascun presbitero e diacono, suggerendo in particolare ai decani di utilizzarle per gli incontri di decanato.
Alle meditazioni seguono quattro ritratti sacerdotali, profili di presbìteri che meritano di essere considerati esemplari, nei quali – per così dire – provare a specchiarci. Il primo è quello del santo Curato d’Ars, del quale festeggiamo quest’anno il 150° anniversario della morte; il secondo e il terzo riguardano due grandi preti della nostra diocesi recentemente beatificati: don Luigi Monza e don Carlo Gnocchi; il quarto presenta la figura autorevole di don Primo Mazzolari. L’incontro con queste forti personalità spirituali ci sarà di aiuto nell’approfondimento e nella testimonianza della nostra identità ministeriale. Anche questi brevi ritratti potranno servire per la meditazione personale e per le riunioni decanali del clero.
Un vivo e sincero ringraziamento a chi ha generosamente collaborato alla stesura di questo testo, fornendo i singoli contributi.
A tutto il presbiterio e a tutti i diaconi diocesani l’augurio di un cammino pastorale illuminato dalla Grazia di Cristo e condotto insieme, in spirito di vera fraternità.