Il tema dell'ascolto nelle situazioni conflittuali a cui gli interventi di mediazione provano a dare una supporto, è cruciale e trasversale a tutte le professioni del sociale. Cosa significa ascoltare queste preoccupazioni e come dare voce ai timori e alle paure di ciascuno, senza che questa importante opportunità diventi solamente occasione in cui è possibile fare emerge, in maniera incontrollata, contrapposizione, conflitto, prevaricazione, violenza? Per rispondere a questi interrogativi, il Quaderno, facendo seguito all'omonimo Convegno "Ascoltare lasciando traccia", riporta gli interventi di noti esperti nell'ascolto dei minori in contesti giudiziari e sociali, dei coniugi separati e dei gruppi sociali che presentano istanze contrastanti.
Il libro documenta le ricerche psicosociali più significative condotte sul tema dell'omogenitorialità dagli anni Novanta fino a oggi. La prima parte è dedicata agli studi sulle coppie omosessuali, con un'attenzione particolare ai processi di scelta del percorso genitoriale e alle dinamiche relazionali in gioco nella transizione. La seconda parte presenta i risultati delle ricerche circa gli esiti di sviluppo dei figli di coppie omosessuali, soffermandosi non solo sui costrutti tradizionali di benessere come l'adattamento comportamentale, ma anche sugli aspetti identitari quali le domande di senso circa le proprie origini. La terza parte è dedicata alle coppie adottive omosessuali e mette a tema gli elementi di differenza che rendono l'adozione un percorso con sfide specifiche e l'adozione da parte di coppie omosessuali un percorso ancor più complesso. Infine, a titolo esemplificativo, vengono riportate alcune schede analitiche degli studi più emblematici sui temi affrontati.
Iscrivere i figli di genitori separati a un gruppo con altri soggetti che stanno vivendo la stessa esperienza del divorzio o della famiglia ricomposta è un dono grande che gli adulti e la comunità possono offrire a coloro che si trovano in questa difficile transizione. Una risorsa assolutamente innovativa, recentemente disponibile in alcuni servizi per la famiglia, ci viene qui presentata nei suoi fondamenti teorici e nell’applicazione pratica. «Ci si separa perché non si riesce più a stare insieme sotto lo stesso tetto… ma ci vuole un po’ di tempo perché mamma e papà possano riuscire a vedersi di nuovo senza litigare»: questo riesce a dire Simona al primo incontro con un piccolo gruppo di bimbe che si ritrovano per mettere delle parole sulla vicenda. Professionisti e genitori scopriranno in questo libro quante cose sanno i figli di famiglie separate, quanti interrogativi ‘ingombrano la loro testa’ e quali sono i loro bisogni reali. Un’analisi dei testi prodotti da venti gruppi di bambini tra 6 e 12 anni per i loro genitori divisi ci fa vedere che essi desiderano prima di tutto la continuità degli affetti al di là dei conflitti; viene ribadito il loro disagio emotivo e l’esigenza di essere informati su quanto accade attorno a loro. Potersi fidare del gruppo e del conduttore esperto per far sapere quanto manca papà in casa, ed enunciare la necessità di avere un posto certo nella nuova geografia familiare. «Noi vogliamo bene a tutti e due e non ci piace sentirvi urlare!»: richieste semplici accompagnate da indicazioni operative, espresse dai figli di separati per poter continuare a sperare nei legami ed escogitare strategie utili per navigare in acque tempestose. Un ampio confronto con le esperienze straniere arricchito dall’osservazione diretta di due situazioni condotte da mediatrici familiari, fanno conoscere questa iniziativa dalla forte valenza preventiva e di supporto al corpo familiare. L’appendice sui libri disponibili per parlare del divorzio completa l’opera fornendo a grandi e piccoli itinerari utili per mettere parola sulla complessa vicenda della separazione che coinvolge sempre più numerose famiglie italiane.
I «Quaderni del Centro Famiglia» costituiscono una collana di pubblicazioni, promossa dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia (CASRF) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che presenta, con una finalità operativa, metodologie e strumenti di ricerca e intervento nel lavoro con e per le famiglie. Il Centro Famiglia, che opera dal 1976, si occupa di ricerca scientifica sulla famiglia in ambito interdisciplinare e promuove iniziative di formazione a vario livello. Gli studiosi che ne fanno parte si riconoscono in una specifica prospettiva relazionale di comprensione della famiglia intesa come luogo costitutivo del legame tra generi, generazioni e stirpi. A essa è attribuito lo statuto di ‘soggetto societario’, protagonista attivo nella costruzione dell'identità personale, dell'azione educativa e delle politiche sociali.
Il tema della definizione dei confini familiari risulta cruciale in tutte le situazioni in cui il nucleo originario subisce una trasformazione irreversibile o comunque a lungo termine, per acquisizioni o perdite «non fisiologiche», per cui si apre il problema di "chi sta dentro" e di "chi sta fuori" della famiglia. Lo strumento qui presentato, applicabile a singoli, coppie e famiglie, chiede di tracciare, all'interno di un disegno simbolico molto semplice descrittivo del proprio mondo psicologico, i confini familiari, così come ciascuno se li rappresenta. Il volume si rivolge agli operatori psicosociali e giuridici che si occupano delle situazioni in cui si verificano ambiguità e conflitto di confini, cioè agli operatori dei diversi servizi delle ASL o dei comuni, nonché agli operatori giuridici che lavorano presso i tribunali, coinvolti nel lavoro con casi di adozione, affidamento, separazione e famiglie ricostituite e, più in generale, nel settore minorile. La necessità di operare in un orizzonte multidisciplinare (psicologico, pedagogico, sociale e giuridico) rende particolarmente prezioso l'utilizzo di uno strumento proiettivo che, somministrato e analizzato dagli psicologi, per la semplicità e l'evidenza della lettura può rappresentare la base per una riflessione comune a partire dalle diverse competenze professionali. "La doppia luna" è infatti uno strumento che può offrire interessanti spunti per la costruzione in équipe di criteri ed ipotesi su cui poggiare le decisioni operative.
La Tecnica delle Griglie di Repertorio costituisce uno strumento per lo studio del mondo psicologico dell'individuo e per l'analisi delle relazioni interpersonali interne ed esterne alla famiglia, che ha avuto vasta diffusione in vari campi della psicologia, dalla psicologia sociale a quella evolutiva, dall'ambito clinico a quello del lavoro. Il volume presenta un'agile e approfondita panoramica sulle griglie e illustra un nuovo software, denominato in italiano programma "Griglia", che consente di effettuare analisi statistiche delle griglie stesse fino a oggi inedite. Viene altresì descritto un caso concreto di applicazione del programma in campo clinico.