Il presente saggio consiste in un invito a ripensare la finitezza dell'esistenza umana tramite il dialogo con pensatori che hanno segnato la nostra cultura proprio per la loro sensibilità e attenzione verso tale problematica. Il confronto con Nietzsche, con Heidegger, con Kirkegaard indirizza lo sguardo verso la religione, quale istanza definitiva per affrontare la nostra finitudine.
Il volume chiarisce ed approfondisce il concetto di libertà nel pensiero di Cornelio Fabro (1911-1995), importante filosofo cristiano, docente presso la Lateranense e l'Urbaniana (Roma), la Cattolica di Milano e l'Universita di Perugia. Cornelio Fabro, largamente noto per i suoi studi su San Tommaso e il tomismo, sull'ateismo moderno e su Kierkegaard, non è altrettanto noto per l'intensa riflessione sulla libertà maturata nell'ultimo periodo del suo insegnamento a Perugia. La dispersione del materiale, in gran parte inedito, ne ha certo sfavorito la diffusione rispetto all'ampia risonanza della sua opera. Del resto sono ancora relativamente pochi gli studi su questa parte del pensiero del filosofo friulano. Tali motivi giustificano un lavoro che, come il presente, si proponga di rendere noto il contributo di Fabro in tutte le sue fonti e d'indicarne i principali nuclei teorici.
Una lettura attenta della teoria dell'azione di Tommaso d'Aquino e la sua relazione con l'intenzionalità che costituiscono una parte essenziale della filosofia analitica odierna a partire da un'analisi comparata dell'intelligenza umana e di quella artificiale, il concetto di intenzionalità si trova al centro di un dibattito che non può essere validamente affrontato solo dal punto di vista di una mera analisi logica dei fattori psicologici.La teoria dell'azione e la sua relazione con l'intenzionalità costituiscono una parte essenziale della filosofia analitica odierna, con implicazioni in campo logico, morale e linguistico. Questa opera, che già conta un'edizione in lingua inglese e una in lingua spagnola, offre una lettura attenta della teoria dell'azione di Tommaso D'Aquino; mostra l'originalità della sua percezione e rielaborazione della fisica e della metafisica aristoteliche e rende evidenti le linee di contatto tra la filosofia tomista e la filosofia analitica contemporanea.