Data di pubblicazione: Agosto 2016
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"Atto di comunicazione tra l'uomo e il divino, la preghiera è un momento costitutivo della religione. In quanto tale, essa non solo è attestata universalmente nelle più differenti tradizioni, ma è presente anche in altre espressioni dell'esperienza religiosa come il sacrificio, la magia, le feste, i rituali, la divinazione, la mistica e così via. Nella sua apparente semplicità di atto linguistico che nelle sue gestualità, spontanee o codificate (dalla genuflessione alla danza), sfrutta tutte le possibilità antropologiche - rappresentando, secondo i modi, un'invocazione, una petizione, una confessione, una richiesta di intercessione, un atto di adorazione, un ringraziamento, uno slancio mistico, un annuncio profetico - è in realtà un microcosmo che racchiude la complessità del macrocosmo religioso. Che sia individuale o collettiva, esperienza interiore sganciata da ogni determinazione spazio-temporale o momento di una complessa e regolata azione cultuale, la preghiera racchiude e dischiude l'infinita ricchezza della vita religiosa, attraversando le varie credenze con tratti ricorrenti o, per così dire, strutturali. 'Das Gebet', pubblicato nel 1918 - appena un anno dopo l'uscita di 'Das Heilige' di Rudolf Otto con cui presenta consonanze profonde per l'indagine fenomenologica - e qui per la prima volta tradotto, è un contributo fondamentale all'interno della peculiare tradizione tedesca della storia e della scienza comparata delle religioni." (Giovanni Filoramo)
"Atto di comunicazione tra l'uomo e il divino, la preghiera è un momento costitutivo della religione. In quanto tale, essa non solo è attestata universalmente nelle più differenti tradizioni, ma è presente anche in altre espressioni dell'esperienza religiosa come il sacrificio, la magia, le feste, i rituali, la divinazione, la mistica e così via. Nella sua apparente semplicità di atto linguistico che nelle sue gestualità, spontanee o codificate (dalla genuflessione alla danza), sfrutta tutte le possibilità antropologiche - rappresentando, secondo i modi, un'invocazione, una petizione, una confessione, una richiesta di intercessione, un atto di adorazione, un ringraziamento, uno slancio mistico, un annuncio profetico - è in realtà un microcosmo che racchiude la complessità del macrocosmo religioso. Che sia individuale o collettiva, esperienza interiore sganciata da ogni determinazione spazio-temporale o momento di una complessa e regolata azione cultuale, la preghiera racchiude e dischiude l'infinita ricchezza della vita religiosa, attraversando le varie credenze con tratti ricorrenti o, per così dire, strutturali. 'Das Gebet', pubblicato nel 1918 - appena un anno dopo l'uscita di 'Das Heilige' di Rudolf Otto con cui presenta consonanze profonde per l'indagine fenomenologica - e qui per la prima volta tradotto, è un contributo fondamentale all'interno della peculiare tradizione tedesca della storia e della scienza comparata delle religioni." (Giovanni Filoramo)