Dalla Presentazione: «nella copertina di questo saggio un’immagine di Amore che si avvicina a Psiche (tratta da un celebre quadro settecentesco di François Gérard) rievoca il mito greco che il poeta latino Lucio Apuleio ha ripresentato con grande efficacia letteraria nelle sue Metamorfosi. Il mito dell’anima che viene attratta irresistibilmente dall’amore – un mito di tipo platonico, ricco di premesse metafisiche e di simbologia antropologica – consente all’Autore di rifarsi più di una volta, nel corso della sua trattazione, alla teoria psicoanalitica di Carl Gustav Jung. Tanto la mitologia quanto le teorie psicoanalitiche che la utilizzano come indice della sapienza naturale (il mito, come ha spiegato Pareyson, esprime sempre le certezze originarie del “senso comune”) servono ad Alberto Spatola per parlare di quello che egli denomina “principio interiore”, ossia l’anima, e per parlarne in termini epistemologicamente corretti e coerenti, ricorrendo anche a concetti metafisici oggi spesso pregiudizialmente rifiutati».
L’autore
Alberto Spatola (Caltanissetta 1952) è dirigente psichiatra, responsabile del modulo di Psichiatria n. 9 del DSM dell’ASP di Palermo. È socio della società italiana di Psicologia individuale (SIPI) ed è stato magistrato onorario del tribunale dei Minori di Palermo.
Ha pubblicato saggi scientifici sulla Rivista sperimentale di freniatria e ha curato la voce “Psicofarmaci” per il Dizionario
di bioetica; nel 2000 ha pubblicato la monografia L’uomo che ride (Edizione universitarie Romane), che anticipa alguni argomenti trattati in modo sistematico in questo libro.
Figura esemplare di pastore che sempre opera per il bene comune e la salvezza delle anime, Pietro Fiordelli (1916-2004), vescovo di Prato per 37 anni e a capo del Comitato Episcopale per la Famiglia della CEI viene qui ricordato da Luigi Negri e Antonio Livi.
La sessualità viene esaminata in tutte le sue componenti e viene poi ricondotta, per determinarne scientificamente l'essenza e la finalità, ai principi metafisici dell'antropologia e della sociologia. L'autore critica l'etica sessuale di alcuni autori di scuola psicanalitica, ma anche gli autori cattolici, sia tradizionalisti che progressisti