In questo libro si parla di un filosofo non del filosofo. Alla ricerca di uno spazio perduto, la conoscenza filosofica. Sino a sfiorare un paradosso, una meta-fisica della contingenza. E poi un tentare di esplorare il discorso pubblico, l'oggetto tecnico, la memoria, lo scegliere, la filosofia "di moda" e altre cose. Sono relazioni che tendono a sfuggire al "colpo d'occhio" o all'abitudine intellettuale. La chiarezza può essere un aiuto all'esistenza e per questo, in tempi invasi dal rumore, forse una piccola virtù.
Le tesi di Alfred Tomatis stanno conquistando uno spazio sempre più ampio anche in Italia e ruotano attorno alla riflessione sulla centralità dell'ascolto come elemento essenziale per la comprensione dell'uomo. In questo saggio, Tomatis amplia la sua riflessione e ricorda come il parlante sia anche il primo ascoltatore della propria voce, il cui utilizzo coinvolge tutto il corpo. Il linguaggio verbale non può quindi essere isolato dal problema dell'ascolto e dalla comprensione dell'individuo nella sua globalità psico-fisica. Tutte le affermazioni di Tomatis sono fondate su una lunga pratica di ricerca e di applicazione terapeutica. Medico otorinolaringoiatra, specializzato nel trattamento dei disturbi dell'udito e del linguaggio, Tomatis ha sviluppato una cancezione globale e articolata dell'uomo, suscitando l'interesse di psicologi, teologi e filosofi. Il successo che i Centri Tomatis stanno avendo anche in Italia è la conferma del grande interesse che queste terapie suscitano.
Prefazione di Flavia Ravazzoli
La questione del linguaggio, della sua origine e del suo ruolo nell'evoluzione umana, è l'argomento attorno a cui ruota il saggio di Alfred A. Tomatis. Sviluppando le sue teorie sulla centralità dell'ascolto, Tomatis propone una nuova interpretazione dell'origine del linguaggio e approfondisce il rapporto madre-figlio prima e dopo la nascita. Grazie alla capacità di ascolto già nella vita intrauterina il bambino costruisce la propria identità. Alla luce di queste analisi, diventa allora possibile costruire una diversa lettura delle relazioni umane e della stessa evoluzione dell'uomo.