Il mistero della Pasqua costituisce il nucleo incandescente della fede cristiana. Queste pagine offrono un prezioso aiuto per meditarne e riscoprirne la luminosa ricchezza e per lasciarsi gioiosamente coinvolgere nel dinamismo di rinascita innescato dalla risurrezione di Cristo. Scritte in tempo di pandemia seguendo i vangeli delle domeniche del periodo pasquale, esse delineano un itinerario complessivo nel cuore della fede cristiana, ripensata alla luce della mentalità contemporanea e sotto l'urgenza di problemi umano-esistenziali ricorrenti, che la pandemia ha messo in particolare evidenza.
Il Padre nostro è a tutti gli effetti una scuola di preghiera. Le meditazioni contenute nel volume uniscono il momento dello studio esegetico del testo di Matteo; quello teologico del suo significato per noi oggi ; quello spirituale della provocazione a interrogarci sul nostro pregare, alla scuola del Padre nostro.
(Dalla Presentazione di Giovanni Ferretti)
Oggi c'è molta sete di spiritualità, ma la spiritualità cristiana non è più considerata in grado di soddisfarla. Per superare questa situazione è necessario ripensare la spiritualità cristiana in forme nuove, riscoprendola nel suo nucleo originario di annuncio di gioia e di felicità e liberandola dalla mentalità sacrificale che per lungo tempo l'ha connotata. A tal fine si va al cuore stesso del problema, l'interpretazione del senso della croce di Cristo, suggerendo un profondo ripensamento della metafora del "sacrificio" con cui la si è intesa tradizionalmente.
Lo spirito dell'etica persegue la ricerca di ciò che genera, alimenta e sostiene l'esperienza morale. Percorrendo questa strada il testo non solo raggiunge l'uomo integrale nelle sue radici spirituali, ma scopre che la stessa esperienza morale è di natura spirituale. Per dirla con papa Francesco, quando si ha a che fare con l'etica "non si tratta tanto di parlare di idee, quanto soprattutto delle motivazioni che derivano dalla spiritualità al fine di alimentare una passione per la cura del mondo. Infatti, non sarà possibile impegnarsi in cose grandi soltanto con delle dottrine, senza una mistica che ci animi, senza 'qualche movente interiore che dà impulso, motiva, incoraggia e dà senso all'azione personale e comunitaria'" (papa Francesco, "Laudato si'", n. 216).
Di fronte all'attenzione della filosofia per la ragione, il sentimento ha finito per essere l'altra faccia, invisibile, della luna. Nondimeno, indagare il modo in cui si è parlato del sentimento aiuta a comprendere i modelli di ragione e ad avviarne un rinnovamento. Il sentimento sembra dominare la sfera privata, la ragione quella pubblica. Ma alla filosofia non potrebbe toccare il compito di riconciliare l'infranto?
Quattro percorsi per riscoprire la sfumatura squisitamente affettiva della relazione con Gesù. Il primo prende in esame la sua denominazione di «amico dei peccatori»: connivenza, complicità o cos'altro? Il secondo mostra come le dinamiche dell'eucaristia rendono i discepoli «non più servi ma amici». Nel terzo, dai testi della passione e risurrezione si risale al desiderio frustrato di compagnia di Gesù e alla ripresa dei rapporti a Pasqua. Il quarto s'interroga sul senso dell'attendere Gesù nella Parusia: cos'ha in serbo per i suoi amici?