La storia del cristianesimo è in realtà la storia dei diversi tipi di cristianesimo che si sono venuti a creare dopo la diffusione del messaggio evangelico, delle loro reciproche relazioni e delle loro differenze. È una vicenda che presenta, fin dalle sue origini, strette correlazioni con la storia politica, con il pensiero filosofico e teologico, con la ricerca sociologica e antropologica, ma anche con i problemi del mondo attuale. Il cristianesimo ha fornito, infatti un contributo determinante alla formazione dell'Europa, influendo profondamente sui rapporti tra l'Occidente europeo e gli altri continenti: molti dei conflitti che oggi turbano varie regioni del mondo affondano le radici nei rapporti tra il cristianesimo e le altre religioni oppure tra il cristianesimo e le confessioni scismatiche da esso derivate e interne alla stessa religione cristiana. Questo volume si rivolge, oltre che agli studenti universitari e ai cultori della materia, al largo pubblico interessato alla storia religiosa che necessita di semplici strumenti informativi. Il testo, tenendo conto delle opere più diffuse a livello accademico di storia del cristianesimo, tenta di tracciare un percorso breve ma esaustivo che ne riassuma la complessa vicenda.
La storia delle religioni è un campo di studi talmente vasto, che risulta difficile compendiarlo in un numero ragionevole di pagine, senza trascurare argomenti importanti. Infatti, oltre alle religioni attualmente professate sul pianeta (diciotto soltanto le più diffuse, secondo gli esperti), una storia delle religioni non può prescindere dal riferimento alla dimensione magica che ha caratterizzato il rapporto dell'uomo con la divinità in epoca primitiva e poi ai culti politeisti delle prime civiltà della storia. Questo testo spazia in maniera comparativa tra le culture religiose antiche e moderne, dividendole in tre categorie: le religioni politeiste del mondo antico, le grandi religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo e islam), le culture orientali della liberazione e dell'immortalità (induismo, buddhismo, confucianesimo, taoismo, shintoismo). L'analisi del fenomeno religioso in sé, nelle sue valenze antropologiche, sociologiche, psicologiche e filosofiche viene condotta parallelamente alla conoscenza dei percorsi storici delle varie religioni e all'analisi dei rispettivi testi sacri, oltre che alla descrizione degli aspetti rituali e mitologici di ciascuna.
Questo volume costituisce uno strumento di affianco ai manuali istituzionali, per beneficiare di una trattazione sistematica della Storia del Diritto Medioevale e Moderno che, tradizionalmente, è collocata nell'arco di tempo che va dall'Impero bizantino alla nascita dell'Italia repubblicana. Pur svolgendo per intero il programma d'esame, il testo si sofferma su quegli argomenti che - per la loro importanza storica o per la frequenza con cui costituiscono domanda d'esame - rappresentano i "punti caldi" dei programmi istituzionali. Qualora invece l'insegnamento accademico si incentrasse su programmi monografici, limitati ad un'analisi circoscritta sia in termini di tempo che di luogo, il volume si dimostra comunque di sicura utilità poiché fornisce un quadro d'insieme della dimensione storica del diritto italiano che vanta istituti e protagonisti di primissimo piano: la conoscenza di maestri come Accursio, Irnerio o Beccaria, il ruolo della scuola dei Glossatori e dei Commentatori, per esempio, diventano un prezioso bagaglio informativo e culturale che anche il moderno giurista non può ignorare.