Queste pagine trattano della potenza nell'opera di Friedrich Nietzsche, intendendola come tema analizzato all'interno del pensiero del filosofo e come energia che si sprigiona dalle pagine dei suoi libri. Lo sviluppo dell'analisi della potenza coincide, in un percorso che va da "Aurora" a "Genealogia della morale", con il progressivo aumento della potenza stilistica della prosa di Nietzsche, o perlomeno - se non si vuoi condividere quello che è un evidente giudizio di merito estetico - all'analisi della potenza si accompagna una continua sperimentazione espressiva dei risultati dell'analisi stessa. Il tema della potenza, nei testi che Nietzsche ha pubblicato, viene sempre affrontato in ambito morale. Nel pensiero di Nietzsche l'ambito morale, oltre che il regno del bene e del male intesi come categorie errate, è il regno dell'onestà e all'insegna dell'onestà il filosofo sviluppa tutta la sua critica della cultura occidentale, anche qui come per la potenza, considerando l'onestà come oggetto e come modo del sapere.
La parola responsabilità sembra conoscere oggi una straordinaria (e un po' sospetta) fortuna, a quasi un secolo da Weber e grazie ad autori come Jonas e Apel. Si tratta tuttavia di fare i conti, da una parte, con la povertà semantica con cui essa ricorre a buon mercato nel linguaggio politico e dei media; dall'altra, con la pretesa di definirne una volta per tutte presunti "usi legittimi", in una sorta di delirio di analisi che nasconde una non meno scoraggiante vuotezza di senso. Sottraendo la nozione di responsabilità all'ambito della cosiddetta "etica applicata", questo libro cerca di ricostruire alcune fasi di una vicenda che si rivela paradossalmente legata, piuttosto, al destino dell'estetica moderna.