Il volume fornisce gli strumenti e una prospettiva teorica critica per affrontare lo studio dell'emergere dei "sé" nel corso delle interazioni sociali della vita quotidiana. Seguendo un approccio etnometodologico che prevede la videoregistrazione delle interazioni incarnate, vengono offerte al lettore le chiavi per la comprensione sia delle modalità di manifestazione e costruzione di quella che tradizionalmente viene considerata come un'identità individuale, sia per la riflessione inerente il cosa effettivamente essa sia, cioè in cosa consista il "sé" di cui si sta parlando.
Il libro affronta il tema dell'identità individuale. Termini come "sé" o "identità" risultano oggi spesso impiegati come se il loro significato fosse evidente, scontato e oggettivo. Siamo portati a pensare che il sé sia qualcosa che si trova dentro di noi e che guidi costantemente il nostro agire. Tuttavia, esso non costituisce in alcun modo la natura dell'individuo, ma è solo un'etichetta semplificatrice assegnata nell'illusione che esista qualcosa di più che una semplice parola. Il libro offre una ricostruzione valutativa della letteratura sociologica, e di discipline affini, sull'argomento.
Queste pagine trattano della potenza nell'opera di Friedrich Nietzsche, intendendola come tema analizzato all'interno del pensiero del filosofo e come energia che si sprigiona dalle pagine dei suoi libri. Lo sviluppo dell'analisi della potenza coincide, in un percorso che va da "Aurora" a "Genealogia della morale", con il progressivo aumento della potenza stilistica della prosa di Nietzsche, o perlomeno - se non si vuoi condividere quello che è un evidente giudizio di merito estetico - all'analisi della potenza si accompagna una continua sperimentazione espressiva dei risultati dell'analisi stessa. Il tema della potenza, nei testi che Nietzsche ha pubblicato, viene sempre affrontato in ambito morale. Nel pensiero di Nietzsche l'ambito morale, oltre che il regno del bene e del male intesi come categorie errate, è il regno dell'onestà e all'insegna dell'onestà il filosofo sviluppa tutta la sua critica della cultura occidentale, anche qui come per la potenza, considerando l'onestà come oggetto e come modo del sapere.